Cronologia della storia della Capoeira
L'esploratore Pedro Alvares Cabral (1467-1520) reclama le terre del Brasile per la corona portoghese, avviando il trasporto di schiavi verso la nuova colonia.
Avviene la prima spedizione conosciuta di schiavi in Brasile, segnando l'inizio della tratta degli schiavi nel paese.
Tra il 1583 e il 1598, la parola "capoeira" appare per la prima volta in portoghese nell'opera "Tratados Da Terra E Gente Do Brasil" di Padre Fernão Cardim. In questo contesto, "capoeira" si riferisce alla vegetazione secondaria o a una fattoria abbandonata.
Ogni anno vengono deportati in media 5600 schiavi in Brasile, favorendo la diffusione della capoeira tra gli schiavi africani.
Il Quilombo dos Palmares, fondato da schiavi fuggiaschi, nasce nell'attuale stato di Alagoas. La segretezza necessaria rende difficile datare precisamente questo evento.
Nella foto: Serra da Barriga, in União dos Palmares, Alagoas, è il Memorial Park Palmares. Le case del più grande quilombo brasiliano sono state ricostruite basandosi su documenti storici.
Gli olandesi invadono la regione del "Nordeste" destabilizzando la produzione dello zucchero e facilitando la fuga degli schiavi, con i primi documenti che menzionano la capoeira risalenti a questo periodo.
Iniziano le invasioni olandesi, inclusa quella del Quilombo dos Palmares. La disorganizzazione sociale sulla costa brasiliana spinge gli schiavi africani a fuggire verso l'interno del paese.
Il tentativo olandese di soggiogare il quilombo di Palmares viene respinto dai suoi abitanti.
I portoghesi cacciano gli olandesi dal Nordeste brasiliano, che si ritirano dal paese.
Nasce Zumbì, nipote della principessa congolese Aqualtune, nel Quilombo dos Palmares. Cresciuto in una comunità di schiavi fuggitivi, Zumbì diventa simbolo di resistenza e libertà per gli afro-brasiliani.
Da bambino, Zumbì viene rapito da soldati portoghesi, portato a Porto Calvo e consegnato al gesuita António Melo, dove viene battezzato col nome di Francisco.
A 15 anni, Zumbì fugge e torna a Palmares. Nello stesso anno, Ganga Zumba (nell'immagine), figlio della principessa Aqualtune, assume la leadership del quilombo, che conta più di 30000 abitanti.
Zumbì si dimostra un grande guerriero e organizzatore militare nella lotta contro i soldati portoghesi comandati da Manuel Lopes. Dopo una ritirata di cinque mesi, gli abitanti del quilombo contrattaccano, obbligando Manuel Lopes a ritirarsi a Recife.
Zumbì prende il posto di Ganga Zumba e guida la resistenza contro le truppe portoghesi a Palmares.
Domingos Jorge Velho (c. 1641–1705) e Vieira de Melo conducono l'attacco finale contro la Cerca do Macaco, principale villaggio del quilombo di Palmares. Benché ferito, Zumbì riesce a fuggire.
Nell'immagine: Domingos Jorge Velho nell'opera di Benedicto Calixto.
Dopo molti tentativi, Quilombo dos Palmares viene invaso e conquistato. Zumbì, tradito da un vecchio amico, viene catturato e decapitato a 40 anni. È ricordato come eroe e martire dagli abolizionisti, e la sua morte segna la fine della resistenza organizzata a Palmares, ma il suo spirito continua a ispirare generazioni.
La parola "capoeira" appare per la prima volta nel "Diccionario da lingua portugueza" composto da Padre D. Raphael Bluteau (1638-1734), sebbene il significato non si riferisca alla lotta.
Nel 1770, la capoeira viene documentata per la prima volta come forma di lotta, descrivendo le tecniche utilizzate dagli schiavi africani in Brasile. La capoeira combina lotta, danza, musica e acrobazie, sviluppandosi come mezzo di resistenza contro l'oppressione coloniale.
Il termine "capoeira" appare negli archivi della polizia con l'arresto di un giovane di nome Adão, che viene punito con 500 frustate per essere stato coinvolto in una lotta tra capoeristi.
D. Joao VI (nell'immagine) stabilisce la Guardia Reale di Polizia, con a capo il Maggiore Miguel Nunes Vidigal, noto persecutore dei capoeristi, e lui stesso un capoerista esperto.
La Comissao Militar de Rio de Janeiro richiede al ministero della guerra che i neri capoeristi vengano puniti pubblicamente.
Il principe reggente Dom Pedro I proclama l'indipendenza del Brasile dal Portogallo con il "Grito do Ipiranga", segnando la fine del dominio coloniale e l'inizio dell'Impero del Brasile.
Il governo brasiliano proibisce le danze, spesso utilizzate per mascherare pratiche di lotta come la capoeira, in un più ampio sforzo per reprimere le attività degli schiavi e mantenere l'ordine pubblico.
L’Imperatore del Brasile, Dom Pedro II, promulga la “Lei do Ventre Livre”, decretando che i figli nati da donne schiave siano considerati liberi, segnando un passo importante verso l’abolizione della schiavitù in Brasile.
Nell'immagine: la prima pagina della Lei do Ventre Livre.
Abolizione della Schiavitù in Brasile. La Principessa Isabel firma la "Lei Áurea" (nell'immagine la lettera originale), abolendo la schiavitù in Brasile, probabilmente dietro la spinta di José Carlos Do Patrocinio.
Le élite bianche brasiliane adottano la politica di “sbiancamento” (branqueamento), incentivando l’immigrazione europea per alterare la composizione etnica del paese. Questo processo mirava a “migliorare” la popolazione brasiliana attraverso l’integrazione di caratteristiche europee, riducendo la presenza di afro-brasiliani e indigeni. Raimundo Nina Rodrigues (nell'immagine), un noto medico legale e antropologo, ha contribuito a questa ideologia attraverso i suoi studi e le sue teorie razziali.
A Salvador de Bahia nasce Vicente Ferreira Pastinha, conosciuto come Mestre Pastinha, fondatore della prima scuola di capoeira Angola e noto per aver preservato la tradizione della capoeira Angola.
Il 15 novembre 1889, un colpo di stato militare guidato dal maresciallo Deodoro da Fonseca segna la fine dell’Impero del Brasile e l’abolizione della monarchia. Questo evento porta all’instaurazione della Prima Repubblica, segnando l’inizio di una nuova era politica e sociale nel paese. La transizione dalla monarchia alla repubblica ha avuto un impatto significativo sulle pratiche culturali, inclusa la diffusione delle arti marziali, che hanno iniziato a guadagnare popolarità e riconoscimento durante questo periodo.
Nell'immagine: Bandiera provvisoria della Repubblica del Brasile, utilizzata dal 15 al 19 novembre 1889.
Il presidente Marechal Deodoro da Fonseca (1827-1892) vieta formalmente l'espressione culturale africana, inclusa la capoeira, in Brasile.
Il Ministro delle Finanze, Ruy Barbosa de Oliveira (1849-1923), firma una risoluzione per cancellare il periodo della schiavitù dalla storia del Brasile, causando l'incendio di molti documenti pubblici riguardanti gli schiavi africani.
A Salvador de Bahia nasce Manoel dos Reis Machado, noto come Mestre Bimba, considerato il padre della capoeira Regional. Bimba sviluppa la Capoeira Regional, introducendo nuove tecniche e un metodo di insegnamento strutturato.
Mestre Bimba riforma la capoeira, incorporando elementi di jiu-jitsu, ginnastica e sport, rendendola più accettabile socialmente.
Mestre Bimba apre a Salvador de Bahia la sua Academia di Luta Regional Bahiana, successivamente chiamata semplicemente capoeira Regional.
Il presidente/dittatore Getulio Vargas (1882-1954) legalizza varie espressioni culturali afro-brasiliane, fra cui la capoeira.
Vicente Ferreira Pastinha, noto come Mestre Pastinha, fonda la sua prima accademia di Capoeira Angola a Salvador, Bahia, preservando e diffondendo questa forma tradizionale di capoeira.
L’accademia di Mestre Bimba riceve il riconoscimento ufficiale dal Segretariato dell’Educazione, Salute e Servizi Pubblici, diventando la prima accademia legittima di capoeira in Brasile e contribuendo alla diffusione e legittimazione della Capoeira Regional.
Mestre Pastinha fonda il CECA (Centro Esportivo de Capoeira Angola) a Salvador de Bahia, un punto di riferimento per la Capoeira Angola.
Nasce a Rio de Janeiro Floriano Franklin Canela, noto come Mestre Canela. Inizia a praticare la capoeira fin da bambino e fonda il gruppo Mangangà.
La capoeira viene presentata come pratica di combattimento efficace per l'Accademia di Polizia di Guanabara, a Rio de Janeiro.
Pionieri come Mestre Acordeon portano la capoeira negli Stati Uniti e in Europa, contribuendo alla sua riconoscimento internazionale.
Muore Mestre Bimba, uno dei più importanti maestri di capoeira e sviluppatore dello stile Capoeira Regional.
La capoeira viene riconosciuta come sport nazionale brasiliano, segnando un'importante svolta per questa disciplina.
Vecchio, malato e quasi cieco, Mestre Pastinha viene colpito da un edema cerebrale e costretto a lasciare i locali della sua scuola, che non gli furono mai restituiti.
Alla fine del 1979, Mestre Canela parte per l'Europa insieme a Mestre Zè-Maria e altri artisti brasiliani.
Mestre Pastinha muore abbandonato in un ospizio municipale a Salvador, Bahia.
Mestre Canela si stabilisce a Viterbo e fonda il gruppo di capoeira Mangangà, iniziando la divulgazione della capoeira in Italia.
Viene fondata la International Capoeira Art and Culture Foundation (ICAPF) per promuovere la capoeira a livello mondiale.
Viene fondata la Confederação Brasileira de Capoeira (CBC) con l'obiettivo di preservare e diffondere la cultura e i valori della capoeira in Brasile. Il primo presidente della CBC è José Tadeu Carneiro Cardoso, noto come Mestre Gato.
Il Brasile commemora i 300 anni dalla morte di Re Zumbì con una grande marcia a Brasilia contro il razzismo, con la partecipazione di 30000 afro-brasiliani.
Grazie all'instancabile mobilitazione del Movimento Nero Brasiliano Zumbi, ultimo leader del Quilombo dos Palmares, viene riconosciuto Eroe Nazionale dal Governo Federale.
La Federazione Italiana Capoeira (FICAP) viene fondata con l'obiettivo di promuovere la capoeira in Italia.
La Federazione Italiana Capoeira (FICAP) viene riconosciuta ufficialmente dalla Federazione Italiana Judo Lotta Karate ed Arti Marziali (FIJLKAM) per dare la continuità a tutte le iniziative, insegnamenti formazione ed organizzazioni di questa disciplina a livello nazionale.
La World Capoeira Federation (WCF) viene fondata a ottobre 2011 per promuovere la capoeira a livello globale.
L'UNESCO iscrive la Roda di Capoeira nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, riconoscendo nella capoeira una celebrazione che nasce dalla resistenza contro ogni forma di oppressione. La roda fornisce un senso di compagnia e identità a una comunità in continua espansione, promuovendo il dialogo tra diverse etnie, classi sociali e nazionalità.
A Viterbo, Italia, muore Mestre Canela, fondatore della prima scuola italiana di capoeira e promotore della diffusione di questa arte marziale in Europa.