Matsutaro Shoriki
Il leader della rivoluzione mediatica
L'alba di un visionario
Matsutaro Shoriki nacque l’11 aprile 1885 a Daimon-machi, nella prefettura di Toyama, un piccolo villaggio situato nella costa nord-occidentale dell’isola di Honshu, la più grande isola del Giappone. Fin da bambino, Shoriki mostrò una grande intelligenza e una forte volontà. Studiò con diligenza e si appassionò al judo distinguendosi per le sue doti scolastiche e sportive. Nel 1907, a 22 anni, si trasferì a Tokyo per frequentare la Tokyo Imperial University Law School (ora conosciuta come Facoltà di Legge dell’Università di Tokyo), una delle istituzioni più prestigiose del Giappone.
Nello stesso anno, Matsutaro Shoriki entrò anche al Kodokan, la scuola di judo fondata da Jigoro Kano nel 1882. Si distinse partecipando a livello competitivo nella lega Nanatei. La lega Nanatei è una competizione di judo che vedeva sfidarsi le squadre delle sette maggiori università di Tokyo nota per le sue regole che permettono una maggiore enfasi sulle tecniche di ne-waza (tecniche a terra) rispetto a quelle tipicamente utilizzate nel judo competitivo. Matsutaro Shoriki divenne uno dei più forti judoka della sua generazione e ottenne rapidamente le cinture nere dal primo al terzo dan.
Il percorso del Maestro di judo
In meno di un anno, nel gennaio del 1908, Matsutaro Shoriki aveva già raggiunto il 1° Dan, un’indicazione del suo talento e della sua dedizione. Continuò a progredire rapidamente, raggiungendo il 2° Dan nel novembre dello stesso anno. Nel febbraio del 1911, Shoriki raggiunse il 3° Dan, seguito dal 4° Dan nel maggio del 1919. Questi successi riflettevano la sua abilità crescente e il suo impegno nel judo. Nel dicembre del 1926, Matsutaro Shoriki raggiunse un altro traguardo importante, ottenendo il 5° Dan. Dopo un periodo di intensa pratica e competizione, raggiunse il 7° Dan nel maggio del 1952. Il suo percorso nel judo culminò nel novembre del 1962, quando raggiunse il 9° Dan. Questo grado è riservato a pochi maestri di judo di eccezionale abilità e contributo al judo.
Dopo la sua morte nell’ottobre del 1969, il presidente del Kodokan gli conferì postumo l’onorifico 10° Dan, riconoscendo il suo contributo eccezionale al judo. Questo grado è raramente assegnato e rappresenta il più alto livello di maestria nel judo. Durante la sua vita, Matsutaro Shoriki ha dedicato la sua energia alla promozione del judo, sia a livello nazionale che internazionale. Ha contribuito a far diventare il judo uno sport olimpico e a diffonderlo in tutto il mondo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Kodokan fu danneggiato dai bombardamenti aerei. Nel 1958, Shoriki supervisionò e finanziò la ricostruzione, portandolo al suo stato attuale. Inoltre, Matsutaro Shoriki ha contribuito in modo significativo alla costruzione del Nippon Budokan, un’arena marziale a Tokyo. Questi contributi finanziari hanno avuto un impatto significativo sullo sviluppo del judo in Giappone e sulla promozione del judo a livello internazionale.
Carriera nella Polizia Metropolitana
Dopo la laurea, Matsutaro Shoriki entrò nel Ministero degli Interni nel 1913 e si unì alla Tokyo Metropolitan Police (conosciuta in giapponese come “Keishicho”), salendo rapidamente di grado fino a diventare il segretario capo del Dipartimento. Durante il suo servizio, Shoriki divenne noto per il modo rigoroso e severo con cui ha gestito i casi legati a ideologie o pensieri politici. In particolare è noto per essere stato coinvolto nella repressione su larga scala del Partito Comunista Giapponese nel giugno 1923, incluso l’aver ordinato azioni come incursioni nelle università e nei college, e all’arresto e alla tortura di centinaia di militanti.
Nello stesso anno, il 1° settembre, il Giappone fu colpito da uno dei più devastanti terremoti del XX secolo, noto come il Grande Terremoto del Kanto. Questo disastro naturale devastò gran parte di Tokyo e della circostante regione del Kanto, causando oltre 100 mila morti e milioni di sfollati. Fu anche l’occasione per scatenare una violenta repressione contro i coreani e i cinesi residenti in Giappone, accusati falsamente di aver approfittato del caos per commettere crimini e sabotaggi. Matsutaro Shoriki fu uno dei principali responsabili della diffusione delle false voci sui coreani attraverso i giornalisti, e coordinò una feroce operazione di polizia contro gli stranieri e i dissidenti politici. Il risultato fu una vera e propria caccia all’uomo, che coinvolse militari, poliziotti e civili. Migliaia di coreani e cinesi furono uccisi, così come socialisti, comunisti, anarchici e altri oppositori del regime durante il massacro di Kanto. Si stima che tra le 6000 e 9000 persone furono uccise in quello che è noto come il massacro del Kanto. Matsutaro Shoriki fu nominato subito dopo, direttore degli affari di polizia del Dipartimento di Polizia Metropolitana e assunse il controllo della situazione.
La sua carriera da tutore della legge si interrompe bruscamente il 27 dicembre 1923, quando, in seguito al tentato assassinio del principe reggente Hirohito per mano dello studente comunista Namba Daisuke (episodio comunemente chiamato l’incidente Toranomon, “il cancello della tigre”, dal nome dell’ingresso meridionale al Palazzo imperiale di Edo), si dimise volontariamente assumendosi la responsabilità insieme a Kurahei Yuasa, Sovrintendente generale della Tokyo Metropolitan Police. Nonostante un’amnistia lo avesse successivamente scagionato dalla sua azione disciplinare, Matsutaro Shoriki decise di non fare ritorno al servizio pubblico.
La rinascita dello Yomiuri Shimbun
Matsutaro Shoriki è stato un frutto della rivoluzione Meiji, quella che ha aperto l’impero del Sol Levante e ha lanciato la competizione aperta con i gaijin, quelli di fuori, i barbari. “Tecnica occidentale, spirito giapponese” diventa la formula del successo.
Nel 1924, un dopo aver lasciato la polizia, Shoriki decide di acquistare lo Yomiuri Shimbun (che può essere tradotto come il giornale dello strillone) fondato nel 1874 da Takashi Koyasu. Con l’aiuto del potente investitore e Ministro degli Interni Visconte Shinpei Goto, riuscì a rilanciare il piccolo giornale in difficoltà finanziarie, estendendo il suo raggio d’azione, ampliando la sua copertura giornalistica e i servizi, con l’intento di trasformarlo in un potente organo di stampa. Nel 1941, prima dell’attacco a Pearl Harbor che portò il Giappone nella guerra con gli Stati Uniti e sulla soglia dell’autodistruzione, lo Yomiuri era già il numero uno a Tokyo. Shoriki usò anche il suo giornale per sostenere la politica militarista del governo giapponese, che mirava che mirava a espandere il dominio del Giappone in Asia e nel Pacifico. Lo Yomiuri Shinbun divenne la principale bocca da fuoco della dittatura militare durante la guerra, diffondendo propaganda bellica e censurando le notizie sgradite. Matsutaro Shoriki fu anche coinvolto in operazioni segrete di spionaggio e sabotaggio contro i nemici del Giappone, in particolare la Cina e gli Stati Uniti.
Oggi, lo Yomiuri Shimbun continua a essere uno dei principali quotidiani in Giappone e continua a fornire notizie e informazioni su una vasta gamma di argomenti, tra cui politica, economia, cultura e sport. Oggi lo Yomiuri Shimbun fa parte di The Yomiuri Shimbun Holdings, un conglomerato di media giapponese. La famiglia Shoriki detiene il 45,26% delle azioni direttamente e indirettamente.
Il padre del Baseball Professionale Giapponese
Matsutaro Shoriki, noto come il “padre del baseball professionale giapponese”, ha avuto un ruolo fondamentale nel plasmare il panorama del baseball in Giappone. Il baseball è stato introdotto in Giappone alla fine del 1800 grazie all’influenza occidentale. Il primo gioco di baseball si è tenuto in Giappone nel 1872 e lo sport ha rapidamente guadagnato popolarità tra i giapponesi.
Nel 1934, Shoriki ha organizzato una serie di partite di esibizione tra una squadra All-Star americana, che includeva giocatori famosi della Major League Baseball (MLB) come Babe Ruth, Jimmie Foxx, Lou Gehrig e Charlie Gehringer, e una squadra All-Star giapponese, formata dai migliori giocatori del Giappone. Le due squadre giocarono una serie di esibizioni in un tour del Giappone che portarono un’enorme partecipazione da parte dei fan giapponesi e contribuendo a promuovere il baseball nel paese. Quando il tour fu finito, Shoriki tenne insieme la sua squadra All-Star come il Great Japan Tokyo Baseball Club segnando così l’inizio del baseball professionale in Giappone. Quella squadra, fondata il 26 dicembre 1934, sarebbe diventata gli Yomiuri Giants nel 1947. Gli Yomiuri Giants sono quindi la più antica squadra sportiva professionistica del Giappone. Sono anche di gran lunga quelli di maggior successo, avendo vinto 22 titoli della Japan Series e ulteriori nove nell’era del precursore della Nippon Professional Baseball (NPB).
Per aver autorizzato gli americani a giocare al Jingu Stadium, e così facendo aver aperto il paese all’Occidente e ai suoi capitali, Shoriki fu vittima di un tentativo di assassinio da parte di un nazionalista di destra, tentativo dal quale uscì con una cicatrice di 40 cm causata da uno spadone. Nel 1949, Shoriki è stato il primo commissario non ufficiale della Nippon Professional Baseball (NPB). Nel 1950, Shoriki ha supervisionato la ristrutturazione della Japanese Baseball League nella sua attuale struttura a due leghe e l’istituzione della Japan Series. Uno degli obiettivi che Shoriki non è riuscito a realizzare era una vera serie mondiale.
Rinascita post-bellica
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Shoriki ha svolto un ruolo di primo piano nel governo giapponese. La sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale segnò una svolta nella vita di Shoriki. Nel 1945, Shoriki, fu arrestato dal Comandante Supremo per le Potenze Alleate come “criminale di guerra di Classe A” per i suoi crimini di guerra, tra cui la sua responsabilità nella diffusione di false voci sui coreani nel 1923 e il suo coinvolgimento nella guerra psicologica contro gli Stati Uniti.
Fu interrogato duramente e rischiò di essere processato e condannato a morte. Tuttavia, Shoriki riuscì a evitare il processo grazie alla sua abilità di negoziatore e alla sua rete di contatti. Dopo aver trascorso 21 mesi nella prigione di Sugamo, il 22 agosto 1947, fu fatta una raccomandazione per liberare Shoriki. Fu rilasciato dopo che gli americani determinarono che le accuse contro di lui erano per lo più di natura “ideologica e politica”, non sostenute da prove materiali di crimini concreti e iniziò una carriera segreta come informatore e agente di propaganda della CIA, l’agenzia di intelligence americana. Shoriki fornì informazioni preziose sulle attività comuniste e sulle tendenze politiche in Giappone, e si impegnò a diffondere un’immagine positiva degli Stati Uniti e della democrazia tra il popolo giapponese.
La rivoluzione di Nippon TV
Shoriki riprese anche il controllo del suo impero mediatico, che era stato confiscato dalle autorità americane. Lo Yomiuri Shinbun tornò a essere il giornale più letto del Giappone, con una tiratura di oltre 5 milioni di copie al giorno. Shoriki cambiò il tono e l’orientamento del giornale, abbandonando il nazionalismo bellico e adottando una linea moderata e filo-americana. Sostenne la riforma costituzionale del Giappone, la rinuncia all’energia nucleare militare e la cooperazione con gli alleati occidentali.
Nel luglio 1952, appena tre mesi dopo la fine formale della burocrazia di occupazione statunitense, Shoriki ottenne una licenza di trasmissione dai regolatori dei media giapponesi. Fondò la prima stazione televisiva commerciale del Giappone, la Nippon Television Network Corporation (NTV), che divenne un altro pilastro del suo impero mediatico. Shoriki sfruttò la sua esperienza giornalistica e la sua visione imprenditoriale per creare una rete televisiva innovativa e popolare, che offriva programmi di informazione, intrattenimento, cultura e sport. Nippon TV è ancora oggi un’importante emittente televisiva in Giappone, conosciuta per la sua varietà di programmi di intrattenimento e notizie. Inoltre, Nippon TV possiede Hulu, un popolare servizio di streaming, in Giappone. Recentemente, ha acquisito lo Studio Ghibli, uno studio cinematografico di film d’animazione premiato con l’Oscar, rendendolo una sua sussidiaria.
Matsutaro Shoriki tornò anche alla politica attiva, dopo averne abbandonato le scene durante la guerra. Nel 1955, fu eletto alla Camera dei Rappresentanti come membro del Partito Liberale Democratico (PLD), il partito conservatore che dominava la scena politica giapponese. L’anno successivo, fu nominato alla Camera dei Lord come pari del regno. Nel 1957, fu nominato ministro di Stato nel governo di Ichiro Hatoyama, con il compito di occuparsi della sicurezza nazionale.
Nel 1960, quando la televisione a colori fu appena introdotta in Giappone, c’erano solo sei ricevitori TV a colori nelle mani di proprietari privati. Tuttavia, in 60 stazioni ferroviarie e altri luoghi pubblici entro la portata di trasmissione di Tokyo, centinaia di migliaia di giapponesi si radunavano con entusiasmo davanti ai set forniti dalla Nippon Television Network per guardare due ore di programmi a colori quotidiani.
Shoriki, all’età di 74 anni, aveva già sperimentato un approccio simile sette anni prima, quando la sua rete televisiva stava appena iniziando a trasmettere in bianco e nero. Aveva posizionato 220 ricevitori RCA nei parchi, nelle stazioni ferroviarie e nei vicoli. Con il passare del tempo, il numero di ricevitori in bianco e nero in tutto il Giappone crebbe a circa 4.000.000, permettendo a NTV di guadagnare un profitto di oltre $1.000.000 all’anno.
Per il suo progetto di televisione a colori, Shoriki programmò una serie regolare di partite di baseball e judo e firmò lo spettacolo registrato di Perry Como per un anno. Con tali attrazioni, prevedeva che la domanda avrebbe presto fatto scendere il prezzo dei ricevitori a colori abbastanza da adattarsi al budget del telespettatore medio.
Matsutaro Shoriki aveva progetti ambiziosi di espandere la presenza della televisione a colori non solo in Giappone, ma anche in tutto il Sud-est asiatico. La sua visione era decisa e chiara: aspirava a posizionare il Giappone come leader mondiale nell’implementazione della televisione a colori su larga scala. Il suo obiettivo era che il Giappone fosse all’avanguardia in questa innovazione tecnologica, superando tutti gli altri paesi.
Negli anni in cui la destra nazionalista conquista con le buone e con le cattive l’opinione pubblica, Shoriki resta sostenitore dell’apertura all’occidente, tanto da farsi alfiere di una campagna per certi versi paradossale, ma che diventa popolare: introdurre il baseball e sfidare gli Stati Uniti sul loro stesso terreno sportivo-culturale.
Matsutaro Shoriki contribuì anche alla diffusione della cultura giapponese nel mondo attraverso i suoi media e le sue iniziative culturali. Con lo Yomiuri Shinbun e la NTV, Shoriki offrì al pubblico giapponese e internazionale una vasta gamma di programmi culturali, che spaziavano dalla letteratura alla musica, dall’arte al teatro, dalla religione alla filosofia.
Il padre dell'energia nucleare
Nel gennaio 1956, Matsutaro Shoriki divenne il primo presidente della neo-creata Commissione Giapponese per l’Energia Atomica. Nel maggio dello stesso anno, fu nominato capo della nuova Agenzia per la Scienza e la Tecnologia. Questi ruoli, assunti con il forte sostegno della Central Intelligence Agency statunitense, posero le basi per l’introduzione dell’energia nucleare in Giappone.
Si convinse che il Giappone dovesse sviluppare la propria capacità nucleare, sia per scopi civili che militari. Ha anche usato la sua posizione di proprietario della Yomiuri Shimbun per promuovere l’energia nucleare nei media popolari come una fonte di progresso e di sicurezza per il Giappone. Sostenne la cooperazione con gli Stati Uniti e con altri paesi per ottenere tecnologia e materiale nucleare. Favorì la costruzione di centrali nucleari in tutto il paese, nonostante le proteste e le preoccupazioni ambientaliste.
Nel 1957, entrò a far parte del primo gabinetto Kishi come presidente della Commissione nazionale per la sicurezza pubblica e, più o meno nello stesso periodo, il governo giapponese stipulò un contratto per l’acquisto di 20 reattori nucleari dagli Stati Uniti d’America. Shoriki è quindi ora conosciuto anche come “il padre dell’energia nucleare”.
Nel 2006, Tetsuo Arima, un professore specializzato in studi sui media presso la Waseda University di Tokyo, pubblicò un articolo che dimostrava che Matsutaro Shoriki aveva agito come agente sotto i nomi in codice di “podam” e “pojackpot-1” per la CIA al fine di stabilire una rete televisiva commerciale a livello nazionale pro-USA (NTV) e a introdurre centrali nucleari utilizzando tecnologie statunitensi in tutto il Giappone. Le accuse di Arima si basavano sui risultati di documenti desecretati conservati nella NARA a Washington, DC.
Nippon Budokan: il Tempio del judo
Nel 1956, Matsutaro Shoriki organizzò un evento significativo nel mondo del judo, che vide la partecipazione di 31 paesi. Questo evento fu un passo importante verso l’inclusione del judo nel programma olimpico. Shoriki ha avuto un ruolo fondamentale nella scelta di Tokyo come sede delle Olimpiadi del 1964. Inoltre, Shoriki ha avuto un ruolo importante nella costruzione del Nippon Budokan, un’arena al coperto a Tokyo. Il Nippon Budokan è stato originariamente costruito per la competizione di judo inaugurale delle Olimpiadi estive del 1964.
Il Nippon Budokan, noto anche come Japan Martial Arts Hall, si trova nel Kitanomaru Park, nel quartiere di Chiyoda a Tokyo. L’edificio è alto 42 metri e può ospitare 14.471 persone1. È stato costruito nel 1964 e rinnovato nel 20201. Il design dell’edificio è ispirato al Yumedono (Hall of Dreams) in Hōryū-ji a Nara. Da allora, è diventato uno dei luoghi più iconici del Giappone, ospitando una vasta gamma di eventi, dalle competizioni di arti marziali ai concerti musicali.
Sebbene il Nippon Budokan ospiti numerosi concerti, la sua funzione primaria rimane sempre la pratica delle arti marziali. Oltre alle competizioni di judo, il Budokan è stato anche teatro di grandi concerti rock: al Budokan il gruppo britannico dei Beatles fece il proprio debutto in Giappone e qui molti artisti hanno registrato i propri Live at Budokan. Più recentemente, il Nippon Budokan è stato utilizzato per le competizioni di judo e karate durante le Olimpiadi di Tokyo 2020.
L'eredità di un pioniere
Matsutaro Shoriki morì il 9 ottobre 1969, ad Atami, nella prefettura di Shizuoka, all’età di 84 anni. La sua morte fu salutata con grande commozione da parte del popolo giapponese, che lo ricordò come un grande imprenditore, un grande politico e un grande judoka. Dopo la sua morte il presidente del Kodokan gli ha conferito il grado di 10° Dan postumo, diventando il primo “non professionista” a ottenere questo riconoscimento.
Ogni anno, il Matsutaro Shoriki Award viene assegnato alla persona che ha contribuito di più al baseball giapponese. È già stato assegnato a grandi nomi del baseball, come Oh Sadaharu, Senichi Hoshino, Bobby Valentine, Hideki Matsui, Ichiro Suzuki.
Il Matsutaro Shoriki Cup è un torneo internazionale di judo che si è svolto dal 1985 al 1998 a Tokyo, in Giappone. Questo evento è stato organizzato in onore di Matsutaro Shoriki per il suo contributo significativo alla promozione e allo sviluppo del judo. Il torneo ha attirato judoka da tutto il mondo e ha offerto una piattaforma per mostrare le loro abilità e competere a un alto livello.
Anche la posizione di presidente del Dipartimento di Asia, Oceania e Africa presso il Museum of Fine Arts di Boston prende il nome da Matsutaro Shoriki. Questo ruolo è noto come la “Matsutaro Shoriki Chair”. Questo è un riconoscimento dell’importante contributo di Shoriki alla promozione dell’arte e della cultura asiatica.
Matsutaro Shoriki è stato uno dei personaggi più influenti e controversi della storia del Giappone del XX secolo. La sua vita è stata segnata da successi e scandali, da sfide e contraddizioni, da visioni e ambizioni.
Passaggi di grado di Matsutaro Shoriki
Data
|
Grado
|
Età
|
---|---|---|
Novembre 1907
|
Ingresso al Kodokan
|
22 anni
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Gennaio 1908
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1° Dan
|
22 anni
|
Novembre 1908
|
2° Dan
|
23 anni
|
Febbraio 1911
|
3° Dan
|
25 anni
|
Maggio 1919
|
4° Dan
|
34 anni
|
Gennaio 1926
|
5° Dan
|
41 anni
|
|
6° Dan
|
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Maggio 1952
|
7° Dan
|
67 anni
|
|
8° Dan
|
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Novembre 1962
|
9° Dan
|
77 anni
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Giugno 1969
|
10° Dan
|
84 anni
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