Significato del taekwondo
Cos'è il taekwondo
Introduzione
Il taekwondo è un’arte marziale che si è sviluppata nei secoli, rispondendo all’esigenza costante della Corea di difendersi da ricorrenti invasioni. Le tecniche di quest’arte marziale sono state ripetutamente aggiornate e perfezionate nel corso del tempo, con il contributo di esperti nei campi medico, tecnico e agonistico. Pur essendo noto principalmente per l’aspetto del combattimento agonistico, il taekwondo è molto più di una semplice disciplina sportiva: significa letteralmente “l’arte dei calci e dei pugni in volo” e include un programma vasto e articolato che abbraccia vari aspetti della crescita personale e dello sviluppo morale.
Significato degli ideogrammi Tae, Kwon e Do
Il termine taekwondo è composto da tre ideogrammi coreani: Tae, Kwon e Do.
- Tae significa saltare o volare, calciare o rompere con il piede;
- Kwon indica il dare pugni o rompere con la mano o con il pugno;
- Do rappresenta la Via, l’arte. Tuttavia, il concetto di Do in coreano è molto più profondo e implica concetti filosofici che vanno oltre la semplice traduzione di “arte”.
Il taekwondo, quindi, può essere interpretato come “la Via dei calci e dei pugni in volo”, ma il suo significato si estende ben oltre le mere tecniche fisiche, abbracciando un percorso di crescita personale e spirituale.
Filosofia del taekwondo
Il taekwondo non è solo un insieme di tecniche di combattimento, ma una disciplina che si propone di accrescere la saggezza e la dignità degli individui. Secondo il fondatore, il Generale Choi Hong-hi, il fine ultimo del taekwondo è “accrescere nell’uomo la saggezza, far nascere e sviluppare nel suo animo la dignità, la consapevolezza delle proprie capacità fisiche e morali, allontanandolo da qualsiasi atto di violenza e di ingiustizia”. Questo principio guida la pratica del taekwondo, promuovendo un equilibrio tra forza fisica e integrità morale, e insegnando ai praticanti a rispettare se stessi e gli altri.
La profondità del taekwondo
Spesso viene chiesta una definizione del taekwondo, ma condensare in poche parole l’essenza di questa arte marziale è un compito arduo, se non impossibile. Il taekwondo è molto più di uno sport; tocca concetti di natura filosofica e di training mentale. Il suo spirito permea e condiziona il praticante nella sua vita quotidiana. Questa componente essenziale, troppo spesso dimenticata, è sempre stata presente fin dal tempo dei Hwarang. Riconoscere la realtà originale del taekwondo significa comprendere la sua profonda essenza e il suo impatto duraturo sullo sviluppo personale e spirituale dei suoi praticanti.
Origini del taekwondo
Le origini del taekwondo risalgono a tempi molto antichi, durante il regno Koguryo (37 a.C.) e successivamente nel regno Silla. In quest’epoca, giovani guerrieri chiamati Hwarang svilupparono con successo un tipo di lotta senza armi noto come Tae Kyon/Subak, considerato l’antesignano del moderno taekwondo. Questa disciplina è il risultato della fusione di tecniche autoctone coreane e influenze mutuate dal kenpo cinese. La tradizione e l’evoluzione di queste tecniche hanno portato alla creazione di un’arte marziale unica, caratterizzata da potenti calci e movimenti fluidi.
Evoluzione e caratteristiche del taekwondo
Il moderno taekwondo ha acquisito caratteristiche uniche nel panorama delle discipline orientali. Ha incorporato tecniche veloci tipiche di altre discipline come il karate, e movimenti più morbidi e fluidi, peculiari degli stili cinesi di kungfu wushu. Tuttavia, la vera essenza del taekwondo risiede nelle potenti tecniche di calcio. È proprio l’uso estensivo di tali tecniche che lo distingue da altre arti marziali, conferendogli una specifica identità e un’efficacia unica nel combattimento.
Conclusione
Il taekwondo, quindi, significa innanzitutto “l’arte dei calci e dei pugni in volo”, ma il suo programma è molto vasto e abbraccia vari aspetti della crescita personale e dello sviluppo morale. Questo concetto è ben espresso dal fondatore Generale Choi Hong-hi:
Accrescere nell’uomo la saggezza, far nascere e sviluppare nel suo animo la dignità, la consapevolezza delle proprie capacità fisiche e morali, allontanandolo da qualsiasi atto di violenza e di ingiustizia, questo è il fine supremo del taekwondo
In definitiva, il taekwondo non è solo una pratica marziale, ma un percorso di vita che promuove l’armonia, la crescita personale e l’equilibrio interiore.
Ho praticato il TKD per quasi 30 anni.
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