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Home » Arti Marziali » Arti Marziali Elenco Completo e Origini

Le Arti Marziali nel Mondo

Elenco Completo

Premessa

Il termine “arti marziali“, partorito in Occidente per definire un insieme di discipline di provenienza tipicamente orientale, ha dato luogo a più di un fraintendimento. Etimologicamente, la parola “marziale” ci fa pensare a immagini belliche derivate dalla mitologia greca e specificatamente al Dio Marte, che della guerra era il nume.

Si è così avallato il paradosso che gli studi sul combattimento corpo a corpo nati in Oriente fossero al contempo finalizzati a una pratica bellica e capaci di promuovere uno sviluppo filosofico dei praticanti. In realtà, se si analizzano le cosiddette arti marziali nella loro essenza più profonda, risulta chiaro che hanno ben poco a che fare con la guerra. Gli eserciti hanno trascurato lo studio delle tecniche sofisticate di combattimento corpo a corpo, preferendo affidare l’efficacia dei loro assalti alla potenza delle armi e al numero dei soldati.

“Discipline del corpo” è decisamente una definizione più esatta, in quanto comprende tutta la gamma di possibilità offerta dalla pratica delle arti marziali. Queste diventano non solo una tecnica per ridurre a malpartito un avversario, ma anche un metodo per rafforzare fisico e psiche tramite esercizi strettamente collegati con la medicina orientale e, non ultima, una pratica sportiva in grado di sviluppare le migliori qualità dell’uomo: coraggio, determinazione, coordinazione e socialità.

È opportuno operare una distinzione tra le varie categorie di praticanti. Ci sono coloro che vengono attratti da uno stile particolare, spinti da una necessità sempre molto sentita dal pubblico: l’autodifesa. Le donne e i ragazzi, ma anche molti uomini adulti, decidono di indossare il loro primo gi proprio per sentirsi più sicuri per le strade. Al polo opposto si collocano coloro che sono più interessati al lato esoterico delle discipline da combattimento. Questi allievi cercano una disciplina mentale oltre che fisica, e sono più interessati alla storia, alla filosofia e agli aspetti che legano le arti da combattimento con la medicina tradizionale dell’Oriente.

Tra questi due gruppi si collocano gli sportivi puri, coloro che traggono piacere dal sudore, dalla fatica e dallo spirito agonistico delle competizioni. Autodifesa, salute fisica e psichica, e sport quindi: finalità non incompatibili che trovano specializzazioni in alcune arti marziali più che in altre.

Purtroppo, alcune arti non sono state tramandate e si sono perdute, ma rimane comunque un viaggio affascinante nella ricerca delle più efficaci arti da combattimento.

Quindi arti marziali, sport da combattimento, sistemi di combattimento o difesa: quello che troverete di seguito è un elenco ovviamente non esaustivo né completo delle varie discipline suddivise geograficamente.

Accesso Rapido Alle Sezioni di Questa Pagina:

Mappa artistica dell'Africa con dettagli geografici e culturali

Arti Marziali Africane

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Arti Marziali Asiatiche

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Arti Marziali Europee

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Arti Marziali Nordamericane

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Arti Marziali Oceaniche

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Arti Marziali Sudamericane

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Arti Marziali Africane

Angola

  • Engolo (Ngolo): È un’arte marziale tradizionale angolana praticata principalmente dagli etnici Bantu lungo il fiume Cunene, nella provincia di Cunene, in Angola. Combina elementi di combattimento e danza, ed è spesso eseguita in cerchio, accompagnata da musica e canto. Engolo è noto per le sue tecniche di calci, evasione, proiezioni e posizioni invertite, imitando i movimenti degli animali. Si ritiene che l’Engolo sia il precursore della capoeira brasiliana, con molte tecniche iconiche derivanti da questa disciplina.

Camerun

  • Lotta dei Duala: È una forma di lotta tradizionale praticata dal popolo Duala in Camerun. Questa disciplina si basa sull’uso della forza, dell’equilibrio e della tecnica per far cadere l’avversario a terra o fuori dal cerchio di combattimento. È considerata una manifestazione culturale e sportiva, oltre che un metodo per risolvere le dispute.

Egitto

  • Scherma egiziana: è un’arte marziale antica che si basa sull’uso di una spada chiamata khopesh. Questa spada ha una lama curva e un’impugnatura protetta da un anello metallico. La scherma egiziana richiede abilità, velocità e coordinazione, e si concentra su colpi, parate, finte e schivate. Era praticata dagli antichi egizi come forma di allenamento militare e sportivo, contribuendo sia alla preparazione dei soldati che alla loro destrezza in combattimento.
  • Tahtib: Arte marziale egiziana focalizzata sul combattimento con il bastone. Gli studenti generalmente si allenano con un bastone di legno lungo 4 piedi.

Kenya

  • Maasai stick fighting: è un’arte marziale originaria del popolo Maasai dell’Africa orientale. Si basa sull’uso di bastoni chiamati rungu e di scudi ovali chiamati enkarewa. Questa pratica richiede coraggio, resistenza e strategia, e si concentra su attacchi, difese, contrattacchi e disarmi. È stata praticata dai Maasai come forma di difesa personale e tribale, oltre che come rito di iniziazione maschile.

Madagascar

  • Moraingy: è un’arte marziale originaria del Madagascar. Si basa sull’uso di pugni, calci, gomitate e ginocchiate per colpire le parti vulnerabili dell’avversario. Il Moraingy richiede agilità, flessibilità e potenza, e si concentra su combinazioni, variazioni e improvvisazioni. È stato praticato dai malgasci come forma di divertimento e competizione, oltre che come espressione culturale e identitaria.
Bandiera Nigeria

Nigeria

Dambe: Arte marziale nigeriana focalizzata principalmente sulla boxe, ma utilizza anche tecniche di calcio.

Senegal

  • Dioula (Lutte Traditionelle): È una forma di lotta tradizionale dell’Africa occidentale, che incorpora prese e tecniche di controllo dell’avversario. Si pratica in diversi paesi dell’Africa occidentale e varia leggermente a seconda della regione.
  • Lotta senegalese (Laamb, Senegalese Wrestling): È uno sport di combattimento tradizionale in Senegal, che combina lotta e tecniche di pugilato. Conosciuta localmente come “Laamb”, questa pratica richiede forza, resistenza e strategia, e si è evoluta fino a diventare uno degli sport più popolari del paese, con competizioni regolari e grande attenzione mediatica.

Somalia

Istunka (Isgaraac): Una tradizione marziale e festiva annuale che si svolge nella città di Afgooye, in Somalia, durante il capodanno somalo. Questo evento, sviluppato durante il periodo medievale dell’Impero Ajuran e centralizzato nel XIX secolo sotto il Sultanato dei Geledi, consiste in combattimenti simulati tra squadre, simbolizzando la difesa della comunità e dell’onore. Originariamente eseguito con armi vere come asce, spade e pugnali, oggi gli strumenti sono stati sostituiti da bastoni o mazze per motivi di sicurezza.

Sudafrica

  • Scherma Zulu (Nguni stick-fighting): È un’arte marziale originaria del popolo Zulu del Sudafrica, praticata anche da altre etnie Nguni. Si basa sull’uso di una lancia chiamata assegai e di uno scudo chiamato isihlangu. La scherma Zulu richiede agilità, velocità e precisione, e si concentra su attacchi, parate, schivate e contrattacchi. Era praticata dai guerrieri Zulu come forma di difesa personale e tribale, oltre che come espressione culturale e spirituale.

Sudan

  • Lotta della Nuba (Nuba Fighting): La Lotta della Nuba è un’arte marziale originaria del popolo Nuba del Sudan. Si basa sull’uso di tecniche di lotta a terra, proiezioni e immobilizzazioni per sottomettere l’avversario. Questa pratica richiede forza, resistenza e destrezza, e si concentra su leve, prese, strangolamenti e torsioni. Era praticata dai Nuba come forma di competizione sportiva e culturale, oltre che come rito di passaggio maschile.

Bangladesh

  • Boli Khela (Jabbarer Boli Khela): È una forma tradizionale di wrestling particolarmente popolare nella zona di Chittagong. Questa disciplina di combattimento coinvolge tecniche di grappling, clinch combattimento, prese e smontature, leve articolari e altro.
  • Butthan: Arte marziale del Bangladesh focalizzata su meditazione, autodifesa, armi, ecc.
  • Lathi Khela: Lathi Khela è un’arte marziale bengalese di combattimento con il bastone.

Borneo

  • Silat: è un termine generico che indica le varie forme di silat praticate nel Borneo. Queste discipline combinano tecniche di percussione, proiezione e disarmo. Silat richiede agilità, precisione e strategia, e viene praticato sia come arte marziale che come forma di espressione culturale e spirituale.

Cambogia

  • Bokator o Khmer Boxing: è un’arte marziale cambogiana che risale all’antichità e utilizza tecniche di percussione, proiezione, disarmo e combattimento a terra. Questa disciplina richiede forza, agilità e destrezza, ed è considerata una delle forme di combattimento più antiche del sud-est asiatico. Bokator è stato praticato dai guerrieri Khmer come forma di allenamento militare e competizione sportiva, e rimane una parte importante della cultura e dell’identità cambogiana.
  • Pradal Serey: è un’arte marziale cambogiana simile al Muay Thai e al Kickboxing. Pradal Serey è noto per il suo uso dei colpi di gomito per vincere un combattimento.

I centinaia di differenti stili di arti marziali cinesi sono chiamate collettivamente Kung-fu (功夫), Wu-shu (武術), Kuo-shu (國術), o Quan-Fa (拳法) a seconda delle persone o gruppi di esse che le praticano.

Interni o stili morbidi 內家, nèi jiā:

Stili che si concentrano sull’energia interna, la respirazione e i movimenti morbidi.

  • Baguazhang (Bāguàzhǎng, 八卦掌): L’arte del “Palmo degli Otto Trigrammi”, è uno dei tre stili Wudang più conosciuti in Cina. È famoso per il suo “camminare in cerchio”.
  • Kenpō: il metodo del pugno, un termine generico che si riferisce a un gruppo di arti marziali che hanno avuto origine in Cina e sono caratterizzate dall’enfasi sui colpi, calci e proiezioni.
  • Liuhe Bafa (Liùhé Bāfǎ, 六合八法): L’arte dei sei armonizzatori e degli otto metodi, un’arte marziale cinese fondata da Chen Tuan che combina tecniche di combattimento a mani nude con tecniche di respirazione e meditazione.
  • Praying Mantis Kung Fu: Il Praying Mantis Kung Fu è conosciuto per il suo redirezionamento, manipolazione delle articolazioni, attacchi ai punti di pressione e tattiche di intrappolamento.
  • Taijiquan (Tàijíquán, 太極拳): Il pugno dell’estrema polarità, un’arte marziale cinese fondata da Zhang Sanfeng (secondo la leggenda) che si basa su movimenti lenti e fluidi e sulla respirazione profonda.
  • Wuji quan (Wújíquán): L’arte del pugno dell’unità primordiale, un’arte marziale cinese che si basa sulla meditazione e sulla concentrazione mentale.
  • Wutao (Wǔdào): Stile di danza terapeutica cinese che combina movimenti fluidi e meditazione.
  • Xingyiquan (Xíngyìquán, 形意拳): Il pugno della forma e dell’intenzione, un’arte marziale cinese fondata da Ji Longfeng che si basa su movimenti diretti e lineari e sulla concentrazione mentale.
  • Yiquan (Yìquán, 意拳): Il pugno dell’intenzione, un’arte marziale cinese fondata da Wang Xiangzhai che si basa sulla meditazione e sulla concentrazione mentale.
  • Zui Quan: Lo Zui Quan è meglio conosciuto come lo stile di Kung Fu del “Pugno Ubriaco”.


Esterni o stili duri 外家, wài jiā:

Stili che enfatizzano la forza fisica, la potenza e le tecniche dure.

  • Bai He Quan (Báihèquán): L’arte del pugno della gru bianca, un’arte marziale cinese che si basa sui movimenti aggraziati e fluidi della gru bianca.
  • Bajiquan (Bājíquán, 八極拳): Il pugno degli otto estremi, un’arte marziale cinese fondata da Wu Zhong che si basa sui movimenti esplosivi.
  • Black Tiger Kung Fu (Hēihǔquán, 黑虎拳): Il pugilato della tigre nera, un’arte marziale cinese che si basa sui colpi potenti e sulle posizioni basse.
  • Chin Na (Qínná, 擒拿): L’arte della presa e della leva, un’arte marziale cinese che si focalizza sulle tecniche di immobilizzazione dell’avversario.
  • Choy Lay Fut (Càilǐfó, 蔡李佛): L’arte del pugno di Choy Lay Fut, un’arte marziale cinese fondata da Chan Heung che combina tecniche di Shaolin Kung Fu e Taiji, con l’aggiunta di tecniche a lungo e corto raggio.
  • Chuo Jiao (Chuōjiǎo, 戳腳): L’arte del calcio a punta, un’arte marziale cinese che si focalizza sui calci precisi e potenti.
  • Do Pi Kung Fu: L’arte del pugno di Do Pi, un’arte marziale cinese che combina tecniche di Shaolin Kung Fu e Taiji.
  • Eagle Claw Kung Fu: L’Eagle Claw Kung Fu è un’arte marziale cinese nota per le sue tecniche di presa, colpi, leve articolari, proiezioni e attacchi ai punti di pressione.
  • Emei Quan (Éméiquán, 峨嵋拳): L’arte del pugno di Emei, un’arte marziale cinese che si basa sui movimenti aggraziati e fluidi delle donne monache dell’Emei Shan
  • Fanziquan (Fānzǐquán, 翻子拳): Il pugilato delle capriole, un’arte marziale cinese che si focalizza sui movimenti acrobatici e spettacolari.
  • Fu Jow Pai: Il Fu Jow Pai è un’arte marziale cinese famosa per il suo stile “Tiger Claw”.
  • Hop Gar: L’arte del pugno di Hop Gar, un’arte marziale cinese che combina tecniche di Shaolin Kung Fu e Taiji.
  • Houquan (Hóuquán, 猴拳): L’arte del pugno della scimmia, un’arte marziale cinese che si basa sui movimenti agili e imprevedibili della scimmia.
  • Leopard Kung Fu (Bao Quan): È un’arte marziale cinese che si concentra sulla velocità e agilità aggressive per sconfiggere un avversario.
  • Lohan Quan: L’arte del pugno dei Lohan, un’arte marziale cinese che si basa sui movimenti potenti e precisi dei Lohan, i discepoli di Buddha.
  • Mei Hua Quan (Méihuāquán, 梅花拳): L’arte del pugno del fiore di prugno, un’arte marziale cinese che si basa sui movimenti aggraziati e fluidi del fiore di prugno.
  • My Jong Law Horn (Mízōng Luóhànquán, 迷蹤羅漢拳): L’arte del pugno dei Lohan misteriosi, un’arte marziale cinese che combina tecniche di Shaolin Kung Fu e Taiji.
  • Nanquan (Nánquán, 南拳): L’arte del pugno del sud, un termine generico che indica le arti marziali cinesi originarie del sud della Cina, caratterizzate da movimenti potenti e veloci.
  • Pak Mei (Báiméiquán, 白眉拳): L’arte del pugno delle sopracciglia bianche, un’arte marziale cinese che si basa sui movimenti rapidi e precisi delle sopracciglia bianche, un famoso monaco buddhista.
  • Sanshou (o Sanda, 散打): Sanshou, noto anche come Sanda, è uno stile di arti marziali sviluppato per l’esercito cinese. Si concentra sull’addestramento al combattimento e combina elementi di kung fu, grappling e tecniche di autodifesa. È una disciplina sportiva che fa parte delle arti marziali miste cinesi, regolamentata dalla Federazione Cinese di Wushu e dalla Federazione Internazionale di Wushu.
  • Shaolin Kung Fu (Shaolinquan, 少林拳): Il Shaolin Kung Fu è uno degli stili più antichi e famosi di Kung Fu, originario del monastero di Shaolin in Cina. Sviluppato dai monaci del Tempio Shaolin, questo stile di arti marziali è caratterizzato da una varietà di forme, l’uso di armi tradizionali, tecniche di respirazione e meditazione. Il Shaolin Kung Fu include una vasta gamma di movimenti, dai potenti colpi e calci agli intricati movimenti di redirezionamento della forza. È ammirato non solo per la sua efficacia nel combattimento, ma anche per il suo profondo legame con la filosofia e la spiritualità.
  • Shequan (Shéquán, 蛇拳): Uno stile di kung fu che imita i movimenti del serpente. È caratterizzato da colpi rapidi e flessibili, tecniche di avvolgimento e morsi simulati.
  • Shuai Jiao (Shuāijiāo, 摔跤): Una forma di lotta cinese che include tecniche di proiezione, sbilanciamento, blocco e controllo. È una delle arti marziali cinesi più antiche e si dice che sia stata praticata da Huangdi, il leggendario imperatore giallo.
  • Ta Fang Tao: Uno stile di kung fu cinese che si concentra sull’uso della spada. Gli allenamenti includono movimenti eleganti e precisi con la spada.
  • Tang Lang Quan (Tánglángquán, 螳螂拳): Kung Fu della mantide religiosa, uno stile di kung fu che imita i movimenti e le tattiche di combattimento della mantide religiosa. Si caratterizza per movimenti rapidi, attacchi ravvicinati e agilità.
  • Tantui (Tántuǐ/ Tántuǐ, 彈腿/譚腿): Uno stile di kung fu cinese caratterizzato da forti e veloci calci, spesso eseguiti con la gamba distesa. Si concentra sulla tecnica delle gambe e su una serie di movimenti fluidi.
  • Tompei Quan (Tōngbèiquán, 通背拳): Uno stile di kung fu che enfatizza l’apertura e l’estensione del dorso durante i movimenti. Include una serie di tecniche di pugno, calci e blocchi distintive.
  • Wing Chun (Yǒngchūnquán, 詠春拳): L’arte del pugno di Wing Chun, un’arte marziale cinese fondata da Yim Wing-chun (secondo la leggenda) e Ip Man, che si focalizza sulle tecniche di difesa personale a corto raggio.
  • Wu Jia Quan Fa: l’arte del pugno delle cinque famiglie, un termine generico che indica le arti marziali cinesi che derivano dalle cinque famiglie principali: Choy Gar, Hung Gar, Lau Gar, Li Gar e Mok Gar.
    • Choy Gar (Càijiāquán): Uno stile di kung fu del sud della Cina che si ispira al movimento della scimmia. È noto per la sua agilità, le sue tecniche di schivata e le sue combinazioni di calci e pugni.
    • Hung Gar (Hóngjiāquán, 洪家): Uno stile di kung fu tradizionale cinese fondato da Hung Hei-gun che si basa sulle cinque forme animali: tigre, leopardo, drago, serpente e gru. È caratterizzato da posizioni basse, colpi potenti e tecniche di respirazione profonda.
    • Lau Gar (Liǔjiāquán): Uno stile di kung fu del sud della Cina che si basa sulle tecniche della mantide religiosa. È famoso per la sua velocità, la sua precisione e le sue tecniche di blocco e presa.
    • Li Gar (Lǐjiāquán): Uno stile di kung fu del sud della Cina che si basa sulle tecniche del leone. È caratterizzato da movimenti vigorosi, colpi esplosivi e tecniche di proiezione.
    • Mok Gar (Mòjiāquán): Uno stile di kung fu del sud della Cina che si basa sulle tecniche del rinoceronte. È noto per la sua forza, la sua resistenza e le sue tecniche di difesa personale.
  • Yau Kung Mun (Yóugōngmén): Uno stile di kung fu del sud della Cina che incorpora una varietà di tecniche di attacco e difesa, compresi pugni, calci e prese.
  • Yingzhaoquan (Yīngzhǎo Fānzǐquán, 鷹爪翻子拳): Il pugilato delle artigliate dell’aquila, un’arte marziale cinese che si basa sulle tecniche di artigliata dell’avversario.

Corea del Nord (북한의 무술)

Corea del Sud (대한민국의 무술)

Le arti marziali coreane, sia del Nord che del Sud, condividono una ricca tradizione e una storia comune che risale a secoli fa. Nonostante le divisioni politiche attuali, queste discipline sono profondamente radicate nella cultura coreana e riflettono i valori e le tecniche sviluppate attraverso i secoli. Per questo motivo, abbiamo scelto di presentare le arti marziali coreane in un’unica lista, riconoscendo l’eredità condivisa e l’influenza reciproca che esiste tra le due Coree.

  • Bonguk-Geomdo: Una variante del Geomdo che incorpora tecniche di spada e abilità marziali.
  • Geomdo: Uno stile di spada coreano.
  • Gjogsul: Arte marziale che si concentra sulla difesa personale e sull’uso di tecniche di combattimento a mani nude.
  • Gongkwon Yusul: Un sistema di arti marziali coreano moderno fondato da Kang Jun nel 1996. Le sue principali influenze includono Hapkido, Hakko-ryu Jujutsu, Judo e Kyuk Too Ki (Thai Boxing / Shoot Boxing stile coreano).
  • Gungsol (o Gungdo): Arte marziale coreana tradizionale focalizzata sul tiro con l’arco. Questa disciplina enfatizza la precisione, la concentrazione e la padronanza delle tecniche di tiro con l’arco. I praticanti di Gungsol sviluppano abilità avanzate nel maneggiare archi e frecce, mantenendo una connessione profonda con le antiche tradizioni coreane.
  • Han Mu Do (o Hanmudo): Stile di arti marziali coreano. È visto come una versione più “morbida” e “a mani aperte” dell’Hapkido. Gli studenti di Hanmudo si allenano anche con le armi.
  • Haidong Gumdo (海東劍道): Scherma marziale sudcoreana assimilabile alle arti parallele giapponesi del kenjutsu (combattimento con la spada), Iaidō (tecnica dell’estrazione della spada) e Battodo (tecniche di taglio).
  • Hapkido (合氣道): Un’arte marziale coreana che si concentra sulla difesa piuttosto che sull’offesa. Fondata da Choi Yong-Sool negli anni ’40 del XX secolo.
  • Hoi Jeon Moo Sool: Un’arte marziale sviluppata da Myung Jae-Ok, basata principalmente sull’Hapkido.
  • Hup Kwon Do: Una moderna arte marziale che incorpora elementi del Taekwondo. Fondata da Lim Ching Sing negli anni ’70 del XX secolo.
  • Hwa Rang Do (花郎道): Un’arte marziale fondata da Joo Bang Lee e suo fratello Joo Sang Lee negli anni ’60 del XX secolo.
  • Jundo Hapkido: Una forma di Hapkido che enfatizza tecniche di autodifesa, prese articolari e controllo dell’avversario.
  • Kong Soo Do: Talvolta chiamato “Karate coreano”, praticato da alcune delle prime kwans (scuole di arti marziali) in Corea dopo la Seconda Guerra Mondiale.
  • Kuk Sool Won (國術院): Arte marziale coreana fondata da Suh In-Hyuk nel 1961. Questa disciplina è focalizzata su colpi, calci, grappling, leve articolari, addestramento con armi e tecniche di guarigione.
  • Kumdo (劍道 Gumdo): Lo spadone coreano, con un’enfasi sulla precisione dei movimenti e sulla forma.
  • Kwon Pup (拳法): Arte marziale che si concentra sulla difesa personale e sull’uso di tecniche di combattimento a mani nude.
  • Kyeoktooki: Sport da combattimento coreano simile al kickboxing.
  • Kyuki Do: Un sistema moderno di arti marziali che combina elementi da diverse discipline, incluso il karate e il taekwondo.
  • Kyuk Too Ki: Kickboxing coreano.
  • Rhee Tae-Kwon-Do: Un’arte marziale fondata dal Gran Maestro Rhee Ki Ha, basata sull’uso di tecniche di combattimento a mani nude, calci volanti e proiezioni.
  • Soo Bahk Do (手搏道): Un stile di arti marziali che si concentra su movimenti circolari, equilibrio e tecniche di pugno e calcio. Deriva dal Tang Soo Do.
  • Ssireum (씨름) (o Lotta Coreana): Una forma tradizionale di lotta che coinvolge due avversari che cercano di far cadere l’altro al suolo.
  • Sul Sa Do: Arte marziale che si concentra sulla difesa personale e sull’uso di tecniche di combattimento a mani nude.
  • Taekido: Arte marziale che combina tecniche di pugno, calcio, leve articolari e armi tradizionali.
  • Taekkyeon (택견): Arte marziale tradizionale coreana che si concentra sulla velocità, la precisione, la flessibilità, la forza, la coordinazione, l’equilibrio, la respirazione, la meditazione e la filosofia. È particolarmente noto per i suoi calci bassi, spazzate, sgambetti e spinte. Questa disciplina non solo enfatizza le tecniche di combattimento, ma anche lo sviluppo mentale e spirituale del praticante.
  • Taekwondo (跆拳道): Arte marziale olimpica fondata da Choi Hong-hi, caratterizzata da calci alti, rapidità e potenza.
  • Tae Soo Do: Arte marziale che si concentra sulla difesa personale e sull’uso di tecniche di combattimento a mani nude.
  • Tang Soo Do (唐手道): Arte marziale coreana basata sulle arti marziali giapponesi del karate-do. Questa disciplina enfatizza la disciplina mentale, fisica e spirituale, combinando colpi di mano, calci, tecniche di autodifesa e forme (pattern di movimenti). Il Tang Soo Do mira a sviluppare il carattere, la forza interiore e l’equilibrio tra mente e corpo del praticante.
  • Tukong Moosul (特攻武術): Un sistema moderno di arti marziali sviluppato per le forze speciali dell’esercito sudcoreano, che incorpora tecniche da diverse arti marziali.
  • Won Hwa Do: Arte marziale coreana nota per le sue tecniche circolari.
  • Yongmudo (o Yongmoodo): Stile di arti marziali coreano che combina tecniche di arti marziali come Taekwondo, Judo e Ssireum.
  • Yudo (柔道): Forma tradizionale di lotta che include prese e proiezioni. Simile al Judo ma con influenze locali nordcoreane.

Filippine

  • Amok: È un’arte marziale originaria del Sud-est asiatico, particolarmente associata ai popoli marittimi delle Filippine e dell’Indonesia. Si concentra su tecniche di combattimento corpo a corpo e autodifesa, e richiede agilità, velocità e resistenza.
  • Arnis: È un’arte marziale filippina che si concentra sull’uso di bastoni, coltelli e armi tradizionali (ad esempio Yantok). Conosciuta anche come Eskrima o Kali, Arnis enfatizza la velocità, la precisione e la fluidità nei movimenti.
  • Buno: È un termine filippino che si riferisce alle tecniche di combattimento corpo a corpo, spesso integrate nelle arti marziali filippine. Si concentra su prese, proiezioni e tecniche di sottomissione.
  • Combat Judo: È una variante militare del judo che enfatizza l’applicazione delle tecniche di proiezione e controllo in situazioni di combattimento.
  • Dumog: È uno stile di lotta filippino che si concentra sul combattimento ravvicinato e sulle prese. È spesso utilizzato in combinazione con altre tecniche di arti marziali filippine.
  • Kali Sikaran: È un’arte marziale filippina che insegna autodifesa di alta qualità e funzionale, combinando tecniche di calci, pugni e armi.
  • Kino Mutai (o Kina Mutai): È un’arte marziale filippina che utilizza tattiche non convenzionali come morsi e graffi agli occhi, alla gola e ad altre parti vulnerabili del corpo. Questo stile di lotta si concentra su attacchi mirati alle aree più sensibili per neutralizzare rapidamente l’avversario.
  • Kombatan: È un’arte marziale filippina fondata da Ernesto A. Presas. Include tecniche di combattimento con mani nude, armi bianche e arti marziali miste.
  • Kuntaw: È un’arte marziale filippina che incorpora una varietà di tecniche di pugilato, calci e prese.
  • Kuntaw Silat: È una combinazione di tecniche cinesi (Kuntao) e indonesiane (Silat), molto diffusa nelle Filippine.
  • Panandata: È un termine filippino che si riferisce alle tecniche di coltello e combattimento corpo a corpo.
  • Panantukan: Panantukan è la componente di boxe delle arti marziali filippine. Non è uno sport, ma piuttosto un sistema di combattimento orientato alla strada. Questa arte marziale è anche conosciuta come Suntukan, Pangamot, Pakamot e Mano-Mano.
  • Pencak Silat: È un’arte marziale tradizionale del Sud-Est asiatico, praticata principalmente in Indonesia, Malaysia, Singapore, Brunei e nelle Filippine. Combina tecniche di autodifesa, combattimento e danza, enfatizzando la forza fisica, la disciplina mentale e la spiritualità. È stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale.
  • Pukulan: È una parte del Pencak Silat indonesiano, che si concentra sull’arte del colpire.
  • Sagasa: È un termine filippino che significa “carica” o “attacco”, spesso associato a tecniche di attacco e difesa.
  • Sikaran: È un’arte marziale filippina che si concentra sull’uso dei calci, spesso incorporando tecniche di pugilato e prese.
  • Suntukan: È un’arte marziale filippina che si concentra sul combattimento ravvicinato e sulle tecniche di percussione.
  • Yaw Yan: Il Yaw Yan è un’arte marziale filippina di kickboxing. Utilizza anche tecniche di grappling e difese contro le armi.
  • Aikido (合気道): La via dell’armonia, un’arte marziale fondata da Morihei Ueshiba che si basa sul principio di non resistenza e di armonizzazione con l’energia dell’avversario.
  • Aikijutsu (合気術): L’arte della tecnica dell’armonia, un’arte marziale che si basa sulle tecniche di proiezione, immobilizzazione e sottomissione.
  • Bajutsu: È un’arte marziale giapponese incentrata sull’equitazione militare, cioè l’abilità di combattere e manovrare a cavallo. Storicamente era un’importante competenza per i samurai.
  • Bōjutsu (棒術): L’arte del bastone, un’arte marziale che si focalizza sull’utilizzo del bastone lungo (bō) come arma.
  • Budo-Taijutsu (武道体術): L’arte del corpo marziale, un’arte marziale che combina tecniche di combattimento a mani nude con tecniche di respirazione e meditazione.
  • Byakuren Kaikan: Arte marziale giapponese focalizzata sul combattimento a contatto pieno. Questo stile ha origine dallo Shorinji Kempo.
  • Daido Juku Kudo: Arte marziale giapponese che pratica tecniche di arti marziali miste indossando un gi tradizionale.
  • Daito-Ryu Aikijujutsu: Arte marziale giapponese tradizionale focalizzata sul combattimento disarmato, proiezioni, colpi a zone vitali, leve articolari, ecc.
  • Enshin Kaikan: L’Enshin Kaikan è un’arte marziale giapponese che utilizza il metodo Sabaki (che cerca di sfruttare la forza dell’attaccante contro di lui). Questa arte marziale comprende calci, pugni, spazzate, proiezioni, ecc.
  • Hanbojutsu: Hanbojutsu è un’arte marziale che utilizza il Hanbo (un bastone di legno di circa 90 cm).
  • Hojojutsu: Hojojutsu è un’arte marziale giapponese che utilizza corde per immobilizzare o disabilitare un avversario.
  • Iaido (居合道): La via dell’estrazione armoniosa della spada, un’arte marziale giapponese focalizzata sull’estrazione della spada (katana, bokken, iaito o shinken) dal fodero. Questa disciplina si concentra sull’eleganza e precisione dei movimenti, ed è fortemente basata sui kata (forme). Non prevede il combattimento libero, ma punta all’esecuzione perfetta delle tecniche di disegno e taglio della spada.
  • Iaijutsu (居合術): L’arte dell’estrazione rapida della spada, un’arte marziale giapponese che si focalizza sulla tecnica di disegno e taglio della spada giapponese (katana) in situazioni di combattimento. Rispetto all’Iaido, l’Iaijutsu è più orientato al combattimento pratico e può includere l’uso del combattimento libero per addestrare l’efficacia delle tecniche in situazioni reali.
  • Icho-Ryu: Icho-Ryu è una fusione di arti marziali come Aikido, Goju Ryu Karate, Jujutsu, Judo e Aikijujutsu. È stato creato per soddisfare le esigenze degli agenti delle forze dell’ordine.
  • Itto-Ryu: Un’arte marziale giapponese focalizzata sulla spada. Ci sono molti sottostili di Itto-Ryu e questa arte marziale ha avuto una significativa influenza sullo sviluppo del Kendo moderno.
  • Jikishinkage-ryu (直心影流): L’arte della scuola Jikishinkage, un’arte marziale che si basa sulle tecniche di spada giapponese (katana) e sulla tecnica di disegno e taglio della spada.
  • Jodo (杖道): La via del bastone, un’arte marziale che si basa sull’utilizzo del bastone lungo (bō) e del bastone corto (jō) come armi.
  • Jojutsu (杖術): L’arte del bastone corto, un’arte marziale che si focalizza sull’utilizzo del bastone corto (jō) come arma.
  • Judo (柔道): La via della dolcezza, un’arte marziale fondata da Jigoro Kano che si focalizza sulle tecniche di proiezione, immobilizzazione e sottomissione.
  • Jujutsu (柔術): L’arte della flessibilità, un’arte marziale che si basa sulle tecniche di proiezione, immobilizzazione e sottomissione.
  • Jukendo: Jukendo è un’arte marziale giapponese focalizzata sulla baionetta.
  • Jutaijutsu (柔体術): L’arte del corpo flessibile, un’arte marziale che combina tecniche di combattimento a mani nude con tecniche di respirazione e meditazione.
  • Juttejutsu: Juttejutsu è un’arte marziale giapponese che si concentra sull’arma marziale conosciuta come Jutte (Jitte).
  • Karate (空手): L’arte delle mani vuote, un’arte marziale che utilizza colpi di mano, piede, gomito e ginocchio per difendersi e attaccare.
    • Stili Principali di Karate
      • Goju-ryu Karate (剛柔流空手): Uno dei principali stili di karate originari dell’isola di Okinawa, fondato da Miyagi Chojun e caratterizzato dall’utilizzo delle tecniche di respirazione e dallo studio dei punti vitali del corpo umano.
      • Shito-ryu Karate (糸東流空手): Uno dei quattro principali stili di karate giapponese, fondato da Kenwa Mabuni nel 1931, caratterizzato dalla varietà delle tecniche e delle forme (kata).
      • Shotokan Karate (松濤館空手): Stile di karate fondato da Funakoshi Gichin, uno dei più diffusi stili di karate al mondo, caratterizzato da posizioni basse e tecniche potenti.
      • Wado-ryu Karate (和道流空手): Uno dei quattro principali stili di karate giapponese, fondato da Otsuka Hironori, caratterizzato dall’utilizzo delle tecniche di evasione e contrattacco.
    • Altri Stili di Karate:
      • Chito-ryu Karate (千唐流空手): Stile di karate fondato da Tsuyoshi Chitose nel 1946, caratterizzato dall’utilizzo delle tecniche di respirazione e dallo studio dei punti vitali del corpo umano.
      • Daido Juku (大道塾): Stile di karate fondato da Azuma Takashi, che combina elementi di judo, karate e pugilato.
      • Fudokan Karate (不動館空手): Stile di karate fondato da Chojiro Tani nel 1960, caratterizzato dall’integrazione delle tecniche di combattimento con le tecniche di meditazione.
      • Isshin-ryu Karate (一心流空手): Uno dei principali stili di karate originari dell’isola di Okinawa, fondato da Shimabuku Tatsuo, è caratterizzato dall’utilizzo delle tecniche di respirazione e dallo studio dei punti vitali del corpo umano.
      • Kyokushin-kai Karate (極真会館空手): Fondato da Masutatsu Oyama, è uno degli stili di karate più duri e spettacolari, caratterizzato da combattimenti a contatto pieno e da una rigorosa disciplina fisica e mentale.
      • Naha-te (那覇手): Uno degli antichi stili di karate originari dell’isola di Okinawa, caratterizzato da posizioni basse e tecniche potenti.
      • Seido Karate (誠道空手): Fondato da Tadashi Nakamura nel 1976, uno stile di karate moderno che si basa sui principi di sincerità, rispetto e amore.
      • Shinseikai (新正会): Uno stile di karate moderno che combina elementi di kyokushin-kai, shotokan e goju-ryu.
      • Shorin-ryu Karate (少林流空手): Uno dei principali stili di karate originari dell’isola di Okinawa, ispirato al kung fu del nord della Cina e caratterizzato da movimenti rapidi e precisi.
      • Shorei-ryu Karate (昭霊流空手): Uno dei principali stili di karate originari dell’isola di Okinawa, ispirato al kung fu del sud della Cina e caratterizzato da posizioni basse e tecniche potenti.
      • Shotokai Karate (松濤会空手): Uno dei più antichi stili di karate giapponese, caratterizzato da movimenti fluidi e naturali.
      • Shuri-te (首里手): Uno degli antichi stili di karate originari dell’isola di Okinawa, caratterizzato da movimenti rapidi e precisi.
      • Tomari-te (泊手): Uno degli antichi stili di karate originari dell’isola di Okinawa, caratterizzato da movimenti fluidi e naturali.
      • Uechi-ryu Karate (上地流空手): Uno dei principali stili di karate originari dell’isola di Okinawa, fondato da Uechi Kanbun e caratterizzato dall’utilizzo delle tecniche di respirazione e dallo studio dei punti vitali del corpo umano.
  • Keijojutsu: Il Keijojutsu è un’arte marziale giapponese focalizzata sul combattimento con il bastone della polizia (baton).
  • Kenjutsu (剣術): L’arte della tecnica della spada, un termine generico che indica le arti marziali giapponesi che si basano sull’utilizzo della spada giapponese (katana).
  • Kendo (剣道): La via della spada, un’arte marziale che si pratica con una spada di bambù (shinai) e una protezione (bogu), simulando il combattimento con la katana.
  • Kenpo (拳法): Il metodo del pugno, un termine generico che indica le arti marziali giapponesi che derivano dalle arti marziali cinesi.
  • Kick Boxing: Il pugilato a calci, un’arte marziale moderna che combina le tecniche del pugilato con le tecniche dei calci del karate e del taekwondo.
  • Kokondo: Il Kokondo è uno stile che combina tecniche di Karate e Jujutsu.
  • Kyudo (弓道): La via dell’arco, un’arte marziale che si pratica con un arco giapponese (yumi) e delle frecce (ya), cercando di raggiungere il bersaglio con precisione e concentrazione.
  • Kyujutsu: L’arte della tecnica dell’arco, un termine generico che indica le arti marziali giapponesi che si basano sull’utilizzo dell’arco giapponese (yumi).
  • Kyusho Jitsu: Un’arte marziale focalizzata sul colpire i punti di pressione.
  • Naginatado (薙刀道): La via della lancia a falce, un’arte marziale moderna che si basa sull’utilizzo della lancia dotata di una lama curva (naginata).
  • Naginatajutsu: L’arte della lancia a falce, un’arte marziale che si pratica con una lancia dotata di una lama curva (naginata), usata in passato dalle donne samurai.
  • Nanbudo (南武道): Originariamente Sankukai Karate, la via marziale del sud, fondata da Yoshinao Nanbu, è un’arte marziale moderna che combina elementi di karate, aikido, judo e taijiquan.
  • Ninjutsu (忍術): L’arte della sopportazione, un’arte marziale che si basa sulle tecniche segrete dei ninja, gli agenti speciali del Giappone feudale.
  • Ninpō (忍法): Il metodo della sopportazione, un termine generico che indica le arti marziali giapponesi che si basano sulle tecniche segrete dei ninja, gli agenti speciali del Giappone feudale.
  • Nippon Kempo: Il Nippon Kempo è un’arte marziale giapponese che utilizza pugni, calci, leve articolari e tecniche di grappling.
  • Niten Ichi-Ryu: Il Niten Ichi-Ryu è uno stile di arti marziali a due spade creato dal famoso samurai giapponese, Miyamoto Musashi.
  • Nunchaku Do: Il Nunchaku Do è un’arte marziale focalizzata sull’uso sportivo del Nunchaku (nunchaku).
  • Nunchakujutsu: Il Nunchakujutsu è un’arte marziale giapponese specializzata nell’uso del Nunchaku (nunchaku).
  • Shindo Jinen Ryu: Shindo Jinen Ryu è un’arte marziale che combina elementi di Karate, Aikido e Jujutsu.
  • Shintaido (新体道): La nuova via del corpo, un’arte marziale moderna che combina elementi di karate, aikido, taijiquan e yoga.
  • Shinwa-Taido: La via del corpo armonioso, un’arte marziale moderna creata da Seiken Shukumine nel 1965, che combina elementi di karate, aikido, judo e taijiquan.
  • Shorinji Kempo (Shorinji Kenpō, 少林寺拳法): Shorinji Kempo è un’arte marziale giapponese moderna fondata nel 1947, che combina crescita personale, salute e spiritualità con tecniche di autodifesa come pugni, calci, schivate e proiezioni. Questa disciplina si basa sui principi del buddhismo zen e utilizza tecniche derivate dalle arti marziali cinesi, ed è vista come una versione giapponese modificata del Shaolin Kung Fu. Il nome Shorinji Kenpō significa “il metodo del pugno del tempio Shaolin.
  • Shooto (修斗): Il combattimento libero, un’arte marziale moderna che combina elementi di pugilato, kick boxing, wrestling e jujutsu. È stato creato da Satoru Sayama.
  • Shoot Boxing (シュートボクシング): Pugilato libero, un’arte marziale moderna che combina elementi di pugilato, kick boxing e jujutsu.
  • Sōjutsu (o Yarijutsu): L’arte della tecnica della lancia, un termine generico che indica le arti marziali giapponesi che si basano sull’utilizzo della lancia (yari).
  • Sumo (相撲): L’arte di spingere, un’arte marziale che si svolge in un cerchio (dohyo), dove due lottatori (rikishi) cercano di spingersi fuori o di far toccare il suolo all’avversario.
  • Taido (躰道): La via del corpo dinamico, un’arte marziale moderna che si basa sui movimenti acrobatici e sulle tecniche di rotazione del corpo.
  • Taijutsu (体術): L’arte del corpo, un termine generico che indica le arti marziali giapponesi che si basano sulle tecniche di combattimento a mani nude.
  • Taikiken (太気拳): Il pugno dell’energia vitale, un’arte marziale moderna che si basa sulle tecniche delle arti marziali cinesi e sullo studio dell’energia interna (ki).
  • Tantojutsu (短刀術): L’arte della tecnica del pugnale, un termine generico che indica le arti marziali giapponesi che si basano sull’utilizzo del pugnale (tanto).
  • Taiho-Jutsu: Un’arte marziale sviluppata dalla polizia feudale giapponese per arrestare criminali senza ferirli.
  • Tegumi (手組): Il combattimento a mani nude, un termine generico che indica le antiche arti marziali originarie dell’isola di Okinawa.
  • Tennen Rishin Ryū (天然理心流): L’arte della scuola Tennen Rishin, un’arte marziale che si basa sulle tecniche di spada giapponese (katana) e sulla filosofia confuciana.
  • Tessenjutsu: L’arte marziale del ventaglio di guerra giapponese (tessen), che si basa sull’utilizzo del ventaglio di ferro massiccio o pieghevole come arma.
  • Yabusame (流鏑馬): Il tiro al bersaglio a cavallo, un’arte marziale che si pratica a cavallo, lanciando delle frecce verso dei bersagli posti lungo il percorso.
  • Yarijutsu: L’arte della tecnica della lancia, un termine generico che indica le arti marziali giapponesi che si basano sull’utilizzo della lancia (yari).
  • Yoseikan Budo (養正館武道): La via della casa della rettitudine, un’arte marziale che combina elementi di judo, aikido, karate, kobudo e boxe francese.
  • Yoseikan Ryū: Uno stile di karate tradizionale che si basa sui principi di verità, sincerità e disciplina.
  • Arti di Okinawa le arti marziali originarie dell’isola di Okinawa, caratterizzate dall’utilizzo delle tecniche di respirazione e dallo studio dei punti vitali del corpo umano.
    • Kobudo (古武道): Le antiche vie marziali dell’isola di Okinawa, caratterizzate dall’utilizzo delle armi tradizionali okinawensi come il bastone lungo (bō), il bastone corto (jō), la lancia a falce (naginata), il tridente (sai), la falce (kama), la catena con peso (kusarigama) e altre.
    • Okinawate (沖縄手): Conosciuto anche come karate okinawense, è una forma di karate originaria dell’isola di Okinawa. Questo stile di combattimento combina tecniche di respirazione e movimenti derivati dalle arti marziali cinesi e indigene, ed è noto per la sua enfasi sullo studio dei punti vitali del corpo umano.

India

  • Adimurai: Un’arte marziale originaria del sud dell’India, particolarmente della regione di Kanyakumari, Tamil Nadu. Si concentra su tecniche di colpire e bloccare, includendo sia tecniche a mani nude che l’uso di punti vitali.
  • Gatka: Combattimento con bastoni di legno che simulano spade. Praticata principalmente dai Sikh, Gatka enfatizza l’agilità, la coordinazione e l’uso strategico delle armi.
  • Huyen Langlon: È un’arte marziale del nord-est dell’India.
  • Kalarippayattu (o Kalaripayattu): Arte marziale progettata per il campo di battaglia antico, con armi e tecniche di combattimento uniche del Kerala. È considerata una delle arti marziali più antiche e complete del mondo, comprendendo movimenti agili, forme (katas), armi, e tecniche di guarigione.
  • Kalindi Lyi: Un’arte marziale originaria dell’India settentrionale. Si basa sull’uso di tecniche di combattimento a mani nude, di schivata e di contrattacco per neutralizzare l’avversario. Richiede agilità, velocità e intuizione, e si basa su colpi, parate, finte e spostamenti. È stata praticata dai guerrieri Rajput come forma di difesa personale e tribale, oltre che come espressione culturale e storica.
  • Malla-yuddha: La forma tradizionale di lotta originaria dell’India. Incorpora lotta, rottura articolare, pugilato, mordere, strangolare e colpire i punti di pressione.
  • Mallak-rida: Una forma di lotta tradizionale indiana che include tecniche di presa e proiezione, simile alla lotta greco-romana.
  • Mardani Khel: Un’arte marziale originaria del Maharashtra, che si concentra sull’uso di armi tradizionali come la spada (patta) e la lancia (vita). È stata sviluppata durante il periodo dell’Impero Maratha e utilizzata principalmente dai guerrieri Maratha.
  • Marma Adi: Una forma antica di arte marziale indiana che manipola i punti vitali del corpo. Può essere utilizzata sia per la difesa personale che per la guarigione, sfruttando una profonda conoscenza dell’anatomia e dei punti di pressione.
  • Nillaikalakki Silambam: Una forma tradizionale di arte marziale associata ai guru Sikh. Incorpora abilità di combattimento con spade e bastoni e promuove l’autocontrollo.
  • Niyuddha-kride: Un’antica e autentica arte marziale indiana. È nata in Satyug dal Santo Dio. Che ha sviluppato il metodo più efficace di autodifesa disarmata ma un’arte intricata, uno sport emozionante e un metodo tagliente per mantenere la forma fisica e mentale.
  • Pehlwani: È un’arte marziale indiana focalizzata su tecniche di lotta e grappling.
  • Silambam: È un’arte marziale indiana focalizzata principalmente sul combattimento con il bastone.
  • Vajra Mushti: Una forma unica di arte marziale indiana che incorpora varie tecniche di combattimento corpo a corpo come grappling, wrestling e tecniche di colpo.
  • Varma Kalai: Il Varma Kalai è un’arte marziale indiana incentrata sui punti di pressione. Si afferma che venga utilizzato anche per applicazioni curative.

Indonesia

  • Harimao: un sistema di combattimento indonesiano che incorpora tecniche di pugilato, calci e prese. Si concentra su movimenti agili e rapidi.
  • Kuntao: Il Kuntao è un’arte marziale del sud-est asiatico che combina elementi di Kung Fu e Silat. È praticata principalmente nelle regioni del Sud-est asiatico e include movimenti agili, colpi di mano, tecniche di calcio, grappling e l’uso di armi marziali come spada, bastone e lancia.
  • Pencak Silat: Pencak Silat è il nome utilizzato per riferirsi a una varietà di arti marziali indonesiane.
  • Silat: Un’arte marziale tradizionale dell’Indonesia, che si concentra su movimenti fluidi, tecniche di autodifesa e l’uso di armi tradizionali come coltelli e bastoni. Esistono molti stili diversi di Silat, ciascuno con caratteristiche uniche.
  • Tarung Derajat: Uno stile di lotta indonesiana fondato da Achmad Dradjat, che include una varietà di tecniche di pugilato e calci, con un’enfasi sulla potenza e l’efficacia.

Iran

  • Koshti Azad: Un tipo di lotta moderna e sportiva praticata senza indumenti particolari. Richiede agilità, tecnica e strategia.
  • Koshti Pahlevanee: Un tipo di lotta tradizionale praticata con pantaloni di cotone (kusti) e una cintura (zunnar). Si svolge in luoghi sacri chiamati zurkhaneh e richiede disciplina, onore e rispetto.
  • Kung Fu ToaUn’arte marziale moderna e dinamica creata negli anni ’50 da Ibrahim Mirzaei, che combina elementi di kung fu e yoga. Include circa 73.000 tecniche, combinazioni e reazioni.
  • Razm Avar: Un’arte marziale antica e guerriera che utilizza la spada avara, una spada corta e larga tipica dei popoli nomadi dell’Asia centrale. Richiede forza, resistenza e coraggio.
  • Sistema Zur Khuneh: Un sistema di combattimento basato sull’uso della spada zur khuneh, una spada lunga e dritta tipica dei guerrieri persiani antichi. Richiede abilità, velocità e coordinazione.
  • Tua System: Un sistema di combattimento che integra diverse arti marziali iraniane, tra cui Kung Fu Toa, Razm Avar, Koshti Pahlevanee e Koshti Azad. Si basa su principi filosofici e morali.

Israele

  • KAPAP (Krav Panim El Panim): Un sistema di combattimento israeliano che si basa sull’uso delle mani nude, delle armi da fuoco e delle armi bianche. È un’arte marziale moderna e operativa/militare, che richiede efficacia, rapidità e determinazione. Si pratica sia come sport che come difesa personale.
  • Krav Maga: Un sistema di combattimento israeliano che si basa sull’uso delle mani nude e delle armi improvvisate. È un’arte moderna e civile, che richiede semplicità, realismo e adattabilità. Si pratica sia come sport che come difesa personale.
  • Sistema Haganah: Un sistema di combattimento israeliano che si basa sull’uso della pistola, del coltello e delle mani nude. È un’arte moderna e militare, che richiede efficacia, rapidità e determinazione. Si pratica sia come sport che come difesa personale.

Laos

  • Lao Boxing (Muay Lao): Un’arte marziale laotiana simile al Muay Thai, che utilizza colpi con pugni, gomiti, ginocchia e calci. Condivide molte tecniche con il Muay Thai, ma conserva anche alcune peculiarità culturali e tecniche.
  • Ling Lom: Uno stile di combattimento tradizionale del Laos, che coinvolge pugni, calci e tecniche di autodifesa. Ling Lom si focalizza su movimenti agili e sull’utilizzo delle tecniche di leva per neutralizzare l’avversario.

Malesia

  • Budokan Karate: Fondato nel 1966 da Chew Choo Soot in Malesia, il Karate Budokan integra tecniche tradizionali di Karate con una visione moderna della disciplina.
  • Silat: È un’arte marziale originaria del Sud-Est asiatico, praticata in Malesia, Indonesia, Singapore, Brunei e nel sud della Thailandia. Il Silat trae ispirazione dall’osservazione della natura e degli animali. Ogni area ha sviluppato la propria variante, influenzando le tecniche di movimento e gli uniformi. Questa arte marziale si concentra su movimenti fluidi, tecniche di autodifesa e l’uso di armi tradizionali come coltelli e bastoni. Ogni stile di Silat ha le sue caratteristiche uniche, riflettendo la cultura e la storia della regione in cui è praticato.

Mongolia

  • Buh o Bokh (Lotta mongola): Uno stile di lotta tradizionale della Mongolia, che utilizza prese, sollevamenti e sgambetti per far cadere l’avversario. Questa disciplina richiede forza, tecnica e agilità, ed è profondamente radicata nella cultura e nella storia mongola. La Buh è una delle tre “arti virili” tradizionali della Mongolia, insieme al tiro con l’arco e alle corse di cavalli. Oggi è meglio conosciuta come wrestling mongolo.

Myanmar

Le arti marziali birmane sono collettivamente chiamate Thaing.

  • Bando: Un’arte marziale birmana che comprende tecniche di pugilato, calci, gomitate, ginocchiate, proiezioni e armi. È conosciuta per la sua versatilità e completezza, incorporando diverse modalità di combattimento.
  • Banshay: Un’arte marziale birmana che si concentra sull’uso delle armi, in particolare la spada, il bastone e la lancia. Questa disciplina richiede abilità nell’uso di diverse armi tradizionali.
  • Lethwei: Un’arte marziale birmana che utilizza colpi con tutte le parti del corpo, comprese le testate. È considerata una delle forme più dure di pugilato, famosa per la sua brutalità e per i combattimenti a contatto pieno senza guanti.
  • Naban: Un’arte marziale birmana che si basa sull’uso delle prese, dei blocchi articolari, dei colpi ai punti di pressione e delle sottomissioni. È simile alla lotta libera e incorpora varie tecniche di grappling.
  • Pongyi Thaing: Una disciplina marziale birmana praticata dai monaci buddisti, che combina tecniche di difesa a mani nude e l’uso di armi tradizionali. È conosciuta per il suo rigore spirituale e fisico.

Samoa Americane

  • Limalama: È un’arte marziale samoana fondata da Tu’umamao “Tino” Tuiolosega. Il nome “Limalama” significa “mano della saggezza” in samoano. Combina tecniche di autodifesa con movimenti tradizionali delle danze samoane, enfatizzando agilità, precisione e controllo nel combattimento. Questa disciplina non solo migliora le capacità di autodifesa, ma anche la consapevolezza culturale e spirituale.

Sri Lanka

  • Angampora: Un’antica arte marziale dello Sri Lanka che comprende tecniche di lotta, uso di armi e autodifesa. Angampora è noto per le sue tecniche di combattimento a mani nude, l’uso di armi tradizionali come il bastone e la spada, e la sua ricca storia culturale.
  • China adi (o Cheena di): È un’arte marziale nativa dello Sri Lanka. È una forma eclettica ed evolutiva che ha assimilato tecniche utili da diverse fonti, come le arti marziali praticate da vari commercianti ed emigranti stranieri.

Thailandia

  • Krabi Krabong: Un’antica arte marziale thailandese che combina tecniche di combattimento con armi bianche come spade, bastoni, lance e scudi. Richiede abilità, precisione e coordinazione, con movimenti rapidi e fluidi.
  • Lerdrit: Uno stile di lotta thailandese che enfatizza la forza, l’agilità e il controllo dell’avversario. Questo stile è spesso utilizzato dalle forze armate thailandesi.
  • Muay Boran: Una forma tradizionale di Muay Thai, l’arte marziale nazionale della Thailandia, che incorpora una vasta gamma di tecniche di attacco e difesa. Muay Boran è considerata la progenitrice del moderno Muay Thai.
  • Muay Thai: Conosciuta come “l’arte delle otto braccia,” è una disciplina che utilizza pugni, calci, gomitate e ginocchiate. Ha radici storiche nell’addestramento militare thailandese. La figura leggendaria di Nai Khanom Tom è spesso associata allo sviluppo di questa arte.
  • Silat Pattani: Un’arte marziale tradizionale della regione di Pattani, nel sud della Tailandia. È simile al Pencak Silat dell’Indonesia e combina tecniche di combattimento a mani nude e l’uso di armi, con un’enfasi sulla fluidità dei movimenti e l’efficacia delle tecniche.

Tibet

  • Pak Hok Pai: Noto anche come Tibetan White Crane, è un’arte marziale cinese con origini nella cultura tibetana del XV secolo. Sviluppata da un lama tibetano, combina l’oscillazione potente e la presa della scimmia con i movimenti evasivi e il colpo dei punti vitali della gru.
  • Sengueï Ngaro: Conosciuta come “il ruggito del leone”, si basa sull’osservazione dei movimenti degli animali, in particolare della scimmia e della gru. Combina tecniche di braccia, gambe e prese, enfatizzando agilità e potenza.
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Uzbekistan

  • Kurash: Uno stile di lotta tradizionale dell’Uzbekistan che coinvolge prese e proiezioni. Questo stile di lotta è caratterizzato dall’enfasi su tecniche di sollevamento e lancio, ed è praticato su una superficie morbida per ridurre il rischio di infortuni. Kurash è molto popolare in Asia centrale e ha radici antiche che risalgono a migliaia di anni fa.

Vietnam

  • Binh Dinh (Tay Son) (平定): Uno stile di arti marziali vietnamite che trae ispirazione dalla dinastia Tay Son e comprende tecniche di pugno, calci e armi.
  • Cuong Nhu: Uno stile moderno di arti marziali ibrido vietnamita-americano che combina elementi di diverse discipline, tra cui Shotokan Karate, Aikido, Judo, Wing Chun, Vovinam, Tai Chi, Boxe, calci, prese e kata.
  • Han Bai: Un’arte marziale vietnamita tradizionale che combina tecniche di Shaolin con stili locali.
  • Kim Ke: Uno stile di arti marziali vietnamite che incorpora movimenti agili e attacchi veloci.
  • Linh Quyen Dao: È un’arte marziale vietnamita che combina tecniche di attacco e difesa, includendo colpi, calci, leve articolari e movimenti fluidi. Questa disciplina enfatizza l’agilità, l’equilibrio e la precisione, mirando a sviluppare sia la forza fisica che mentale del praticante.
  • Nam Hong Son: È un’arte marziale vietnamita che enfatizza l’uso di tecniche di combattimento tradizionali, incorporando una varietà di movimenti di attacco e difesa. La disciplina pone particolare attenzione alla forza interiore e alla capacità di concentrazione del praticante, sviluppando non solo abilità fisiche ma anche mentali e spirituali.
  • Nhat Nam: Quest’arte marziale vietnamita combina movimenti rapidi e precisi con tecniche di attacco e difesa, tra cui calci, pugni, leve articolari e proiezioni. Nhat Nam si distingue per la sua fluidità e agilità, enfatizzando l’importanza dell’equilibrio e della coordinazione nel combattimento. L’obiettivo è sviluppare un praticante che sia fisicamente forte e mentalmente resiliente.
  • Qwan Ki Do (Quan Khi Dao): Uno stile moderno di arti marziali vietnamite che combina diverse discipline, tra cui pugilato, calci e prese. Fondata da Pham Xuan Thong negli anni ’60.
  • Thanh Long: Uno stile di arti marziali vietnamite con un’enfasi sull’uso delle mani aperte e delle tecniche di pugno.
  • Thien Mon Dao: Una tradizionale arte marziale vietnamita che integra tecniche di attacco e difesa, inclusi pugni, calci e prese. Thien Mon Dao pone un’enfasi speciale sulla meditazione e la connessione spirituale, promuovendo la pace interiore e l’armonia. Questa disciplina mira a coltivare un equilibrio tra corpo, mente e spirito, portando il praticante a un livello superiore di consapevolezza e padronanza di sé.
  • Tran Minh Long: Uno stile di arti marziali vietnamite fondato dal maestro Tran Minh Long, che combina tecniche di Vo Thuat e Vovinam.
  • Tu-Thân: Un’arte marziale vietnamita che si concentra sulla difesa personale attraverso movimenti creativi e flessibili.
  • Siljun Dobup: Il Siljun Dobup è un’arte marziale basata sulla spada e fondata su tradizioni giapponesi e coreane.
  • Viet boxing (o Vo Tu Do): Un’arte marziale vietnamita che combina elementi di pugilato e calci, con un’enfasi sulla fluidità dei movimenti.
  • Viet Tai Chi: Una variante vietnamita del Tai Chi, una pratica che si concentra sull’equilibrio, la concentrazione e il rilassamento.
  • Viet Vo Dao/ Viet Vu Dao/ Viêt-Võ-Dao (越武道): Un sistema di arti marziali vietnamite che incorpora una vasta gamma di tecniche, tra cui pugilato, calci, prese e armi.
  • Vo Co Truyen: Uno stile tradizionale di arti marziali vietnamite che abbraccia diverse discipline, tra cui calci, pugni e prese.
  • Vo Thuat (武秫): Un termine vietnamita che si riferisce alle arti marziali in generale.
  • Vovinam Viet Vo Dao: Un’arte marziale originaria del Vietnam. Si basa sull’uso di tecniche di combattimento a mani nude, calci volanti e articolati per colpire le parti vulnerabili. Fondata da Nguyen Loc.

Arti Marziali Europee

Austria

  • Ranggeln: Un’antica forma di lotta alpina praticata principalmente nelle regioni di Salisburgo e Tirolo, Austria. I lottatori, chiamati Rangglers, indossano una camicia di lino e pantaloni legati alle caviglie. L’obiettivo è far toccare il suolo con entrambe le spalle all’avversario. Competizioni importanti, come il Hundstoa-Ranggeln, si svolgono durante l’estate. Il titolo di Hågmoar viene assegnato al vincitore di tre match consecutivi, rappresentando il massimo onore in questa disciplina. Ranggeln è parte della Federazione Internazionale delle Arti Marziali Celtiche (IFCW).

Danimarca

  • Four Range Fighting System: Un sistema di combattimento che si concentra su quattro distanze di combattimento: pugni, gomitate, ginocchiate e calci. Questo sistema enfatizza la versatilità nel combattimento ravvicinato e a distanza, sviluppando abilità in diverse tecniche di attacco e difesa.

Finlandia

  • Baltkast o Lotta finlandese: Una forma di lotta tradizionale finlandese che include tecniche di presa e proiezione, simile alla lotta greco-romana.
  • Kas-pin: Un’arte marziale finlandese che combina tecniche di combattimento con il bastone e tecniche di autodifesa. È stata sviluppata da Kaarlo Valkonen e include l’uso di un bastone corto per attacchi e difese.
  • Mil Fight: Un sistema di combattimento militare che integra tecniche di varie arti marziali per l’autodifesa e il combattimento corpo a corpo.
  • Hokutoryu Ju-Jutsu: Un’arte marziale giapponese che è stata introdotta in Finlandia dal maestro svedese Auvo Niiniketo. Hokutoryu Ju-Jutsu combina tecniche di grappling, leve articolari e proiezioni, enfatizzando l’efficacia nel combattimento reale e l’autodifesa.

Francia

  • Brancaille: Un’arte marziale francese che combina tecniche di lotta a terra, proiezione e immobilizzazione per sottomettere l’avversario.
  • Canne de Combat (La Canne): Arte marziale francese che utilizza un bastone come arma principale. Si concentra su tecniche di difesa e attacco, con movimenti rapidi e fluidi, e include una versione sportiva del combattimento con il bastone.
  • Gouren: Uno stile di lotta tradizionale bretone, che si svolge spesso all’aperto e coinvolge prese e proiezioni.
  • Gure o Lotta bretone: Un’arte marziale tradizionale della Bretagna, che include prese e tecniche di controllo dell’avversario.
  • Kinomichi: Il Kinomichi è uno stile di arti marziali originato in Francia e sviluppato da uno degli studenti del fondatore dell’Aikido.
  • Lotta Corsa (Lutte corse): Conosciuta anche come “Lutte corse”, è una forma di lotta libera praticata dai pastori corsi per risolvere conflitti e dimostrare la propria forza. Include calci, pugni, proiezioni e tecniche di grappling.
  • Lutte Parisienne: Un’arte marziale originaria della Francia. Si basa sull’uso di tecniche di lotta a terra, di proiezione e di immobilizzazione per sottomettere l’avversario. La lutte parisienne richiede forza, resistenza e destrezza, e si basa su leve, prese, strangolamenti e torsioni. È stata praticata dai francesi come forma di competizione sportiva e culturale, oltre che come espressione di identità e orgoglio.
  • Savate o Boxe francese: Un’arte marziale originaria della Francia. Si basa sull’uso di tecniche di combattimento a mani nude, di calci volanti ed eleganti per colpire le parti vulnerabili dell’avversario. La savate richiede forza, velocità ed equilibrio, e si basa su colpi precisi, parate fluide e movimenti acrobatici. È stata praticata dai francesi come forma di difesa personale e sportiva, oltre che come espressione di eleganza e stile.
  • Savate-Danse du Rue: Una forma moderna di savate, l’arte marziale francese dei pugni e calci, con un’estetica influenzata dalla danza.
  • Scherma Tradizionale Francese: Un sistema di scherma che ha le sue radici nel XVI secolo, basato sulla tradizione italiana, ma che si è evoluto in uno stile distintivo francese. Questo sistema si basa sulla tradizione e l’arte del duello con spada e altre armi bianche, enfatizzando tecniche precise e movimenti eleganti.

Germania

  • Anti Terror Kampf: Un sistema di autodifesa sviluppato in Germania che combina tecniche di jiu-jitsu, kung-fu, karate e judo per creare un metodo di difesa personale rapido ed efficace.
  • German Ju-Jutsu (JJ): Una forma di jiu-jitsu sviluppata in Germania negli anni ’60, che combina tecniche di judo, karate, aikido e altre arti marziali. Questo sistema è stato creato per offrire un metodo di autodifesa completo ed efficace, includendo tecniche di proiezione, immobilizzazione e sottomissione.
  • Individual Fighting Concepts Mallepree: Un sistema di autodifesa basato sui concetti del jeet kune do, sviluppato dai fratelli Peter e Arndt Mallepree in Germania.
  • Kenjukate: Un sistema di combattimento sviluppato negli anni ’70 da Wolfgang Schütte, che combina tecniche di judo, karate, jiu-jitsu e altre arti marziali.
  • Kampfringen: Uno stile di lotta e combattimento corpo a corpo sviluppato in Europa durante il Medioevo, che coinvolge prese, blocchi e tecniche di controllo dell’avversario.
  • Ringen: È il termine tedesco per “grappling” (lotta a terra). Durante il Medioevo e il Rinascimento, Ringen si riferiva a tecniche di combattimento senza armi, inclusi le prese e le leve.
  • Scherma Tradizionale Tedesca: Un sistema di scherma storica europea che ha avuto origine in Germania. Include una varietà di tecniche di spada, spada e pugnale e altre armi.
  • Stockfechten: L’arte del combattimento con il bastone, che include tecniche di attacco e difesa con bastoni di varie lunghezze.
  • Unifight: Un sistema di combattimento competitivo con applicazioni militari, sviluppato in Russia negli anni ’90 e successivamente adottato e sviluppato anche in Germania.

Grecia

  • Orthepale (lotta): Uno stile di lotta dell’antica Grecia, in cui i combattenti si affrontavano in lotta corpo a corpo cercando di gettarsi a terra a vicenda.
  • Pancrazio (o Pankration): Un’arte marziale originaria della Grecia antica, che combina tecniche di grappling, calci, pugni, gomitate e ginocchiate per colpire le parti vulnerabili dell’avversario. Questo stile richiede forza, velocità e aggressività, e si basa su colpi rapidi, parate precise e movimenti fluidi. Il pancrazio era praticato dai greci sia come competizione sportiva e culturale, sia come espressione di coraggio e onore. Faceva parte delle prime Olimpiadi nel 648 a.C.
  • Pygmachia (Pugilato): Una forma di pugilato nell’antica Grecia, in cui i combattenti indossavano fasce di cuoio attorno alle mani e cercavano di colpire l’avversario con pugni.

Inghilterra

  • Bartitsu: Un sistema di combattimento sviluppato in Inghilterra alla fine del XIX secolo, che combina tecniche di pugilato, scherma, judo e lotta.
  • Boxe (Bare-knuckle boxing): Tradizionalmente considerato uno sport di pugilato, la boxe moderna ha origini in Inghilterra ed è incentrata esclusivamente su pugni potenti. Sebbene spesso venga considerata uno sport piuttosto che un’arte marziale, la boxe è stata influenzata da e ha influenzato molte arti marziali nel corso del tempo, con una forte enfasi sulla tecnica, il gioco di gambe e il condizionamento fisico.
  • Catch wrestling: Uno stile di lotta tradizionale britannico che include tecniche di prese e sottomissioni, spesso considerato un precursore del wrestling professionale.
  • Cumberland and Westmorland wrestling: Uno stile di lotta tradizionale della Cumbria, in Inghilterra, simile al Cornish wrestling ma con alcune variazioni nelle regole.
  • Defendu (Close Quarters Combat System, Gutter Fighting, Fairbairn System): Fondata da William E. Fairbairn e Eric A. Sykes. È un sistema di combattimento corpo a corpo sviluppato per le forze di polizia e militari britanniche.
  • Devon wrestling: Uno stile di lotta tradizionale della regione del Devon, simile al Cornish wrestling.
  • English Longsword School: Un sistema di combattimento storico che si concentra sull’uso della spada lunga, basato sui trattati di scherma medievali inglesi.
  • Historical fencing in Scotland: Include una varietà di stili e tecniche di scherma storica praticati in Scozia nel corso dei secoli.
  • Lancashire Wrestling: Uno stile di lotta tradizionale dell’Inghilterra, simile al Cumberland wrestling, che si concentra sulle prese e sul controllo dell’avversario.
  • Purring: Una forma di lotta tradizionale britannica che si concentra su calci e prese.
  • Quarterstaff: Le arti marziali britanniche che utilizzano un bastone di legno lungo 6-9 piedi. Famoso dalle storie di Robin Hood.
  • Scherma Tradizionale Inglese: Include una varietà di stili e tecniche di scherma che erano praticati in Inghilterra nel corso dei secoli.
  • Scottish backhold: Uno stile di lotta tradizionale scozzese che coinvolge prese e proiezioni, con l’obiettivo di far toccare l’avversario al suolo mantenendo una presa salda sulla parte superiore del corpo.
  • Shin Kicking: Il Shin Kicking è un’arte marziale inglese o sport da combattimento in cui i concorrenti si calciiano negli stinchi fino a quando uno si ritira dalla gara.
  • Singlestick: Questa antica arte marziale inglese utilizza un’asta di legno per praticare tecniche originariamente progettate per insegnare il combattimento con la sciabola ai marinai.
  • Spirit Combat: Un sistema di autodifesa sviluppato nel Regno Unito da Brian Dossett nel 1958. Combina tecniche di aikido, jujutsu, karate e boxe per creare un moderno stile di ju-jitsu.
  • Spochan: Lo Spochan è un’arte marziale che utilizza armi “air soft” per praticare varie tecniche di combattimento basate su spade e bastoni.
  • Suffrajitsu: Tecniche di autodifesa sviluppate e utilizzate dalle suffragette britanniche agli inizi del XX secolo, basate su vari stili di arti marziali, inclusi il jujitsu.
  • World War II Combatives: Un sistema di combattimento sviluppato durante la Seconda Guerra Mondiale per addestrare le forze speciali, incluso i British Commandos e il SAS (Special Air Service), combinando tecniche di varie arti marziali e sistemi di combattimento.

Irlanda

  • Bataireacht (Bata): Un’arte marziale tradizionale irlandese che utilizza un bastone di legno (bata) per attacchi e difese. È conosciuta anche come “Irish stick fighting” e ha radici profonde nella cultura e nelle tradizioni irlandesi.
  • Collar and Elbow: Una forma di lotta tradizionale irlandese che si concentra su tecniche di presa e proiezione, simile alla lotta greco-romana.

Islanda

  • Glima (Lotta Islandese): Uno stile di lotta tradizionale dell’Islanda, che coinvolge prese e tecniche di controllo dell’avversario. La Glima è nota per la sua enfasi sull’agilità, l’equilibrio e la destrezza. I lottatori cercano di mantenere una postura eretta mentre cercano di far cadere l’avversario usando varie tecniche di presa e leve.

Italia

  • Arti Marziali di Bastone Italiane: Un insieme di arti marziali originarie dell’Italia che si basano sull’uso di diversi tipi di bastoni come armi per colpire o parare l’avversario. Richiedono abilità, precisione e coordinazione, e si basano su attacchi, parate, schivate e contrattacchi. Sono state praticate come forma di difesa personale e militare, oltre che come espressione di tradizione e storia.
  • Gambetto Genovese: Un’arte marziale tradizionale della Liguria che si concentra su tecniche di lotta a terra, proiezioni e immobilizzazioni. Include leve, prese, strangolamenti e torsioni ed è stata praticata come competizione sportiva e rito di passaggio maschile.
  • Kombo: Un’arte marziale che utilizza il bastone da passeggio o la canna italiana come arma. Include tecniche di attacco, difesa, schivate e contrattacchi, richiedendo abilità, precisione e coordinazione.
  • Lotta Campidanese: Un’arte marziale originaria della Sardegna basata su tecniche di lotta a terra, di proiezione e di immobilizzazione. Include leve, prese, strangolamenti e torsioni ed è stata praticata come forma di competizione sportiva e rito di passaggio maschile.
  • Lotta gladiatoria: Uno stile di combattimento utilizzato dai gladiatori nell’antica Roma, coinvolgendo prese, proiezioni e l’uso di armi. Era praticata come spettacolo pubblico e competizione sportiva.
  • Lucta Erecta (in Piedi): Un’arte marziale dell’antica Roma che si concentra su tecniche di combattimento a piedi, proiezioni e immobilizzazioni. Include leve, prese, strangolamenti e torsioni ed era praticata come spettacolo pubblico e competizione sportiva.
  • Lucta Volutatoria (a Terra): Un’arte marziale dell’antica Roma che si concentra su tecniche di combattimento a terra, proiezioni e immobilizzazioni. Include leve, prese, strangolamenti e torsioni ed era praticata come spettacolo pubblico e competizione sportiva.
  • Luctatio: Un’arte marziale originaria dell’antica Roma basata su tecniche di lotta a terra, di proiezione e di immobilizzazione per sottomettere l’avversario. Richiede forza, resistenza ed equilibrio, ed è stata praticata come forma di competizione sportiva e culturale, oltre che come spettacolo per il pubblico.
  • Pugilatus Caestis: Un’arte marziale dell’antica Roma in cui i combattenti indossavano guantoni di cuoio con rinforzi metallici. Era praticata come competizione sportiva e spettacolo pubblico.
  • Sa Strumpa: Un’arte marziale originaria della Sardegna basata su tecniche di combattimento a mani nude. Include colpi rapidi, parate precise e movimenti fluidi, ed era praticata come difesa personale e tribale.
  • Scherma col Bastone da Passeggio Italiano o Canna Italiana: Un’arte marziale originaria dell’Italia che utilizza il bastone da passeggio o la canna come arma. Include tecniche di attacco, difesa, schivate e contrattacchi, richiedendo abilità, precisione e coordinazione. Era praticata come difesa personale e sportiva.
  • Scherma Tradizionale Italiana: Include diverse tradizioni di scherma sviluppate in Italia nel corso dei secoli, come la scherma con la spada, il fioretto e la sciabola. Richiede abilità, precisione e coordinazione, e si basa su attacchi, parate, schivate e contrattacchi.
  • Tecniche Italiane di Coltello: Un insieme di tecniche di combattimento con il coltello originarie dell’Italia. Si basano sull’uso di coltelli tradizionali o moderni per colpire le parti vulnerabili dell’avversario. Richiedono forza, velocità e precisione, e includono colpi rapidi, parate precise e movimenti fluidi. Erano praticate come difesa personale e duello d’onore.

Norvegia

  • Stav: Un’arte marziale originaria della Norvegia. Si basa sull’uso di tecniche di combattimento a mani nude, con armi bianche e scudi per sconfiggere l’avversario. Stav richiede agilità, potenza e creatività, basandosi su colpi precisi, parate fluide e movimenti acrobatici. Era praticata dai vichinghi come forma di difesa personale e tribale, oltre che come espressione culturale e spirituale.

Paesi Bassi

  • Nederlands Kickboksen (Dutch Kickboxing): Stile di kickboxing sviluppato nei Paesi Bassi, che si concentra sull’uso di calci e pugni. Questo stile è stato formalmente sviluppato negli anni ’70 ed è spesso visto come una versione modificata del Muay Thai.
  • Nederlandse Schermschool (Scuola di Scherma dei Paesi Bassi): Include diverse tradizioni di scherma sviluppate nei Paesi Bassi nel corso dei secoli.

Polonia

  • Combat 56: Un’arte marziale creata dal maggiore Arkadiusz Kups, basata su tecniche di combattimento corpo a corpo per la difesa personale e la sopravvivenza in situazioni di pericolo.
  • Signum Polonicum: Una disciplina marziale tradizionale polacca, sviluppata per ricreare le tecniche di combattimento medievali polacche. Fondata da Zbigniew Sawicki, si basa su tecniche di combattimento con spada, lancia e scudo.

Portogallo

  • Jogo do Pau Português: Un’arte marziale tradizionale portoghese che si basa sull’uso di bastoni per il combattimento. È considerata uno dei migliori sistemi di combattimento con bastoni al mondo. Esistono due modalità principali: il varapau (lungo circa 1,45 metri) e il bastão de combate e defesa pessoal (circa 80 cm). Questa arte marziale è utilizzata per la difesa personale e il combattimento, e include tecniche di attacco, parata, schivata e contrattacco.
  • Pombo: Noto anche come Luta Lusitana o Combate Total Português, è un’arte marziale portoghese che combina tecniche di pugilato, lotta libera e autodifesa. È un’arte marziale completa che include colpi, calci, tecniche di lotta a terra e difesa personale. Il Pombo è praticato sia in Portogallo che all’estero e ha una struttura gerarchica complessa con tre correnti spirituali: il Père (o Pai), la Mère (a Mãe) e o Filho (il Figlio).

Russia

  • Armeiskii Rukopashnyi Boi (Армейский рукопашный бой): Uno stile di combattimento corpo a corpo sviluppato per le forze armate russe, che combina tecniche di pugilato, judo, wrestling e altre arti marziali.
  • Buza (Буза): Un’arte marziale tradizionale russa che si concentra su tecniche di lotta e combattimento corpo a corpo, spesso praticata con un bastone.
  • Kulachnoi Boya: Un’arte marziale russa che si concentra sul combattimento a pugni, spesso considerata una forma tradizionale di pugilato russo. È anche conosciuta come “boxe russa” o “lotta con i pugni”.
  • ROSS (Retuinskih System): Un sistema di autodifesa russo, conosciuto anche come Rossijskaya Otechestvennaya Sistema Samozashchity (R.O.S.S.), sviluppato dal militare russo Alexander Retuinskih. È una metodologia di miglioramento delle prestazioni per il combattimento, applicabile a qualsiasi arte marziale.
  • Rukopaschnij Boj: Un termine generico che si riferisce al combattimento corpo a corpo in Russia, spesso utilizzato per descrivere vari stili di autodifesa e arti marziali.
  • Sambo (Sombo, Cambo, Combo): Un’arte marziale e uno sport da combattimento russo che combina elementi di judo e wrestling. Si concentra sui lanci, le prese a terra e le sottomissioni. È stata sviluppata da Vasili Oshchepkov e Viktor Spiridonov. Ci sono due tipi principali di Sambo; Sambo da Combattimento e Sambo Sportivo.
  • Samoz: Un sistema di autodifesa russo che si concentra su tecniche rapide ed efficaci per neutralizzare gli avversari.
  • Slawjano-Goritzkaja Borba: Un’arte marziale tradizionale russa che si basa sulle antiche tecniche di combattimento slave, spesso praticata con un bastone o altre armi. Include colpi, calci e tecniche di lotta.
  • Systema: Il Systema è un’arte marziale russa sviluppata da Mikhail Ryabko e Vladimir Vasiliev. Basata sui principi di fluidità, rilassamento, spontaneità e adattabilità, questa disciplina non ha tecniche fisse, ma insegna a usare il corpo e la mente in modo naturale ed efficace in qualsiasi situazione di combattimento. Include l’uso di armi, la respirazione, il massaggio e la salute. Il Systema è utilizzato da alcune forze speciali russe (ad esempio, Spetsnaz).
  • Unifight: Un sistema di combattimento competitivo con applicazioni militari, sviluppato in Russia negli anni ’90. Include un percorso a ostacoli e un combattimento corpo a corpo completo.
  • Velesova Borba: Un’arte marziale tradizionale russa che si basa su tecniche di combattimento corpo a corpo e utilizzo di armi.

Scozia

  • Scottish Backhold: Uno stile tradizionale di lotta originario della Scozia. I lottatori si afferrano intorno al petto e alle spalle da dietro, con la mano destra sotto il braccio sinistro dell’avversario e la mano sinistra sopra. Il mento si appoggia sulla spalla opposta, creando una presa a forma di “S”. Il match è controllato da un arbitro centrale e due giudici, e le cadute sono decise a maggioranza.

Serbia

  • Fudokan: Uno stile di karate sviluppato a partire dal Shotokan, uno dei più antichi e popolari stili di karate. Fondato dal Dott. Ilya Jorga, che ha combinato i principi tradizionali del Shotokan con nuovi concetti e tecniche per creare uno stile distintivo.
  • Real Aikido: Un’arte marziale sviluppata da Ljubomir Vračarević, un istruttore di autodifesa serbo. Combina tecniche di aikidō, judo e jujutsu con alcune modifiche fatte da Vračarević. Include tecniche di disarmo e autodifesa contro armi come coltelli e pistole.
  • Svebor (Society of Serbian Knightly Fighting): Un’arte marziale originaria della Serbia, basata sulle tecniche di combattimento utilizzate dai cavalieri serbi nel Medioevo. È stata tramandata di generazione in generazione nella cultura dei villaggi serbi e legata alla religione ortodossa serba e ai suoi monasteri.

Spagna

  • Esgrima Española: Un sistema di scherma sviluppato in Spagna, che include l’uso di spade e altre armi bianche. Richiede abilità, precisione e coordinazione.
  • Lucha Canaria (Canarian Fighting): Una forma di lotta tradizionale delle Isole Canarie, basata su tecniche di prese e proiezioni. L’obiettivo è far cadere l’avversario a terra. La Lucha Canaria è profondamente radicata nella cultura locale ed è praticata come sport tradizionale e competizione.
  • Lucha Leonesa: Una forma di lotta tradizionale della regione di León in Spagna, basata su tecniche di prese e proiezioni con l’obiettivo di far toccare entrambe le spalle dell’avversario a terra.
  • Palo Canario: Un’arte marziale delle Isole Canarie, basata sull’uso di un bastone lungo per la difesa e l’attacco. Richiede abilità, precisione e coordinazione.
  • Pelea Gitana: Una forma di combattimento tradizionale praticata dalla comunità gitana in Spagna, che include tecniche di pugilato e lotta.
  • Verdadera Destreza: Una scuola spagnola di scherma con una forte componente matematica, filosofica e geometrica. Il padre della Destreza spagnola fu Jerónimo Sánchez de Carranza, sebbene fu Luis Pacheco de Narváez a condensarla, espanderla e perfezionarla.
  • Zipota: Un’arte marziale tradizionale dei Paesi Baschi che combina calci, pugni e tecniche di lotta. È stata praticata come forma di difesa personale e competizione sportiva.

Svizzera

  • Rangein: Una forma di lotta tradizionale praticata nelle regioni alpine, come il Tirolo. È simile al Schwingen ma con alcune variazioni locali.
  • Schwingen (Hosenlupf): Conosciuta anche come lotta svizzera o alpine wrestling, è una forma di lotta tradizionale della Svizzera, particolarmente nelle regioni di lingua tedesca. I lottatori indossano pantaloni speciali chiamati Schwingerhosen, che hanno cinture utilizzate per prendere le giuste posizioni. Vince chi riesce a far toccare le spalle dell’avversario a terra. È considerata uno sport nazionale della Svizzera.

Turchia

  • Lotta con l’olio turca o Lotta anatolica (Yağlı güreş): Conosciuta anche come lotta con l’olio, è lo sport nazionale della Turchia. I lottatori, chiamati pehlivan, si coprono di olio d’oliva e indossano pantaloni di pelle corti chiamati kispet. La competizione si svolge in un’area chiamata er meydanı.
  • Matrak: Un gioco marziale tradizionale ottomano. I partecipanti utilizzano bastoni di legno ricoperti di pelle morbida per simulare combattimenti. Era originariamente un metodo di allenamento per i guerrieri ottomani.
  • Sayokan: Un’arte marziale turca moderna, sviluppata negli anni ’90, che combina tecniche tradizionali con principi di autodifesa contemporanei. Si basa su movimenti fluidi e l’uso della forza dell’avversario contro di lui.

Ucraina

  • Boevoi Gopak (Боевой Гопак): Noto anche come Combat Hopak, è un’arte marziale tradizionale ucraina che combina tecniche di lotta, pugilato e scherma. È stata sistematizzata e codificata nel 1985 da Volodymyr Pylat, un discendente di una famiglia cosacca dell’Ucraina occidentale. Questa disciplina include tecniche di danza cosacca, come l’Hopak e il Povzunets, oltre a tecniche di combattimento con la spada cosacca.

Altre Arti Marziali Europee

  • Lotta Greco-Romana: Una disciplina di sport da combattimento nata in Europa, il cui termine è stato coniato in Italia. Non si possono eseguire tecniche di atterramento o ribaltamento che prevedano azioni sulle gambe. Il termine “greco-romana” fu introdotto dal lottatore italiano Basilio Bartoletti.
  • Scherma Storica: Un’arte marziale originaria dell’Europa medievale e moderna. Si basa sull’uso di armi bianche come spada, pugnale, alabarda e lancia per colpire l’avversario in qualsiasi parte del corpo. La scherma storica richiede abilità, precisione e coordinazione, e si basa su attacchi, parate, schivate e contrattacchi. È stata praticata come forma di difesa personale e militare, oltre che come espressione di tradizione e storia.
  • Wrestling Amatoriale: Uno sport di combattimento che coinvolge prese e tentativi di immobilizzazione dell’avversario.

Arti Marziali Nordamericane

Barbados

  • Bajan Stick-Licking: Il Bajan Stick-Licking è un’arte marziale tradizionale di Barbados, che si basa sull’uso di bastoni induriti al fuoco come armi. Questa pratica, con radici africane, richiede agilità, precisione e abilità nel maneggiare i bastoni per attacchi e difese. Viene praticata in tutta l’isola e insegnata nelle scuole di Stick-Licking e arti marziali.

Canada

  • Defendo (Combato, Underwood Systems): Fondata da Bill Underwood. È un sistema di autodifesa sviluppato durante la Seconda Guerra Mondiale. Viene spesso associato al Canada, dove Underwood si trasferì e insegnò il suo sistema.
  • Oki-Chi-Taw: Un’arte marziale basata su tecniche di combattimento degli indiani delle pianure Cree, mescolate con tecniche derivate da Judo, Taekwondo e Hapkido. Fu fondata e sviluppata dal maestro canadese George J. Lépine. Il nome “Oki-Chi-Taw” deriva dalle pianure Cree e significa “uomini degni” o “guerrieri”.
  • SPEAR System: Il SPEAR System (Spontaneous Protection Enabling Accelerated Response) è un sistema di autodifesa canadese sviluppato da Tony Blauer. Si basa sui riflessi naturali del corpo umano per reagire a situazioni di pericolo in modo rapido ed efficace.
  • Wen-Do: Wen-Do è un’arte marziale e sistema di autodifesa per donne sviluppato in Canada. Si concentra su tecniche di difesa personale, empowerment e consapevolezza situazionale, ed è stato progettato per aiutare le donne a proteggersi in situazioni di pericolo.
  • Yeshua-Do: Un’arte marziale cristiana fondata da Sensei/Rev. Vitold Jordan. Yeshua-Do combina tecniche di Aikido, Iai-jutsu e Tai-jutsu, e si concentra su valori come la gratitudine, la cavalleria, l’onestà, la compassione, l’armonia e la pace. È un’arte non violenta e non competitiva che promuove la crescita spirituale e personale.

Cuba

  • Kenpo Cubano: Una variante di Kenpo, un’arte marziale di combattimento senza armi, probabilmente praticata dai monaci buddisti di Shaolin. È una combinazione di tecniche di pugilato tradizionali cinesi e giapponesi.
  • Kansen Ryu: Un sistema cubano di autodifesa, noto anche come “Defensa Personal Integral”. È stato validato dalle autorità sportive cubane nel 1982 e ha un carattere pedagogico.
  • Lucha del Tolete: Una forma di lotta tradizionale che utilizza un bastone corto e spesso chiamato “tolete”. È una pratica di autodifesa sviluppata a Cuba.
  • Machete Cubano: Un’arte marziale di combattimento simile all’escrima, creata dai contadini cubani. È utile per difendersi dagli assalti di criminali o predoni.
  • ShinKaiDo Ryu: Un’arte marziale che combina tecniche di combattimento corpo a corpo e autodifesa. È una pratica che enfatizza l’intuizione e la velocità.
  • Juego de Mani: Un’arte marziale afro-cubana che combina tecniche di combattimento a mani nude con movimenti ritmici e danzanti. È profondamente radicata nella cultura afro-cubana e viene spesso eseguita durante cerimonie culturali e religiose.

Haiti

  • Machete Haitiano (Tire Machèt): Un’arte marziale tradizionale haitiana che combina tecniche di combattimento con il machete. Le sue origini risalgono alla Rivoluzione Haitiana del 1791-1804, quando gli schiavi ribelli, armati solo con machete usati per tagliare la canna da zucchero, sconfissero l’esercito coloniale francese. Questa pratica combina sistemi di combattimento tradizionali africani con elementi di scherma europea storica.

Messico

  • Chupa porrazo: Conosciuto anche come “Caída de Dos”, è una lotta tradizionale della comunità zapoteca in Oaxaca. Questo stile enfatizza l’uso della forza combinata con l’astuzia per desequilibrare e far cadere l’avversario.
  • Esgrima Colonial: Questo sistema di combattimento era praticato durante il periodo coloniale in America Latina, principalmente in Messico. È spesso rappresentato in drammi storici e film.
  • Lucha tarahumara: Uno stile di lotta tradizionale del popolo Tarahumara di Chihuahua, Messico. È uno stile di lotta popolare che enfatizza forza e tecnica.
  • Yaomachtia: Un’arte marziale mesoamericana che si dice sia stata creata dagli Aztechi. Include tecniche per il combattimento a mani nude e con armi, come tecniche con il machete.

Porto Rico

  • Jedan-Ryu Jujitsu: Un sistema di jujitsu portoricano che combina tecniche tradizionali di jujitsu con elementi di autodifesa moderna.
  • Jiuwaithai: Un’arte marziale tradizionale di jujitsu conosciuta anche come Mendez Jiuwaithai. È focalizzata sulla difesa personale e sviluppata per essere accessibile a tutti, dai bambini agli adulti.
  • Kyo Dai Ryu: Un’arte marziale che combina tecniche di kumite, kata e kanku dai. È praticata principalmente a Caracas, Venezuela, ma conosciuta anche a Porto Rico.

U.S.A.

  • 10th Planet Jiu-Jitsu: Uno stile di jiu-jitsu brasiliano che si concentra sulla lotta a terra e sulle prese senza gi. È stato creato dal lottatore Eddie Bravo nel 2003.
  • American Kempo o Kempo Karate: Fondata da Ed Parker. È un’arte marziale che combina tecniche di Karate, Judo e Boxe, sviluppata negli Stati Uniti.
  • American Kickboxing: Uno sport da combattimento che combina tecniche di pugilato e calci. È una variante sviluppata negli Stati Uniti.
  • Bojuka: Sistema di autodifesa sviluppato negli Stati Uniti da Tom Schrenk, incentrato sulla lotta e sui colpi alle aree vitali dell’avversario.
  • Budokon: Sistema ibrido sviluppato negli Stati Uniti da Cameron Shayne, che combina allenamento di arti marziali, yoga e calistenia.
  • Catch Wrestling (Catch As Catch Can Wrestling): Una forma di wrestling professionale originaria della Gran Bretagna e poi evoluta negli Stati Uniti. Creata alla fine del 1800, combina tecniche di wrestling, judo, jujutsu e altre arti marziali di grappling.
  • Chi Ling Pai Gung Fu: Un’arte marziale sviluppata da Master Dennis Decker, che combina tecniche di combattimento tradizionali e moderne.
  • Chulukua: Un’arte marziale tradizionale degli Stati Uniti.
  • Chun Kuk Do: Fondata da Chuck Norris. È uno stile di arti marziali che combina elementi di Karate, Taekwondo e altre discipline. Nel 2015, questa arte marziale è stata rinominata Chuck Norris System.
  • Collegiate Wrestling: Una forma di wrestling praticata a livello universitario negli Stati Uniti, che enfatizza la tecnica, la forza e la resistenza.
  • Combat Hapkido: Fondata da John Pellegrini. È un’arte marziale che si concentra sull’autodifesa, combinando tecniche di Hapkido con altre discipline di combattimento.
  • Combat Submission Wrestling: Fondata da Erik Paulson. È un sistema di lotta che combina tecniche di judo, sambo, wrestling e Brazilian Jiu-Jitsu.
  • Combatives: Un termine generico per descrivere i sistemi di autodifesa e combattimento sviluppati per le forze armate e le forze dell’ordine negli Stati Uniti.
  • Danzan Ryu: Forma ibrida americana di Jujutsu, conosciuta anche come Kodenkan.
  • Emerson Combat Systems: Un sistema di combattimento sviluppato da Ernest Emerson, che combina tecniche di arti marziali e addestramento militare.
  • Gouging (fighting style): Uno stile di combattimento brutale e aggressivo sviluppato negli Stati Uniti, che si concentra su attacchi agli occhi e ad altre aree vulnerabili del corpo.
  • Hawaiian Lua: Un’arte marziale tradizionale hawaiana che si concentra su tecniche di combattimento a mani nude, calci e tecniche di lotta. È stata sviluppata dalle popolazioni indigene hawaiane per la difesa personale e la sopravvivenza.
  • Hurricane Combat Arts: Un sistema di arti marziali miste fondato da Frank Monsalve. Combina elementi di JKD, Wing Chun, Choy Lee Fut Gung Fu, Muay Thai Kickboxing, Pentjak Silat Serak indonesiano e concetti di combattimento militare americano e russo. È progettato per autodifesa in situazioni di strada e formazione militare.
  • Jailhouse Rock (JHR): È un sistema di autodifesa sviluppato nel sistema carcerario degli Stati Uniti e presenta caratteristiche uniche che lo rendono efficace in situazioni di combattimento ravvicinato e limitato. Pur essendo meno formale rispetto alle arti marziali tradizionali, è considerato una vera disciplina marziale per la sua efficacia e la sua applicazione pratica in situazioni di autodifesa.
  • Jeet Kune Do (Jeet Kuen Do, JKD, Jun Fan Gung Fu): Fondata da Bruce Lee. È un’arte marziale che combina tecniche di varie discipline, con un’enfasi sulla flessibilità e l’adattabilità.
  • Jim Wagner Reality-Based Personal Protection: Fondata da Jim Wagner. È un sistema di autodifesa che si concentra su tecniche realistiche per proteggersi in situazioni di pericolo.
  • Kajukenbo: Fondata da un gruppo di maestri tra cui Adriano Emperado, Peter Young Yil Choo, Joe Holck, Frank Ordonez e Clarence Chang alle Hawaii. Combina elementi di Karate, Judo, Jujitsu, Kenpo e Boxe. È stato progettato per essere efficace in situazioni di autodifesa reale e combattimenti da strada.
  • Keysi (Keysi Fighting Method): Il Metodo di Combattimento Keysi è un sistema di autodifesa “creato per agire e reagire mentre ci si difende”, sviluppato da Justo Diéguez Serrano e Andy Norman. Questo sistema combina tecniche di vari stili di combattimento ed è stato rappresentato in film come la serie di Batman con Christian Bale. È considerato una reale arte marziale per la sua struttura, metodologia e applicazione pratica.
  • LINE (combat system): Un sistema di combattimento disarmato sviluppato per l’addestramento militare statunitense.
  • Marine Corps Martial Arts Program (MCMAP): Il Marine Corps Martial Arts Program (MCMAP) è un sistema di combattimento sviluppato dal Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Questo programma è focalizzato sul combattimento disarmato, l’addestramento con il coltello, le tecniche con la baionetta e altre abilità marziali necessarie per il combattimento militare.
  • Miletich Fighting Systems: Fondata da Pat Miletich. È un sistema di allenamento di arti marziali miste (MMA).
  • Mixed Martial Arts: Le Arti Marziali Miste (MMA) utilizzano tecniche di una varietà di stili di arti marziali diversi (ad esempio wrestling, jiu-jitsu, boxe, karate, ecc.) per sconfiggere un avversario.
  • Model Mugging: Un sistema di autodifesa sviluppato per insegnare alle donne tecniche di difesa personale in scenari di aggressione realistica.
  • PraMek: Fondata da Matt Powell. È un sistema di combattimento che combina tecniche di autodifesa e allenamento fisico.
  • Pro-Wrestling: Conosciuto anche come wrestling professionale, è uno sport di intrattenimento che combina wrestling e spettacolo.
  • Progressive Fighting System: Fondata da Paul Vunak. È un sistema di arti marziali che combina tecniche di Jeet Kune Do, Kali e Brazilian Jiu-Jitsu.
  • Red Warrior o Tushka-aoma: Non ho trovato informazioni specifiche su questa disciplina. Potrebbe essere un sistema meno conosciuto o un nome alternativo per un’altra arte marziale.
  • Ryukyu Kempo: Una forma di karate tradizionale di Okinawa che è stata adattata e diffusa negli Stati Uniti.
  • Savate and Muay Thai Crosstraining (STX): Un sistema di allenamento che combina tecniche di Savate e Muay Thai.
  • Shaolin Kempo Karate: Shaolin Kempo Karate è un’arte marziale ibrida che combina tecniche di Shaolin Kung Fu, Karate e lotta asiatica.
  • Shootfighting: Il Shootfighting è uno sport da combattimento simile alle Arti Marziali Miste. Si concentra su tecniche di “Muay Thai Kickboxing e Total Body Submission Grappling”.
  • Shuri-Ryu: Shuri-Ryu è un’arte marziale che combina elementi di Karate e Kung Fu.
  • Small Circle Jujitsu: Small Circle Jujitsu è un’arte marziale americana. È un sistema di grappling ibrido e utilizza tecniche modificate da arti marziali come Jujutsu, Judo e altre.
  • Special Combat Aggressive Reactionary System (SCARS): Fondata da Jerry L. Peterson, SCARS è un sistema di combattimento basato su tecniche militari. Questo programma di arti marziali è stato insegnato ai Navy Seals degli Stati Uniti negli anni ’80 e ’90, ed è progettato per essere un metodo efficace di difesa e attacco in situazioni di combattimento reale.
  • Taiho-Jitsu Americano: Una variante dell’arte marziale giapponese Taiho-Jitsu adattata per le forze dell’ordine statunitensi.
  • To-shin Do: Fondata da Stephen K. Hayes. È un’arte marziale che combina tecniche di Ninjutsu con altre discipline.
  • US Army’s Modern Army Combatives Program: Questo è il programma di arti marziali insegnato dall’esercito degli Stati Uniti.
  • World War II Combatives: Un sistema di combattimento sviluppato durante la Seconda Guerra Mondiale per addestrare le forze speciali, inclusa la 1st Special Service Force (conosciuta come la “Devil’s Brigade”), combinando tecniche di varie arti marziali e sistemi di combattimento.

Arti Marziali Oceaniche

Australia

  • Coreeda: Arte marziale aborigena australiana focalizzata sulla lotta.

Nuova Zelanda

  • Mau Rakau: Il Mau Rakau è un’arte marziale basata sulle armi sviluppata dai Maori della Nuova Zelanda.

Arti Marziali Sudamericane

Argentina

  • Boxeo Marcial Argentino: Si riferisce a vari stili di boxe marziale praticati in Argentina, tra cui la boxe a mani nude e le arti marziali miste (MMA). L’Argentina ha prodotto numerosi combattenti di rilievo in queste discipline.
  • Esgrima Criolla: Una forma tradizionale di scherma praticata dai gauchos in Argentina, Uruguay e Brasile. Utilizza armi come il facón (coltello), la daga (pugnale), il poncho e le boleadoras (armi da lancio).
  • Juego de Cañas: Un gioco marziale storico che ha avuto origine in Spagna e che è stato portato in Sud America dagli spagnoli. Coinvolge cavalieri a cavallo che lanciano lance o giavellotti contro avversari cercando di evitare di essere colpiti.

Bolivia

  • Lucha de Cholitas: Conosciuta anche come Lucha Libre de Cholitas, è una forma di lotta libera professionale in cui le donne indossano i tradizionali abiti cholitas, inclusi i colorati mantelli a strati, le sciarpe ricamate e i bombini. Questa forma di lotta è diventata un simbolo di empowerment per le donne indigene boliviane.
  • Tinku: Una tradizione antica praticata nelle Ande boliviane, in particolare nella regione di Potosí. Il Tinku è una forma di combattimento rituale che si svolge in onore della Pachamama (Madre Terra). Durante il Tinku, uomini e donne di diverse comunità si incontrano per danzare e combattere, spesso utilizzando pugni e pietre.

Brasile

  • Brazilian Jiu-Jitsu (BJJ): Uno stile di arti marziali brasiliane sviluppato dalla famiglia Gracie, in particolare da Carlos e Helio Gracie, che hanno adattato tecniche di judo portate in Brasile da Mitsuyo Maeda. Questa disciplina è incentrata sul combattimento a terra (cioè la lotta).
  • Capoeira: È una lotta brasiliana caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l’armonia dei movimenti. Fu creata dagli schiavi africani deportati in Brasile durante il periodo coloniale. Mestre Bimba è uno dei fondatori della Capoeira Regional, mentre Mestre Pastinha è noto per la Capoeira Angola.
  • Creole Knife Fight (Esgrima Crioula): Il Creole Knife Fight, noto anche come Esgrima Crioula, è uno stile di combattimento con coltelli originario del Brasile. Questa pratica si concentra su tecniche di attacco, difesa e manovra con coltelli, ed è influenzata dalle tradizioni africane e indigene.
  • Huka-Huka: L’Huka-Huka è una forma di lotta tradizionale praticata dagli indigeni Xingu del Brasile. Questa disciplina si concentra su tecniche di lotta a terra e proiezioni, ed è spesso eseguita durante cerimonie culturali e rituali di passaggio.
  • Kombato: È una disciplina di autodifesa sviluppata negli anni ’80 in Brasile.
  • Luta Livre: È una forma di lotta libera creata da Euclydes Hatem, noto anche come Mestre Tatu. È una combinazione di catch wrestling e judo.
  • Vale Tudo: Il Vale Tudo è uno sport da combattimento a mani nude e a contatto pieno, diffuso in Brasile nella prima metà del XX secolo. Considerato un precursore delle Arti Marziali Miste (MMA), il Vale Tudo è un sistema di arti marziali brasiliano con ancora meno regole rispetto alle MMA. Il numero limitato di regole può comportare un maggior numero di infortuni durante i combattimenti di Vale Tudo.

Colombia

  • Grima (Colombian Grima): Grima è un’arte marziale colombiana che utilizza bastoni e machete per il combattimento. Questa disciplina richiede agilità, precisione e abilità nel maneggiare le armi per attacchi e difese. La Grima è profondamente radicata nella cultura colombiana e viene praticata come forma di difesa personale ed espressione culturale.

Ecuador

  • Jutekwon: Un’arte marziale moderna e comprensiva, creata in Ecuador.

Perù

  • Bakom: Noto anche come Vacon è un’arte marziale peruviana che combina il jujutsu con tecniche di combattimento da strada. È stata progettata per la sopravvivenza nei bassifondi del Perù.

Venezuela

  • Garrote Tocuyano: Un’arte marziale venezuelana che utilizza bastoni per il combattimento.
  • Sanjal Uiam: un’arte marziale praticata dalla famiglia UIAM, con un focus sul Kempo. È stata sviluppata negli anni ’80 in Venezuela e combina tecniche moderne e tradizionali.
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