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Glossario delle Arti Marziali

Avvertenze

Glossario delle Arti Marziali, definizione della parola glossary, pagina di libro, arti marziali

Molti dei termini utilizzati nelle arti marziali hanno un’origine antica e non sono più in uso nella lingua parlata. Inoltre, questi termini provengono da svariate scuole che operavano in modo indipendente, mantenendo segrete le loro tecniche. Di conseguenza, non è raro trovare le stesse espressioni o parole scritte con ortografie diverse.

Quando esistono parole diverse per esprimere lo stesso concetto, il termine alternativo è riportato sotto la descrizione.

Esempio:
Aikijutsu –  Tecnica dello spirito armonioso. Antico ramo del jujutsu basato sul principio del coordinamento tra attacco e difesa. Fu fondato in Giappone da Shinra Saburo Miyamoto durante l’era Kamakura (1185-1333).
– Synonyms: Aikijitsu, Aikijujitsu, Aikijujutsu

Premessa

Le arti marziali sono pratiche antiche che hanno origini diverse e profonde, provenienti da varie culture di tutto il mondo. Molti dei termini utilizzati nelle arti marziali hanno origini antiche e non sono più in uso nella lingua parlata moderna. Questi termini provengono da diverse scuole e tradizioni che operavano in modo indipendente, mantenendo segrete le loro tecniche.

Questo glossario include termini delle arti marziali provenienti da diverse lingue e culture, come il giapponese, il cinese, il coreano e altre lingue marziali globali. Ogni sezione fornirà una panoramica sulla lingua specifica, le traslitterazioni comuni e le particolarità linguistiche.

Lingua Giapponese

La lingua giapponese utilizza una scrittura mista ideografica e fonetica, basata essenzialmente sull’uso di ideogrammi cinesi detti kanji (kan = antico nome della Cina; ji = carattere) e di due sillabari denominati hiragana (hira = comune, gana = carattere prestato: carattere prestato di uso comune) e katakana (kata = parte; kana = carattere prestato: carattere prestato in parte). I kanji vengono impiegati per rappresentare tutte le parole che hanno un preciso significato e si compongono generalmente di due parti:

  • Radicale: Fornisce il significato generico del carattere.
  • Fonetica: Consente la lettura del carattere stesso.

Il sillabario hiragana viene usato per scrivere le parti del discorso che non hanno significato proprio (ad esempio, preposizioni, prefissi, suffissi); con il katakana vengono invece scritti termini scientifici o parole di origine straniera, escluse quelle cinesi. I sillabari sono formati da segni sillabici nei quali sono rappresentati tutti i suoni fondamentali della lingua, suoni che non possono mai essere separati.

Pronuncia:

  • ch = si pronuncia come la c di “cera”
  • g = si pronuncia con il suono gutturale della g di “governo”
  • j = si pronuncia come la g di “gelato”
  • sh = si pronuncia come la sc di “scena”
  • tsu = si pronuncia tsu all’inizio di una parola e zu di “zucchero” all’interno o in una parola composta.

La traslitterazione degli ideogrammi in caratteri latini prende il nome di romaji (roma = Roma + ji = segno: “segno di Roma”), utilizzata per facilitare l’apprendimento della lingua giapponese.

Lingua Cinese

La lingua cinese è una lingua tonale che utilizza caratteri ideografici (hanzi). Esistono diversi sistemi di traslitterazione, i più comuni dei quali sono il pinyin e il Wade-Giles.

  • Pinyin: Sistema di traslitterazione ufficiale della Cina continentale, utilizza lettere latine per rappresentare i suoni cinesi.
    • Pronuncia:
      • a = si pronuncia come la “a” italiana
      • e = suono intermedio tra “e” ed “a”
      • xi = si pronuncia come “sci” in italiano

 

  • Wade-Giles: Sistema di traslitterazione precedente al pinyin, ancora usato in alcuni testi accademici e storici.
    • Differenze rispetto al pinyin:
      • Ch’i (Wade-Giles) = Qi (pinyin)
      • Ch’üan (Wade-Giles) = Quan (pinyin)
      • Ssu (Wade-Giles) = Si (pinyin)

Lingua Coreana

La lingua coreana utilizza l’alfabeto Hangul, un sistema di scrittura fonetica composto da 24 lettere.

  • Traslitterazione: La traslitterazione in caratteri latini segue regole specifiche per rappresentare correttamente i suoni del coreano.
    • Pronuncia:
      • ae = si pronuncia come “e” aperta
      • oe = si pronuncia come “uoi”
      • h = sempre aspirata

Legenda

  • (cfr.) = confronta
  • (lett.) = traduzione letterale
  • (nig.) = nigorizzazione: sostituzione, nel secondo componente, della prima sillaba sorda (suono puro) con la corrispondente sillaba sonora (suono impuro); ciò si verifica nelle parole composte o quando si aggiungono particelle ausiliarie (prefissi o suffissi)
  • (p.es.) = per esempio
  • (pref.) = prefisso
  • (prep.) = preposizione
  • (suf.) = suffisso
  • (v.) = verbo

Questo glossario è in continua evoluzione e aggiornamento, e come in tutte le opere umane, malgrado il massimo impegno per evitare errori, non si può escludere la presenza di qualche imperfezione. Per consentirci di migliorare il nostro glossario delle arti marziali, vi saremo grati per ogni suggerimento o segnalazione che vorrete inviarci all’indirizzo: info@martialnet.it

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ
-gi –  (suf.): Indica un capo di abbigliamento (p. es. judogi; karategi).
-hi –  (suf.): Evitare.
-ho –  (suf.): Aggiunto a sostantivi, indica persona di provata affidabilità, esperienza o diplomazia.
Abaniko tres puntas –  È un sistema di combattimento di origine filippina che utilizza il bastone corto, sviluppato e reso famoso negli anni trenta dal Maestro Mateo D. Estolloso. La sua tecnica è basata su rapidi movimenti del polso che ricordano il movimento del ventaglio.
Abara –  Costola.
Abarenbo –  Vocabolo utilizzato per indicare gli hooligan tra gli spettatori dell’Ozumo (grande sumo).
Abbe Kenshiro –  Maestro di judo allievo di Unhijima-sensei, famoso tecnico e codificatore del metodo secondo le esperienze del Butokukai. Per saperne di più.
Abe Hidetaka –  Maestro di karate stile wado-ryu 7° dan. È stato uno dei primi allievi di Hironori Otsuka. Il maestro ha iniziato a praticare arti marziali all’età di 13 anni ed è stato insignito anche del 2º dan di Judo. Nel 1965 è stato designato co-capitano del All-Japan Collegiate Championship Teams, mentre nel 1967 si trasferisce a Berkeley, dove ha iniziato ad insegnare come Capo Istruttore del UC.
Abe Ichiro –  Maestro di judo (10° dan). Per saperne di più.
Abe Keigo –  Maestro di karate stile shotokan 9° dan. Allievo diretto del Maestro Masatoshi Nakayama, fu il fondatore nel 1990 della Japan Karate Association (JKA).
Abe Tate-ryu –  (cfr. Abe-ryu).
Abe-ryu –  Una delle più antiche scuole giapponesi di kenjutsu della nobile famiglia Abe fondata nel XVII° secolo (attorno al 1668) da Abe Gorodaiyu.
Abise –  Eliminazione o tentativo di eliminare l’Aite (avversario) con la tecnica di Tsuri (spinta con i gomiti bloccati ruotando il peso verso l’avversario).
Abisetaoshi –  Una delle 48 tecniche del Kimarite.
Abunai Yokozuna –  Sumotori di grado yokozuna (yokozuna è l’unico grado permanente nel sumo) che ha commesso un make-koshi nel honbasho (combattimento) precedente. Tecnica abunai (pericolosa) rendendosi inaffidabile al cospetto degli altri atleti.
Abura –  Olio per la protezione della lama della katana.
Adachi-ku –  Distretto di Tokyo dove è situata la Tamanoi-beya.
Agaridan –  Dieci nicchie ricavate sulla base del dohyo (tre per ogni lato, tranne lato nord, dove ve ne è una sola) e che vengono utilizzate dai rikishi, gyoji, yobidashi e shimpan per montare sul dohyo.
Agarizashiki –  Spalti sopraelevati situati all’interno del keikoba (la sala usata per l’insegnamento pratico), sui quali, gli oyakata (direttori di una scuola) e gli ospiti, possono sedersi per seguire i keiko (combattimenti).
Agatsu –  Vittoria su se stessi.
Age –  (cfr. Ageru): (1) Levato; (2) Sollevato, alzato.
Age empi uchi –  Percossa di gomito montante.
Age hiji ate –  (cfr. Age empi uchi).
Age oshi –  Tecnica con la quale si schiaccia indietro il mento dell’avversario.
Age uke –  Parata alta, dal basso verso l’alto effettuata con l’avambraccio ed il pugno chiuso.
Age uke shuto uchi –  Tecnica di parata. Si tratta di una parata alta effettuata con l’avambraccio la mano aperta. Il movimento del braccio è ascendente e dall’interno verso l’esterno.
Age zuki –  Pugno diritto che sale dal basso verso l’alto. La direzione è la stessa dell’Oizuki ma all’ultimo sale a colpire con Seiken. Tipico del kata Empi.
Age-uchi –  Attacco alto di pugno. Colpo ascendente.
Agedawara –  I quattro angoli del Tawara, il quadrato esterno del dohyo.
Ageishi –  Un Heya (scuola di sumo) che non è più attiva.
Agemaki –  Piccole nappe pendenti legate ad ogni lato del mizuhiki maku al centro.
Ageru –  (v.): (1) Levare; (2) Sollevare, alzare.
Ageumson –  Attacco con la mano a forma di arco.
Ago –  (1) Mento; (2) Mascella, mandibola.
Ago uchi –  Tecnica di attacca. Si tratta di un colpo di pugno a gancio verso il mento.
Ago-oshi –  Spinta al mento. Nel judo: tecnica presente nel ju-no-kata.
Ago-tsuki –  Colpo (pugno) al mento. Nel judo: tecnica presente nel kodokan-goshin-jutsu.
Agura –  Sedere a gambe incrociate.
Ai –  Forma contratta di awaseru.
Ai hanmi –  Posizione iniziale in cui uke e tori si trovano di fronte con lo stesso piede in avanti destro o sinistro.
Ai- –  (pref.): L’un l’altro; fianco a fianco, faccia a faccia.
Ai- –  合 : (1) Amore, affetto; (2) Armonia; (3) Unione, congiungimento.
Ai-yotsu –  (lett.) Affrontarsi faccia a faccia. Nel judo: i contendenti si affrontano usando entrambi la stessa presa (destra-destra o sinistra-sinistra), il contrario è henka-yotsu.
Aiki –  (lett.) (1) Armonia dello spirito; (2) Armonia dell’energia.
Aiki inyo –  Metodo basato sull’armonizzazione e il controllo del respiro.
Aiki-no-sen –  Nel judo: prendere vantaggio da una posizione dell’avversario.
Aikido –  合気道 o 合氣道 – (lett.) La Via (Do) dell’armonia (Ai) e dell’energia vitale (Ki). Metodo di autodifesa fondato a Tokyo nel 1942 dal Maestro Morihei Ueshiba e basato sui principi dell’aikijitsu. Scopo principale è sviluppare mente e corpo sano in uno spirito salutare. Per saperne di più.
Aikidoka –  Studente di aikido.
Aikijo –  Le tecniche di aikido eseguite con il bastone (jo).
Aikijutsu –  Tecnica dello spirito armonioso. Antico ramo del jujutsu basato sul principio del coordinamento tra attacco e difesa. Fu fondato in Giappone da Shinra Saburo Miyamoto durante l’era Kamakura (1185-1333).
– Synonyms: Aikijitsu, Aikijujitsu, Aikijujutsu
Aikikai –  Associazione di aikido fondata nel 1940 a Tokyo con il nome di Fondazione Kobukai. Diventerà Fondazione Aikikai nel 1947.
Aikiken –  Tecniche di spada dell’aikido.
Aikuchi –  Spada corta senza elsa usata dalle donne samurai, grande coltello.
Ainu –  Primi abitanti del Giappone di razza bianca, oggi vivono nell’Hokkaido.
Aishi –  (1) Piede; (2) Gamba compreso il piede.
Aishi-waza –  Tecniche di gamba.
Aite –  Avversario; rivale.
Aite no ki wo dasu –  Prendere il ki dell’avversario rivale.
Aite no tsukuri –  Nel judo: stato o trucco dell’avversario.
Aiuchi –  Colpo reciproco o punto simultaneo. Non solo le due tecniche devono giungere a destinazione simultaneamente, ma entrambe devono essere tecniche efficaci, cioè valide per il punteggio, ognuna con buona forma, ecc.
Aka –  Rosso.
Aka to shiro –  Rosso e bianco. Tipo di gara a squadre in cui il vincitore di un incontro resta in area di combattimento affrontando di seguito gli altri avversari sino ad esaurimento dei contendenti di una delle due squadre.
Aka-obi –  Cintura rossa.
Akagi –  Quercia rossa. Essenza utilizzata per la fabbricazione dei bokken.
Akai –  Colore rosso.
Amakuni –  Leggendario fabbro del IX sec. Artefice del modello di spada giapponese katana.
Amaterasu –  Divinità Shintoista, Dea dela sole, madre del Giappone.
Ansha –  Generosità.
Antei –  Equilibrio; stabilità.
Anza –  (lett.) Posizione seduta tranquilla. Nel judo: posizione seduta con la gamba sinistra piegata e con il piede vicino al ginocchio della gamba destra semidistesa, le mani appoggiate sulle ginocchia (Posizione seduta di Uke nel Katame-no-kata: 2^ serie Shime-waza).
Aoi –  Blu.
Aoiro –  Colore blu.
Aoiro-obi –  Cintura blu.
Aomuke ni –  Sul proprio dorso.
Aori –  Giaccone tradizionale con stemmi di famiglia.
Appaku –  Pressione; oppressione.
Appaku suru –  (v.): Comprimere; premere.
Arashi –  Tempesta; temporale; bufera.
Arigato –  Grazie.
Asahi –  Sole levante; il sole del mattino.
Asahi Sumpho –  Bonzo buddhista priore di Eisho-ji che affittò a Kano una stanza d’abitazione e quella per la fondazione del primo Kodokan.
Asai –  (1) Basso; poco profondo; (2) Leggero.
Ashi –  (1) Piede; (2) Gamba compreso il piede.
Ashi-barai –  Spazzata del piede (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza).
Ashi-gake –  Agganciamento del piede (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza).
Ashi-garami –  足緘 : Torsione della gamba (Ne-waza; Katame-waza; Kansetsu-waza; Katame-no-kata) (Classificazione Kodokan: si), tecnica vietata.
Ashi-gatame –  Controllo con la gamba (Ne-waza; Katame-waza; Kansetsu-waza).
Ashi-gatame-jime –  Strangolamento con il controllo della gamba (Ne-waza; Katame-waza; Shime-waza).
Ashi-guruma –  足車 : (lett.) Ruota con la gamba. Nel judo: rotazione della gamba (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza) (Go Kyo 3-4; Classificazione kodokan: si); questa tecnica fu ideata dal M° Mifune che prese spunto da harai-goshi.
Ashi-mochi –  Presa della gamba (dell’avversario) per sollevarla.
Ashi-no-ura –  (lett.) Parte anteriore del piede. Pianta del piede.
Ashi-no-yubi –  Dita del piede.
Ashi-sankaku-garami –  Torsione del braccio con le gambe a triangolo (Ne-waza; Katame-waza; Kansetsu-waza).
Ashi-waza –  Tecniche di gamba.
Ashibo –  Tibia.
Ashibo kake uke –  Nel karate: parata con la tibia.
Ashigaru –  (lett.) Appiedato. Soldato della fanteria giapponese intorno al 1590 di grado inferiore al samurai.
Ashikaga –  Dinastia di shogun al potere dal 1336 al 1573.
Ashiko –  Collo del piede.
Ashikubi –  Caviglia; collo del piede.
Ashikubi-waza –  Nel judo: tecnica di bloccaggio della caviglia.
Asoko –  Là, laggiù.
Atama –  (1) Testa; capo; (2) Cima.
Atari –  Tocco, colpo.
Ataru –  (v.): (1) Toccare; (2) Urtare; colpire.
Atatakai –  Caldo, tiepido.
Atatamaru –  Fase di riscaldamento muscolare.
Ate –  (1) Colpo; (2) Scopo, fine, mira.
Ate-waza –  (1) Tecniche del colpire; (2) Tecniche di percossa.
– Synonyms: Atemi-waza
Atemi –  (1) Colpo sul corpo; (2) Colpi diretti; (3) Studio delle tecniche di percussione.
Atemi-nage –  Proiezione con colpo contro parti vulnerabili del corpo.
Atemi-waza –  Tecniche di atemi.
– Synonyms: Ate-waza
Atemijutsu –  Arte dei colpi.
Ateru –  Mettere, applicare.
Ato –  (1) Posticipo; posposizione; (2) Dietro; indietro.
Ato-no-saki –  Posticipo di un passo (comportamento passivo “in” che comprende “omote”, e “go-no-sen”).
Ato-uchi –  Nel karate: colpire da dietro.
Atoshibaraku –  Nel karate: termine usato nelle competizioni per segnalare i secondi che rimangono alla fine del combattimento.
Au –  Incontrare; vedere; imbattersi in un avversario.
Aun no kokyu –  Sincronizzare il respiro con quello dell’avversario durante un incontro o nella pratica del kata.
Awase –  Coordinazione; armonizzazione.
Awase-tsuki –  Nel karate: pugni a “U”.
Awase-waza –  Nel judo: tecnica di combinazione.
Awaseru –  (v.): (1) Sommare; (2) Unire; riunire; (3) Armonizzare; sintonizzare.
Awasete –  (1) Somma; sommato; (2) In tutto; totale.
Ayumi –  (1) Marcia, passo; (2) Andatura; (3) Camminata.
Ayumi-ashi –  (1) Andatura normale; camminare normalmente; (2) Movimento del piede.
Ayumu –  (v.): Avanzare; camminare.
Azuchi Momoyama –  Epoca compresa tra il 1573 e il 1603. In questo periodo Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu usando la forza militare riescono a ridurre gli stati combattenti giapponesi ad un regno unitario.
Ba –  Il luogo; il posto.
Bajo-bo –  Bo da cavallo lungo circa 390 cm.
Bajutsu –  Arte dell’equitazione. Disciplina equestre basata su antiche tecniche guerriere usate dai celebri samurai dell’epoca feudale.
– Synonyms: Jobajutsu
Baka –  Sciocco; stupido.
Bakufu –  Governo della tenda. Governo militare retto dagli shogun. Il primo bakufu fu quello di Kamakura, al comando di Minamoto no Yoritomo dopo la vittoria sui Taira, in seguito alla quale prese il titolo di shogun. Dopo la casata dei Taira prese il sopravvento la famiglia Hoojoo, che governò in qualità di reggente (shikken) fino al 1336. Il secondo bakufu fu quello di Ashikaga o Muromachi (1392 – 1573). Il terzo ed ultimo fu quello della famiglia Tokugawa che durò dal 1603 al 1867, con capitale Edo.
Bankyu –  Tipo di arco corto giapponese forse derivato da antiche armi Ainu.
Banzai –  Evviva! Hurrah!
Barai –  (cfr. Harau): Spazzata (nig. cfr. Harai).
Basami –  Forbici (nig. cfr. Hasami).
Baso –  Maestro Zen famoso per la varietà dei metodi usati.
Bassai –  Nel karate: penetrare la fortezza. Nome di kata di karate-do (es. Bassai Dai e Bassai Sho, Matsumura no Bassai, Oyatomari no Bassai ecc.).
– Synonyms: Passai
Bassoku –  Penalità, sanzione.
Batto do –  Disciplina della spada, con kata di taglio reale eseguiti con la katana.
Battojutsu –  Tecnica del taglio della spada. Antico nome dello iaijutsu.
Benkei –  Stinco interno.
Bian –  Frusta cinese.
Biki –  (cfr. Hiku): Tirare, trarre (nig. cfr. Hiki).
Bintsuke –  Pomata usata per i capelli dai sumotori.
Biraki –  Apertura (nig. cfr. Hiraki).
Bisento –  Pesante alabarda giapponese simile alla più maneggevole naginata, usata dai ninja nel periodo feudale.
Biwa –  Nespolo. Legno usato per la costruzione di bokken particolarmente pregiati.
Bo –  (1) Bastone; (2) Asta; (3) Sbarra. Bastone lungo da combattimento, generalmente di sei shaku di lunghezza (circa 180 cm.). Prima arma del kobudo.
Bo naginata –  Nel kenjutsu: naginata di legno usato nei kata.
Bo sai kumite –  Arma corta con due biforcazioni.
Bodhidarma –  Monaco indiano nato a Ceylon nel VI secolo. Una incarnazione del Buddha di cui si narra che abbia portato lo Zen buddhista in Cina. Avrebbe introdotto nel tempio Shaolin le basi del loro kung fu, origine di tutte le arti marziali orientali. Per saperne di più.
Bodhisattva –  Una incarnazione del Buddha.
Bogu –  Nel karate e nel kendo: armatura composta da men, do, tare e kote.
Bogu bukuro –  Borsa dove si ripone il bogu.
Bogu kumite –  Nel karate: protezioni del corpo durante il combattimento.
Bogutore –  Ordine di togliere l’armatura.
Bogutzuke –  Ordine di indossare l’armatura.
Bogyo –  (1) Difesa; (2) Protezione; (3) Salvaguardia (Nage-waza).
Bogyo-no-waza –  Tecniche di difesa.
Bojutsu –  (1) Arte del bastone; (2) Tecnica di difesa con bastone.
– Synonyms: Bojitsu
Bokken –  (cfr: Bokuto): Spada di legno ricurva, lunga solitamente 97 cm., in legno duro di quercia rossa (akagi) o bianca (shiragashi), in nespolo (biwa) o in ebano (koutan).
Bokuseki –  Arte della calligrafia giapponese a pennello con inchiostro di china nero.
Bokuto –  Spada di legno.
Bokuto-kenjutsu –  Scherma con spada di legno.
Bonsho –  Campana in bronzo collocata fuori dal tempio buddhista.
Boryoku –  Azione violenta corpo a corpo in cui si cerca di piegare l’avversario con la forza.
Boshi –  (1) Pollice; (2) Curva di tempra della punta della lama.
Boshy –  Posizione del pugno, con una nocca sporgente rispetto alle altre, con cui si portano atemi.
Bu –  (1) Combattimento; (2) Arti marziali; strategia militare del periodo feudale giapponese; (3) Sistema di legare usato dai bushi.
Bu-sen –  Abbreviazione di Budo-senmon-gakko.
Bu-shido –  (cfr. Bushido): Suprema virtù militare.
Budachi –  Nome generico per le spade destinate alla guerra.
Buddha –  Sanscrito: risvegliato. Designa il Buddha storico, Shakyamuni.
Buddhismo –  Dottrina annunciata da Siddharta Gautama, detto Buddha, basata sulle Quattro Nobili Verità (dolore, origine del dolore, cessazione del dolore e via che porta alla cessazione del dolore). Scuola filosofica e religiosa di origine indiana sorta nel VI secolo a.C. e diffusasi prima in Cina e in seguito in tutto l’oriente. Dalle diverse interpretazioni derivano pratiche molto eterogenee, le cui principali sono: Mhayana (Grande Veicolo) diffusa soprattutto in Cina e Giappone, e Hinayana (Piccolo Veicolo) praticata in tutta l’Asia. Per saperne di più.
Budo –  (lett.) La via della guerra (anticamente: bugei o bujutsu). Termine utilizzato alla fine del XIX secolo per indicare l’insieme di tutte le arti marziali tradizionali giapponesi.
Budo Senmon-gakko –  Scuola di Kyoto di Budo.
Budoka –  Praticante del budo.
Budokan –  Luogo dove si studiano e praticano le arti marziali.
Bugei –  Arti marziali; arte della strategia.
Bujin –  Esperto in tecnica di autodifesa; guerriero; uomo di guerra.
Bujutsu –  Arte del guerriero.
Buke –  Samurai di alto grado.
Buke sho hatto –  Regole riguardanti i clan dei samurai di alto grado (Buke), anteponendo il dovere a tutti i sentimenti personali, ed esigendo l’obbedienza assoluta verso i superiori. Non è da confondere con il Bushido descritto da Nitobe.
Buki –  (1) Arma; (2) Munizioni.
Buki-no-bu –  Combattimento eseguito con le armi.
Bunkai –  (lett. Smontaggio). Applicazione a coppie delle tecniche studiate individualmente.
Bushi –  (1) Guerriero; (2) Capo dei samurai.
Bushi-do –  (cfr. Bushido): (lett.) La via del guerriero.
Bushido –  Norme comportamentali militari del feudalesimo giapponese. È un codice di condotta e un modo di vita adottato dai samurai, cioè la casta guerriera in Giappone. Questo termine può essere tradotto in due diverse espressioni dal suono simile, il cui significato intrinseco è quasi identico: bushi-do e bu-shido. Per saperne di più.
Butokukai –  Associazione per la pratica delle arti marziali. Risale al decimo secolo.
Butsukari –  (cfr. Butsukaru): Nel judo: esercizio ripetitivo (cfr. Uchi-komi).
Butsukaru –  (v.): (1) Andare contro; (2) Imbattersi.
Ch’an –  Cinese: meditazione. Equivalente del Dhyana sanscrito e dello Zen giapponese.
Cha –  Tè.
Chanoyu –  Acqua calda del tè. Nome della cerimonia del tè, inventata nel periodo Momoyama (1573-1615) da Takeno Joo e da Sen no Rikyuu. Il tè fu introdotto nel paese prima del X secolo, ma si diffuse solo nel XIII in concomitanza col buddhismo Zen. I monaci facevano uso del tè come eccitante per affrontare il rigore delle loro vite e per intrattenersi. Successivamente si diffuse tra i guerrieri protettori del buddhismo Zen e tra i mercanti di Kyoto e di Sakai.
Chi –  Terra.
Chiisai –  Piccolo; giovane.
Chika –  (cfr. Chikai): (1) Piccolo; (2) Corto.
Chika-ma –  Piccola distanza; distanza ravvicinata.
Chikai –  (1) Piccolo; (2) Corto.
Chikai –  (1) Vicino; ravvicinato; (2) Quasi.
Chikara –  (1) Forza; potenza; (2) Energia.
Chikara kurabe no jidai –  Periodo delle prove di forza nella storia della lotta in Giappone.
Chikara-no-koioku –  (cfr. Chikara-no-un’yo): (Corretto) uso dell’energia.
Chikara-no-un’yo –  Impiego dell’energia.
Chokkaku –  (1) Angolo retto; (2) Intuizione.
Choku –  Piccola coppa di sakè.
Choku-tsuki –  Colpire direttamente. Nel judo: tecnica presente nel kodokan-goshin-jutsu.
Chokuritsu –  Dritto; eretto.
Chokuritsu shisei –  Posizione eretta (tenendo i talloni uniti).
Chokuritsu-suru –  (v.): Stare diritto; assumere la posizione eretta.
Chokusetsu –  Diretto; immediato.
Chonin –  Mercante.
Chowa –  (lett.) Accordo nel movimento. Nel judo: evitare; schivare; concetto di mobilità.
Chowa-bogyo-no-gaeshi –  Contrattacco successivo alla difesa chowa.
Chowa-no-bogyo –  Difesa chowa.
Chu –  (1) Media; (2) Mezzo; (3) Centro.
Chu-goshi –  (lett.) Mezza anca (mezzo alzato). Semiseduto.
Chudan –  (lett.) Guardia intermedia. Livello medio del corpo. Nel judo: assumere la guardia con la spada.
Chudan tsuki –  Attacco di pugno portato dalla cintola al petto dell’avversario.
Chugi –  Lealtà.
Chui –  Avvertimento, ammonizione, attenzione. Nel judo: sanzione equivalente alla perdita di cinque punti (giudizio arbitrale).
Chukon-bo –  Centro del Bo.
Chusen –  Estrazione a sorte; sorteggio.
Dachi –  Posizione.
Dai –  (1) Grandezza; (2) Grossa taglia; (3) Lunghezza.
Dai-do –  (lett.) Grande via. Via Maestra (attraverso la quale si possono raggiungere enormi risultati in ogni situazione della vita).
Dai-sensei –  Grande onorevole professore (anziano).
Dai-sharin –  Grande ruota.
Dai-sho –  (lett.) Il lungo e il corto. Coppia di spade formata dalla katana e dal wakizashi.
Dai-to –  (cfr. Katana): Spada lunga.
Daidaiiro –  Colore arancione.
Daidaiiro-obi –  Cintura arancione.
Daimyo –  Signore feudale della provincia giapponese.
Daito-ryu aiki jutsu –  Arte marziale che influenzò alcune tecniche di aikido.
Daki –  (cfr. Daku): Abbracciato; abbracciando.
Daki-age –  (cfr. Daku): Sollevare abbracciando.
Daki-age –  足車 : Sollevare (l’avversario) abbracciando (le sue gambe) (Nage-waza; Tachi-waza; Koshi-waza) (Go Kyo: no; Classificazione Kodokan: si).
Daki-sutemi –  Lasciarsi cadere abbracciando (l’avversario).
Daki-wakare –  抱分 : Abbraccio e separazione (Nage-waza; Sutemi-waza; Yokosutemi-waza) (Go Kyo: no; Classificazione Kodokan: si).
Daku –  (v.): (1) Abbracciare, abbracciarsi; (2) Stringere fra le braccia; (3) Prendere fra le braccia.
Damashi –  (cfr. Damasu): (1) Inganno; (2) Disorientamento. Nel judo: finta per poi attaccare.
Damashi waza –  Tecniche d’inganno. Nel judo: attacco susseguente a una finta.
Damashii –  Spirito; anima (nig. cfr. Tamashii).
Damasu –  (v.): (1) Ingannare; imbrogliare; (2) Disorientare.
Dan –  Grado; avanzamento. Nel judo: grado (10 gradi di abilità e conoscenza, il 12° dan fu assegnato al fondatore Prof. Jigoro Kano come massimo grado irraggiungibile, infatti non esiste l’11°).
Danko –  (1) Azione decisiva; (2) Fermo; saldo; risoluto; pronto.
Dansha –  Chi ha acquisito almeno il primo dan.
Daore –  Caduto; andato giù (nig. cfr. Taore).
Daoshi –  (1) Caduta; (2) Capitolazione (nig. cfr. Taoshi).
De –  (cfr. Deru): (1) Avanzante; avanzato; (2) Uscente.
De-ashi-barai –  出足払 : Spazzata del piede avanzato o che avanza (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza) (Go Kyo 1-1; Classificazione Kodokan: si).
De-ashi-barai-gaeshi –  (cfr. Tsubame-gaeshi): Controtecnica a de-ashi-barai.
De-ashi-harai –  出足払 (cfr. De-ashi-barai): Spazzata del piede avanzato o che avanza (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza) (Go Kyo 1-1; Classificazione Kodokan: si)
Denbu –  Natiche; glutei.
Denko –  Cassa toracica (punto posto tra la 7 e l’8 costola).
Densho –  I libri (dei principi) segreti.
Deru –  (v.): (1) Avanzare; (2) Uscire; partire.
Deshi –  Allievo; alunno; scolaro; discepolo.
Dim –  Tocco.
Dim mak –  Antica arte marziale chiamata anche “il tocco Veleno” o “tocco della morte”.
Djite –  Lancia simile alla yari, ma con due lame taglienti perpendicolari.
Do –   : (lett.) Ciò che conduce, via, percorso, cammino, intesi sempre in senso spirituale più che fisico.
Do –  (1) Tempio; santuario; (2) Sala.
Do –  (1) Tronco del corpo; (2) Dorso.
Do-jime –  胴絞 : Strangolamento al tronco. Tecnica proibita nel randori e in gara che si esegue avvolgendo e, successivamente, distendendo le gambe all’altezza delle costole fluttuanti dell’avversario. (Ne-waza; Katame-waza; Shime-waza) (Classificazione Kodokan: si).
Dohyo –  Zona di combattimento utilizzata nel sumo.
Doji –  Simultaneo; contemporaneo.
Doji-ippon –  Ippon contemporaneo. Si verifica nel caso in cui entrambi i contendenti ottengano contemporaneamente il risultato di ippon (p.es. con tecniche di strangolamento) (giudizio arbitrale di parità: cfr. Hikiwake).
Dojo –  道場 : (lett.) Luogo dove si segue (ricerca) la Via (spirituale); luogo ove si svolgono gli allenamenti alle arti marziali, in origine il termine, ereditato dalla tradizione buddhista cinese, indicava il luogo in cui il Buddha ottenne il risveglio e per estensione i luoghi deputati alla pratica religiosa nei templi buddhisti. Il termine venne poi adottato nel mondo militare e nella pratica del Bujutsu, che durante il periodo Tokugawa fu influenzata dalla tradizione Zen, perciò è a tutt’oggi diffuso nell’ambiente delle arti marziali; (1) Palestra; (2) Arena.
Dojo –  (1) Suolo; (2) Terreno.
Dojo-yaburi –  道場破り : Distruzione del dojo.
Dojokun –  道場訓 : Regole di comportamento nel dojo.
Doka –  Per favore; per cortesia.
Dokusan –  Colloqui personali ed equilibrati tra un allievo e il suo maestro.
Dome –  Da Tomeru, bloccare.
Domyaku –  Arteria.
Dori –  Presa (nig. cfr. Tori).
Doryo –  Nobiltà d’animo.
Dosa –  Azione; movimento del corpo.
Doshin –  Connestabile.
Doshu –  Guida.
Dozo –  (cfr. Doka) – Per favore; per cortesia.
Ebi –  (1) Aragosta; (2) Gambero.
Ebi-jime –  Strangolamento ad aragosta (metodo del Maestro Kawaishi – tecnica non riconosciuta dal Kodokan).
Eda –  Ramo.
Edo –  Nome antico di Tokyo (fino al 1868).
Ei –  Abbreviazione di han’ei.
Eisho-ji –  Tempio di Eisho dove nacque il Kodokan.
Eku –  Remo.
Embukai –  Dimostrazione aperta al pubblico.
Enpi –  Gomito.
Eri –  (1) Risvolto; (2) Bavero; (3) Colletto del kimono e del judogi.
Eri-jime –  Strangolamento con il bavero.
Eri-seoi-nage –  Proiezione caricando sul dorso (sopra la spalla) con una presa al gomito e l’altra al bavero del judogi dallo stesso lato (Nage-Waza; Tachi-waza; Te-waza).
Eritori –  Presa al bavero.
Fu –  Vento.
Fuantei –  (1) Squilibrio; (2) Instabilità.
Fudo –  Immobile; fermo.
Fudo-shin –  Mente immobile.
Fujoshi –  Donna; donna maritata.
Fujoshi-jo-goshin-no-kata –  (lett.) Forme della difesa personale delle ragazze e delle donne. Nel judo: Forme della difesa personale femminile create al Kodokan negli anni ’50.
Fukai –  (1) Disagio; (2) Sconforto.
Fukai –  (1) Profondo; (2) Alto.
Fukubu –  Si riferisce all’intera zona che va dallo stomaco agli organi genitali ed in essa si distingue l’I (stomaco) e il Kikai (circa cinque centimetri sotto l’ombelico), vi si trova il punto più importante dell’uomo il Tanden.
– Synonyms: Onaka
Fukuda Hachinosuke –  Maestro di Tenshin Shin’yo-ryu e primo insegnante di jujutsu di Jigoro Kano.
Fukuda-ryu –  Scuola di jujutsu fondata dal Maestro Fukuda Hachinosuke.
Fukurahagi –  Polpaccio.
Fumi –  (1) Tallonata; colpo di piede; (2) Passo.
Fumi-komi-seoi-nage –  Seoi-nage con una gamba all’interno (Nage-waza; Tachi-waza; Te-waza).
Fumikomi –  (cfr. Fumikomu): Avanzata dei piedi all’interno.
Fumikomu –  (v.): (1) Camminare dentro; (2) Avanzare all’interno.
Funakogi –  Esercizio dell’aikido per lo sviluppo del Ki detto anche Torifune.
Funakoshi Gichin –  Fondatore del karate shotokan. Per saperne di più.
Furi-age –  (cfr. Furi-ageru): Sollevato (per percuotere dall’alto). Nel judo tecnica presente nel kodokan-goshin-jutsu.
Furi-ageru –  (v.): (1) Alzare; (2) Brandire.
Furi-oroshi –  (cfr. Furi-orosu): Percuotere dall’alto. Nel judo tecnica presente nel kodokan-goshin-jutsu.
Furi-orosu –  (v.): Abbattere; colpire dall’alto (la testa di qualcuno).
Furitama –  Esercizio dell’aikido di concentrazione atto alla stabilizzazione del Ki.
Furyu –  Termine che deriva dal Bushido ed indica la crescita spirituale del samurai. Il furyu determina la giusta condizione che consente all’uomo di comprendere le cose intuitivamente.
Fusegi –  Difesa nella lotta a terra (Ne-waza).
Fusegi Kata –  Metodo; forma di difesa.
Fusegu –  (v.): Difendere; custodire; proteggere. Nel judo: difendere rompendo le prese.
Fusen –  (1) Mancanza; assenza; (2) Defezione.
Fusen-gachi –  Vittoria per assenza, defezione (giudizio arbitrale).
Futaridori –  Tecniche con attacco contemporaneo di due persone.
Futo –  Piede.
Futo-momo –  Coscia.
Futon –  Trapunta imbottita.
Ga –  Io; io stesso; me stesso.
Gachi –  Vittoria (nig. cfr. Kachi).
Gaeshi –  Rovesciamento; contrattacco (nig. cfr. Kaeshi).
Gaijin –  I vanitosi (è il nome dispregiativo dato a volte ai turisti e ai residenti stranieri).
Gake –  Agganciamento (nig. cfr. Kake).
Gaku –  (1) Raggiungimento; realizzazione; conseguimento (diploma scritto).
Gaku –  (1) Quadrato; quadro (nig. cfr. Kaku).
Gaku –  Angolo (nig. cfr. Kaku).
Gamae –  Posizione; posa (nig. cfr. Kamae).
Gamae –  (1) Struttura; apparenza; aspetto; (2) Tipo (nig. cfr. Kamae).
Ganmen –  Viso; faccia.
Ganmen-tsuki –  Colpo (pugno) al viso. Nel judo: tecnica presente nel kodokan-goshin-jutsu.
Ganseki –  Dondolio.
Ganseki-otoshi –  (Proiezione con) sollevamento con entrambe le braccia e con presa ai due baveri dei judogi (Nage-waza; Tachi-waza; Te-waza).
Garami –  (cfr. Karamu): Torsione; arrotolamento; avvolgimento (nig. cfr. Karami).
Gari –  Falciata; sgambetto (nig. cfr. Kari).
Gashira –  (1) Testa; (2) Alto (nig. cfr. Kashira).
Gashira –  Capo; guida (nig. cfr. Kashira).
Gashuku –  Alloggi degli studenti per l’allenamento.
Gatame –  Immobilizzazione; controllo (nig. cfr. Katame).
Gatana –  Spada giapponese a lama curva (nig. cfr. Katana).
Ge –  Basso grado; bassa classe.
Gedan –  La parte bassa (del corpo).
Gedan ni kamaeru –  Assumere la posizione di guardia bassa.
Geiko –  (1) Esercizio; allenamento; (2) Acquisizione di abilità (nig. cfr. Keiko).
Genki –  (1) Energia; vitalità; coraggio; vigore; (2) Forza vitale (forma del Ki).
Geri –  Calcio (nig. cfr. Keri).
Gesa –  Trasversale (al corpo) (nig. cfr. Kesa).
Geta –  Zoccoli di legno tradizionali.
Gi –  Tecnica (p. es. Shin-gi-tai).
Go –  Karma, termine buddhista per definire un’azione determinante per il futuro di un individuo.
Go –  (1) Cinque; (2) Quinto.
Go –  Parola; vocabolo.
Go kyu –  Quinta classe; quinto grado (cintura gialla).
Go-bogyo-no-gaeshi –  (lett.) Rovesciamento della difesa go. Nel judo: contrattacco successivo alla difesa go.
Go-dan –  Quinto dan.
Go-kyo –  I cinque principi. Forma abbreviata di go-kyo no kaisetsu.
Go-kyo no kaisetsu –  Spiegazione dei go-kyo (i quaranta basilari Tachi-waza).
Go-no-bogyo –  Difesa con la forza (difesa dura).
Go-no-kata –  Forme della forza.
Go-no-sen –  Contrasto dell’iniziativa che si esprime con i bogyo waza (tecniche difensive): contrattacco.
Go-no-sen-no-kata –  Nel judo: forme delle controtecniche (messe a punto dal Maestro Kawaishi alla fine degli anni ’30).
Goshi –  Anca; fianco (nig. cfr. Koshi).
Goshin –  Difesa personale; autodifesa.
Goshin-jutsu –  Arte della difesa personale (in tutte le sue forme).
Guruma –  Ruota (nig. cfr. Kuruma).
Gyaku –  Contrario; opposto; inverso.
Gyaku chowa –  Schivare nella direzione opposta (all’attacco).
Gyaku-gesa-gatame –  (cfr. Ushiro-gesa-gatame).
Gyaku-hanmi –  Posizione opposta (tra i due avversari): palmo delle mani in alto.
Gyaku-juji-jime –  逆十字絞 : Strangolamento a croce (con presa) invertita/contraria (il palmo delle mani verso l’alto), (Ne-waza, Katame-waza; Shime-waza; Katame-no-kata) (Classificazione Kodokan: si).
Gyaku-sen –  Combinazioni indirezione opposta (alla precedente).
Gyaku-ude-garami –  Ude-garami al contrario.
Gyaku-yoko-ukemi –  Caduta laterale dalla parte opposta.
Gyakugeki –  Contrattacco.
Ha –  Supremazia; direzione. Nel judo: aiuto del Maestro nella conoscenza dell’arte.
Ha –  (1) Ala (ascella); (2) Penna; piuma.
Ha –  Bordo della lama.
Hachi –  Ottavo.
Hachi-dan –  Ottavo dan.
Hadaka –  Corpo nudo; nudità.
Hadaka-jime –  裸絞 : Strangolamento a mani nude (senza effettuare prese sugli indumenti) (Ne-waza; Shime-waza; Katame-no-kata) (Classificazione kodokan: si).
Hai –  Si.
Haimen –  (1) Ultimo; (2) Posteriore; (3) Il dietro.
Haimen-tsuke –  Contatto da dietro. Nel judo: tecnica presente nel kodokan-goshin-jutsu.
Hairi –  (cfr. Hairu): Entrata.
Hairi kata –  Forme di entrata. Forme per arrivare ad un controllo.
Hairu –  (v.): Entrare; andare dentro.
Hajime –  (1) Inizio; (2) Partenza (comando arbitrale).
Hajime –  Origine.
Hajimeru –  (v.) – Cominciare; iniziare.
Hakama –   : Indumento tradizionale giapponese che somiglia ad una larga gonna-pantalone a pieghe (originariamente indossata soltanto dagli uomini, oggigiorno viene portata anche dalle donne), viene legata alla vita ed è lunga approssimativamente fino alle caviglie; (2) Tenuta formale da addestramento per il Kendo usata anche nell’Aikido.
Han –  Mezzo; metà.
Han –  Indiretto.
Han’ei –  Prosperità.
Han-do –  Via indiretta.
Han-do no kuzushi –  Squilibrio dovuto ad una azione di damashi waza; forma indiretta di squilibrio procurato a se stesso.
Han-sutemi waza –  Tecniche di mezzo sacrificio.
Hanareru –  (v.): Separarsi; distaccarsi; allontanarsi.
Hanareta-ba-ai –  A lunga distanza.
Hando –  Reazione.
Hane –  (cfr. Haneru): Saltato.
Hane-goshi –  跳腰 : (lett.) Anca saltata; “proiezione” d’anca saltata, detta anche proiezione d’anca ad ala; (Nage-Waza; Tachi-waza; Koshi-waza) (Go Kyo 3-5; Classificazione Kodokan: si).
Hane-goshi-gaeshi –  跳腰返 : Contrattacco su hane-goshi (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza) (Go Kyo: no; Classificazione Kodokan: si).
Hane-maki-goshi –  Così veniva definito l’attuale hane-makikomi nel Canon of Judo del M° K. Mifune (Nage-waza; Tachi-waza; Koshi-waza).
Hane-makikomi –  跳巻込 : Avvolgimento saltato (d’anca), a forma d’ala (Nage-waza; Sutemi-waza; Yokosutemi-waza) (Go Kyo 4-3; Classificazione Kodokan: si).
Haneru –  (v.): Saltare dentro; balzare.
Hanmi –  Posizione.
Hansoku –  Infrazione; irregolarità; scorrettezza; gioco sleale; azione vietata.
Hansoku make –  Sconfitta per squalifica. Nel judo: sanzione equivalente alla perdita di dieci punti e che dà all’avversario la vittoria per ippon (giudizio arbitrale).
Hansoku make akai –  Squalifica del rosso (contendente che indossa la cintura rossa, giudizio arbitrale).
Hansoku make shiroi –  Squalifica del bianco (contendente che indossa la cintura bianca, giudizio arbitrale).
Hantai –  Rovescio.
Hantai –  (1) Opposizione; (2) Antagonismo.
Hantei –  (1) Decisione; (2) Giudizio. Nel judo: appello dell’arbitro rivolto ai giudici di sedia, alla fine di una gara con punteggio pari, per chiedere (secondo il loro giudizio) quale sia stato il migliore dei contendenti.
Happo –  In tutte le direzioni.
Happo no kuzushi –  Tutte le otto direzioni fondamentali di squilibrio.
Hara –  (1) Ventre; (2) Addome; (3) Stomaco.
Hara kiri –  (lett.) Taglio dello stomaco. Comune definizione del modo di suicidarsi dei samurai (cfr. Seppuku).
Hara-gatame –  Leva (controllo) al gomito con l’addome (Ne-waza; Katame-waza; Kansetsu-waza: cfr. Ude-hishiji-hara-gatame).
Haragei –  Energia addominale.
Harai –  (cfr. Harau): Spazzata.
Harai-goshi –  払腰 : Spazzata con l’anca (coscia) (Nage-waza; Tachi-waza; Koshi-waza; Nage-no-kata) (Go Kyo 2-7; Classificazione Kodokan: si).
Harai-goshi-gaeshi –  払腰返 : Contrattacco su harai-goshi (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza) (Go Kyo: no; Classificazione kodokan: si).
Harai-makikomi –  払巻込 : Avvolgimento spazzando (Nage-waza; Sutemi-waza; Yokosutemi-waza) (Go Kyo: no; Classificazione Kodokan: si).
Harai-tsurikomi-ashi –  払釣込足 : Spazzata al piede tirando e sollevando (pescando) (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza) (Go Kyo 3-6; Classificazione Kodokan: si).
Harau –  (v.): (1) Spazzare; (2) Spazzare via.
Hasami –  (1) Forbici; (2) Cesoia; (3) Pinza.
Hasami-gaeshi –  Contrattacco a forbice; sforbiciata (Nage-waza; Tachi-waza; Yoko-sutemi-waza: cfr. kani-basami).
Hazumi –  Stimolo; impeto; occasione; opportunità. Nel judo: momento opportuno (opportunità) per effettuare una tecnica.
Hazumi-waza –  Tecnica con la quale si proietta (l’avversario) sfruttando l’opportunità del momento.
Henka –  (1) Cambiamento; (2) Variazione; (3) Trasformazione.
Henka-yotsu –  (lett.) Affrontare al contrario. Nel judo: i due contendenti si affrontano usando prese contrarie l’uno rispetto all’altro (destra-sinistra e viceversa), il contrario è ai-yotsu.
Heso –  Ombelico.
Hi –  (pref.): a-; anti-; in-. Generalmente usato per indicare il contrario sia dei sostantivi che degli aggettivi (p.es.:  morale – amorale).
Hi-ga –  (lett.) Non solo io. Lui e me; noi e gli altri.
Hi-ga-no-sesshoku –  Contatto tra lui e me.
Hidari –  Sinistra.
Hidari mae kuzushi –  Squilibrio in avanti a sinistra.
Hidari shizen tai –  Posizione naturale a sinistra.
Hidari ushiro kuzushi –  Squilibrio indietro a sinistra.
Hidari waza –  Tecniche (eseguite) a sinistra.
Hidari-eri-dori –  Presa al bavero sinistro. Nel judo: tecnica presente nel kodokan-goshin-jutsu.
Hidari-jigo-tai –  Posizione difensiva a sinistra.
Hidari-yoko-kuzushi –  Squilibrio laterale a sinistra.
Hiji –  Gomito.
Hiji-otoshi –  Caduta sul gomito.
Hiki –  (cfr. Hiku): (1) Tirata; strappo; (2) Spostamento.
Hiki-otoshi –  Far cadere tirando. Nel judo: tecnica presente nel koshiki-no-kata.
Hiki-tai –  (lett.) Tirata del corpo. Strattonata.
Hikidashi –  Ritirata; ritirarsi. Nel judo: rotazione all’indietro; spostamento dei piedi indietro prima della rotazione.
Hikikomi –  Trascinamento a terra.
Hikikomi-chui –  Sanzione per trascinamento a terra irregolare (giudizio arbitrale).
Hikikomi-gaeshi –  引込返 : Rovesciamento con trascinamento a terra (Nage-waza; Sutemi-waza; Masutemi-waza) (Go Kyo: no; Classificazione Kodokan: si).
Hikikomi-waza –  Tecnica (lecita) di trasferimento a terra del combattimento.
Hikite –  Tirare con la mano.
Hikiwake –  Parità; Incontro nullo (comando arbitrale).
Hikkomi –  (cfr. Hikikomi): Trascinamento a terra.
Hikkomi-chui –  (cfr. Hikikomi-chui): Sanzione per trascinamento a terra irregolare (giudizio arbitrale).
Hikkomi-gaeshi –  引込返 (cfr. Hikikomi-gaeshi): Rovesciamento con trascinamento a terra (Nage-waza; Sutemi-waza; Masutemi-waza) (Go Kyo: no; Classificazione Kodokan: si).
Hikkomi-waza –  (cfr. Hikikomi-waza): Tecnica (lecita) di trasferimento a terra del combattimento.
Hikoki –  Virata.
Hikoki-nage –  Proiezione con virata (tecnica che Tori può effettuare da posizione “quadrupedica” ovvero da posizione inginocchiata con mani a terra perpendicolari alle spalle) (Ne-waza; Katame-waza; Te-waza).
Hiku –  (v.) – (1) Tirare; (2) Strappare; (3) Spostare; (4) Trascinare.
Hima –  Apertura.
Hima –  (1) Tempo libero; (2) Periodo.
Hineri –  (cfr. Hineru): Avvolgimento; torsione.
Hineru –  (v.): (1) Girare; (2) Intrecciare; (3) Torcere; (4) Storcere.
Hiraki –  (cfr. Hiraku): Apertura.
Hiraku –  (v.): (1) Aprire; aprirsi; (2) Schiudersi.
Hishigi –  (cfr. Hishigu): (1) Rottura; (2) Frantumazione.
Hishigu –  (v.): (1) Rompere; (2) Frantumare.
Hishiji –  (cfr. Hishigi).
Hitai –  Fronte.
Hittsui –  Ginocchio (nel linguaggio dei samurai).
Hiza –  (cfr. Hittsui) – Ginocchio.
Hiza-gashira –  (lett.) Testa del ginocchio. Parte superiore del ginocchio; rotula.
Hiza-gatame –  (cfr. Uki-gatame) – Immobilizzazione col ginocchio (Ne-waza; Katame-waza)
Hiza-guruma –  膝車 : Ruota sul ginocchio (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza) (Go Kyo: 1-2; Classificazione Kodokan: si)
Hiza-jime –  Strangolamento con il ginocchio (Ne-waza; Katame-waza; Shime-waza).
Hiza-seoi –  Seoi-nage con bloccaggio del ginocchio con la mano (Nage-waza; Tachi-waza; Te-waza)
Hiza-suri –  Strisciare le ginocchia (detto anche suri-hiza).
Hiza-tsume –  Avvicinare le ginocchia. Nel judo: distanza delle ginocchia fra Tori e Uke in posizione Seiza (Tai-za) nel kime-no-kata.
Ho –  Direzione.
Ho –  (1) Metodo; (2) Modo; (3) Sistema; (4) Arte.
Hoji –  (1) Mantenimento; sostegno; (2) Conservazione.
Hoka –  Altro; un altro.
Hoka –  Altrove.
Hon –  Fondamentale; di base.
Hon-gesa-gatame –  本袈裟固 : Immobilizzazione (controllo) fondamentale a fascia. (Ne-waza; Katame-waza; Osaekomi-waza) (Classificazione Kodokan: si).
Hon-kesa-gatame –  本袈裟固 (cfr. Hon-gesa-gatame) – Immobilizzazione (controllo) fondamentale a fascia. (Ne-waza; Katame-waza; Osaekomi-waza) (Classificazione Kodokan: si).
Hyoshi –  Tenere il ritmo (attaccare in combinazione).
Ichi –  Uno; primo (appartiene alla numerazione di origine cinese; spesso precede un sostantivo, al quale si unisce formando una parola composta, dando origine ad una modifica eufonica) (p.es.: primo gruppo ikkyo e non ichi kyo).
Ichi –  Posizione; posto.
Ichi-dan –  (cfr. Sho-dan) – Primo dan. Cintura nera.
Idori –  Tecniche eseguite nella posizione inginocchiata nel kime-no-kata.
Ie –  (1) Casa; (2) Dimora; (3) Residenza.
Ie –  No; risposta negativa ad una domanda.
Iki –  Forza di volontà (forma del ki).
Iki –  (cfr. Iku): Andata.
Iki-ai-nagara –  Avvicinamento e allontanamento; andata e ritorno.
Ikioi –  Forza; potere. Nel judo: impeto che permette di effettuare una tecnica (attacco).
Ikioi waza –  Nel judo: tecnica con la quale si riesce a trasmettere un impeto e quindi si proietta (l’avversario).
Ikkyo –  Primo gruppo (ju-no-kata).
Ikkyo –  Prima tecnica di immobilizzazione dell’Aikido.
Ikkyu –  Prima classe; primo grado (cintura marrone).
Iku –  (v.): Andare.
In –  Ritmo.
Inko –  Gola.
Ippon –  Uno; un punto. Nel judo: punteggio massimo accordato equivalente a dieci punti, cioè alla vittoria (giudizio arbitrale).
Ippon-seoi-nage –  一本背負投 : Proiezione caricando sul dorso (sopra la spalla) con presa su un punto (della casacca del judogi) (Nage-waza; Tachi-waza; Te-waza) (Go Kyo: no; Classificazione Kodokan: si).
Ireru –  (v.) – Inserire; mettere dentro.
Iri –  (cfr. Ireru).
Irikomi –  Ruotare avanzando verso l’avversario.
Irimi –  Forma contratta di irikomi.
Itchokusen –  Linea retta.
Itsutsu –  Cinque.
Itsutsu-no-kata –  Il kata dei cinque (principi). Per saperne di più.
Iwa –  Roccia.
Iwa-nami –  Frangenti sulla roccia. Nel judo: tecnica presente nel koshiki-no-kata.
Ji –  (1) Parola; (2) Carattere; (3) Lettera.
Ji-ta-kyo-ei –  o jita kyoei: forma contratta di ji-ta-yu-wa-kyo-ei, (lett.) mutua (reciproca) prosperità. Il judo è stato definito dal Prof. Jigoro Kano ji-ta-kyo-ei e sei-ryoku-zen’yo, cioè “reciproca prosperità” ottenute attraverso “il miglior impiego dell’energia”.
Ji-ta-yu-wa-kyo ei –  (lett.): mutua (reciproca) prosperità. Il judo è stato definito dal Prof. Kano ji-ta-kyo-ei e sei-ryoku-zen’yo, cioè “reciproca prosperità” ottenute attraverso “il miglior impiego dell’energia”.
Jigo –  Difesa; difensiva.
Jigo-hon-tai –  Posizione difensiva fondamentale.
Jigo-tai –  Posizione difensiva.
Jigoku –  Inferno; infernale.
Jigoku-jime –  Strangolamento infernale (Ne-waza; Shime-waza).
Jikan –  (1) Tempo da cronometrare; (2) Pausa; (3) Limite di tempo.
Jikan –  Ora; tempo; periodo.
Jiku –  (1) Asse; (2) Lancia; (3) Freccia.
Jime –  Compressione alla gola; strangolamento; soffocamento (nig. cfr. Shime).
Jin –  Umanità; benevolenza; carità.
Jin-do –  Sentiero dell’umanità.
Jitsu –  Tecnica; arte (cfr. jutsu).
Jo –  Area di circa quattro piedi di lato.
Jo –  Ragazza; donna non sposata.
Jodan –  (1) La parte alta (del corpo); (2) Alto livello.
Jodan ni kamaeru –  Assumere la posizione di guardia alta.
Jomyaku –  Vena.
Joseki –  Posto d’onore. Nel judo: lato superiore dell’area dei Kata dove si allineano tutti gli insegnanti; gli istruttori e gli allenatori si posizionano alla destra del Maestro.
Jotai –  Parte superiore (del corpo).
Joza –  (cfr.) Kamiza.
Jozu –  Abile; esperto.
Ju –  (Anticamente jiu): cedevole, gentile, adattabile. Questa parola, derivata dalla filosofia Taoista, indica l’opposto di duro, del rigido, estremo, irragionevole. L’uso di ju nel judo non sta ad indicare cedevole come sinonimo di facile ma come ragionevole, efficace.
Ju –  (1) Decimo; (2) Dieci.
Ju-dan –  Decimo dan.
Ju-jutsu –  (anche ju-jitsu, jiujitsu): L’arte gentile; originario sistema di difesa/offesa dal quale trae origine il judo; nome che, in Giappone, include molte forme di combattimento corpo a corpo.
Ju-no-kata –  La dimostrazione delle tecniche della gentilezza o dell’adattabilità. Per saperne di più.
Ju-no-seigoo –  La dolcezza controlla la durezza; il debole controlla il forte.
Judo –  (lett.) Via della cedevolezza. Disciplina di combattimento a mani nude d’attacco e di difesa, ideata dal Prof. Jigoro Kano in Giappone nel 1882, che ha come fine il miglior impiego dell’energia in tutti i campi della vita. Per saperne di più.
Judo kyohon –  I fondamenti del judo.
Judogi –  Tenuta per la pratica del judo (casacca e pantaloni).
Judojo –  Sala di judo.
Judoka –  Praticante di judo.
Judoshugyosha –  Praticante di judo al di sotto del 4° Dan.
Juichi-dan –  Undicesimo dan (grado mai assegnato in segno di rispetto al fondatore del judo Shi-han Jigoro Kano 12° dan a rimarcare l’incolmabile abisso che lo separa dagli altri praticanti).
Juji –  (lett.) Segno dei dieci; croce (non avendo, nella loro lingua, la parola croce, i Giapponesi hanno usato l’ideogramma corrispondente al loro numero dieci (+) che corrisponde al segno della nostra croce).
Juji-gatame –  Immobilizzazione a croce.
Juji-jime –  Strangolamento a croce.
Jukuren –  Abilità; destrezza.
Jukuryo –  (1) Pronto; (2) Risoluto.
Jukuryo danko –  Pronto all’azione.
Juni –  (1) Dodici; (2) Dodicesimo; (3) Dozzina.
Juni-dan –  Dodicesimo dan.
Jushin –  Centro di gravità.
Jutsu –  Tecnica; arte (cfr. jitsu).
Ka – (suff.): (1) Casa; (2) Professione. Aggiunto ad un sostantivo assume il significato di professionista o esperto (p. es.: judoka, karateka etc.).
Kachi –  Vittoria.
Kaeru – (v.): (1) Cambiare; 82) Convertire; (3) Trasformare.
Kaeshi – (cfr. Kaesu) – Rovesciamento. Nel judo: contrattacco.
Kaeshi-waza –  Tecnica dei controcolpi; controtecnica.
Kaesu – (v.): Restituire; rendere. Nel judo: rovesciare; contrattaccare.
Kagae – (cfr. kakae): Abbraccio.
Kagami –  Specchio.
Kagami –  Abbreviazione di kagami-mochi.
Kagami-biraki – (lett.) Apertura (taglio) della torta di riso. Cerimonia di apertura dell’anno judoistico giapponese che ha luogo all’inizio del mese di gennaio presso il Kodokan. Tale cerimonia, un tempo, aveva inizio con una amichevole colazione durante la quale si consumava una torta di riso. Ai giorni nostri, considerato l’elevato numero di partecipanti, non è più prevista la consumazione della colazione.
Kagami-migaki – (lett.) Lustrare lo specchio; portare serenità nell’animo (detto anche kyomai).
Kagami-mochi –  Specchio rotondo a forma di torta di riso.
Kagami-waza –  Tecnica dello specchio (solo in combattimento). Dimostrazione di come Tori e Uke operino entrambi a destra e a sinistra.
Kagato – (cfr. Kakato) – Tallone
Kagato-jime –  Strangolamento con il tallone (Ne-waza; Katame-waza; Shime-waza).
Kai –  Centro; gruppo; circolo.
Kaiden –  Abile; competente; esperto; maestro. Nel judo: Maestro (antico grado in uso prima della fondazione del Kodokan).
Kaisetsu –  Spiegazione; commento; interpretazione.
Kaiten –  Rotolato.
Kaiten –  Rotazione; rivoluzione.
Kaiten-mae-ukemi –  Caduta rotolata in avanti (cfr. mae-mawari-ukemi, zenpo-kaiten-ukemi).
Kaiten-ushiro-ukemi –  Caduta rotolata indietro (in modo da potersi rialzare immediatamente).
Kakae – (cfr. Kakaeru) – Abbraccio.
Kakae-dori –  Presa abbracciando (alle spalle) (Kodokan-goshin-jutsu).
Kakae-wakare – (lett.) Dividere abbracciando (Uke si trova in posizione “quadrupedica” ovvero in posizione inginocchiata con le mani a terra perpendicolari alle spalle).
Kakaeru – (v.) – Tenere in braccio; abbracciare.
Kakari –  Resistenza.
Kakari-geiko –  Allenamento con resistenza; allenamento in fase dinamica.
Kakato –  Tallone (cfr. Kagato e kibisu).
Kakato-gaeshi –  Rovesciamento con presa al tallone (detto anche kibisu-gaeshi) (Nage-waza; Tachi-waza; Te-waza)
Kake – (cfr. Kakeru) – (1) Proiezione; (2) Punto della caduta; (3) Esecuzione; (4) Agganciamento.
Kakeru – (v.): Agganciare; appendere.
Kaku –  (1) Angolo; (2) Quadro; (3) Quadrato.
Kamae –  (1) Struttura; apparenza; aspetto; (2) Tipo (3) Posizione; posa; (4) Posizione di difesa.  
Kamaeru – (v.): (1) Assumere una posa; mettersi in posa; (2) Essere preparato.
Kami –  (1) Al di sopra; (2) Vetta; (3) Lato superiore; (4) Carta; (5) Dio; divinità.
Kami katsu –  Arte di rianimazione in posizione supina.
Kami-hiza-gatame –  (lett.) Lussazione con il ginocchio in alto. Lussazione per mezzo del ginocchio alzato (Ne-waza; Katame-waza; Kansetsu-waza).
Kami-sankaku-gatame –  Controllo a triangolo dal di sopra. (Ne-waza; Katame-waza; Osaekomi-waza).
Kami-shiho-gatame –  上四方固 : Controllo al di sopra (della testa) con quattro punti d’appoggio. (Ne-waza; Katame-waza; Osaekomi-waza; Katame-no-kata) (Classificazione Kodokan: si).
Kami-shiho-jime –  Strangolamento effettuato come difesa da kami-shiho-gatame (Ne-waza; Katame-waza; Shime-waza).
Kami-ude-hishiji-juji-gatame –  Lussazione del braccio teso a croce dall’alto (Ne-waza; Katame-waza; Kansetsu-waza).
Kamiza –  Lato dell’area dei kata (detta anche jozo) alla destra di joseki, riservato alle personalità.
Kan –  (1) Avere a che fare con; riguardo a…; (2) Inverno; la stagione fredda.
Kan-geiko –  Esercizio d’inverno.
Kani –  Aragosta; granchio.
Kani-basami –  蟹挟: Forbice d’aragosta (detta anche hasani gaeshi) (Nage-waza; Sutemi-waza; Yokosutemi-waza) (Go-kyo, no; classificazione Kodokan, si).
Kani-jime –  Soffocamento ad aragosta (effettuato con le gambe che comprimono le vene giugulari) (Ne-waza; Katame-waza; Shime-waza).
Kannuki –  (1) (lett.) Catenaccio (messo come un catenaccio); trasversale; obliquo; (2) Doppia leva al braccio.
Kano Jigoro –  嘉納 治五郎: Fondatore del metodo Judo Kodokan (1882). Nacque il 28 ottobre 1860 a Mikage e morì il 4 maggio 1938 in navigazione nel Mar del Giappone. Gli fu attribuito il titolo di Shi-han (“da imitare”) 12° DAN. Per saperne di più.
Kansetsu –  (Kwansetsu) Articolazione; giuntura; incastro. Nel Judo: leva articolare.
Kansetsu-waza –  Tecnica della leva o del controllo delle articolazioni.
Kao –  Faccia; viso.
Kappo –  Pronuncia contratta dell’espressione katsu-ho.
Kara –  Vuoto; nudo.
Karada –  (1) Corpo; (2) Fisico.
Karami –  (cfr. Karamu) – Arrotolamento; avvolgimento.
Karamu – (v.) – (1) Sorreggere; (2) Avviluppare; (3) Torcere; (4) Arrotolare.
Karate –  (lett.) Mano vuota; arte di combattere col pugno. Per saperne di più.
Karategi –  Abbigliamento per la pratica del karate.
Kari –  (cfr. Karu) – Sgambetto; falciata.
Kari-waza –  Tecniche di falciata.
Karu – (v.) – Falciare; potare.
Karui –  Leggero (nel peso); lieve.
Kashira –  (1) Testa; (2) Alto; (3) Guida; (4) Capo.
Kasumi –  (lett.) La nebbia. Nel Judo: distrarre l’avversario.
Kata –  (1) Spalla; (2) Estratto; tipo; modello; forma; (3) Uno.
Kata-ashi-dori –  Presa ad una gamba.
Kata-gatame –  肩固 : Controllo con la spalla (Ne-waza, Katame-waza; Osaekomi-waza; Katame-no-kata) (Classificazione Kodokan, si).
Kata-guruma –  肩車 : ruota sulle spalle, (Nage-waza; Tachi-waza; Te-waza; Nage-no-kata) (Go Kyo, ; classificazione Kodokan, si).
Kata-ha-jime –  片羽絞 : Strangolamento con il braccio ad ala, (Ne-waza, Katame-waza; Shime-waza; Katame-no-kata) (classificazione Kodokan, si).
Katai –  Duro; solido.
Katame –  (cfr. Katameru) – (1) Immobilizzazione; (2) Controllo.
Katameru – (v.): (1) Difendere; (2) Guardare; (3) Sorvegliare.
Katana –  Spada giapponese a lama curva (usata a due mani).
Keiko –  Allenamento; pratica; esercizio.
Keri –  (cfr. Keru) – Calcio.
Keru – (v.): Calciare; tirare calci; dare calci.
Kesa –  (1) Fascia che si mette trasversalmente sul kimono da cerimonia; (2) Supplizio dei monaci buddhisti che veniva messo trasversalmente sul corpo; (3) Trasversale; (4) Di traverso.
Kesa – (1) trasversale; (2) di traverso.
Kesa-garami – controllo a fascia (trasversale in immobilizzazione) con lussazione (Ne-waza, Katame-waza; Kansetsu-waza).
Kesa-gatame袈裟固: controllo a fascia (trasversale), (Ne-waza, Katame-waza; Osaekomi-waza) (classificazione Kodokan, si).
Ki – albero
Ki –  : (1) spirito; mente; animo; coscienza; (2) energia psicofisica che si ritiene concentrata nel basso addome, detta anche forza vitale del corpo.
Ki – giallo.
Kiai – lett. insieme, unione -di spiriti, (Parola formata da ki spirito e da ai, contrazione dei verbo awaseru unire). Grido terapeutico; grido particolare emesso per rafforzare il corpo e la mente quando viene richiesto il massimo sforzo.
Kiai-jutsu – tecnica dei kíai.
Kibisu – tallone (cfr. kakato).
Kibisu-gaeshi – 踵返 : rovesciamento con presa al tallone (detto anche kakato-gaeshi), (Nage-waza; Tachi-waza; Te-waza) (Go Kyo, no; classificazione Kodokan, si).
Kihon – fondamentale; di base.
Kihon-kumi-kata – il kata delle prese fondamentali.
Kiiro – colore giallo.
Kiiro-obi – cintura gialla.
Kikan – trachea.
Kiken – rinuncia; abbandono; astensione.
Kiken gachi – vittoria per abbandono (giudizio arbitrale).
Kimari – decisivo; conclusivo.
Kimari-waza – tecnica decisiva.
Kime – (1) decisione; (2) accordo.
Kime-no-kata – forme della decisione (conosciuto anche con il nome Shinken-shobu-no-kata).
Kimochi – (1) sensazione; sentimento; disposizione; (2) rapporto tra maestro e allievo.
Kinsa – piccolo vantaggio (giudizio arbitrale desueto).
Kinu – seta.
Kiri (cfr. kiru): tagliente.
Kiri oroshi – taglio dall’alto (tirato giù con la spada); fendente (Kime-no-kata; Ju-no-kata).
Kirikomi (cfr. kirikomu): colpo di taglio (con il coltello); colpire tagliando (Kime-no-kata).
Kirikomu – (v.): tagliare profondamente all’interno.
Kirneru  – (v.): decidere; fissare; determinare.
Kiru – (v.): (1) tagliare; (2) triturare; (3) segare.
Kisoku – forza dei respiro (forma del ki).
Kiza – seduto con le gambe tese.
Ko – piccolo.
Ko – (1) lettura; (2) studio; (3) pensiero .
Ko – vecchio; antico.
Ko – (1) vuoto; (2) futile.
Ko- (pref.)- premesso ai sostantivi prettamente giapponesi forma il diminutivo.
Kobushi – pugno.
Kodansha – portatore di dan (cfr. yudan-sha).
Ko-daore – lett. caduta nel vuoto. Tecnica più comunemente chiamata “tronco abbattuto” (Koshiki-no-kata).
Kodokan – lett. Istituto (Scuola) per lo studio della Via. Centro del Judo a Tokyo, fondato nel 1882 dal Prof Jigoro Kano.
Kodokan-goshin-jutsu : difesa personale del Kodokan.
Kogeki – attacco; assalto; offensiva.
Kogeki shisei – posizione d’attacco.
Koho – posteriore; il dietro (cfr. ushiro).
Koho-ukemi – 後方受身 : caduta indietro (più cominemente detta ushiro-ukemi).
Kojoku – uso; impiego.
Koka – lett. effetto; risultato. Nel Judo: vantaggio quasi simile allo yuko equivalente a tre punti (giudizio arbitrale).
Kokoro – mente; mentalità; idea.
Kokyu – respirazione; fiato; respiro.
Korobasu – (v.): far rotolare; far ruzzolare.
Korobi (cfr. korobasu): rotolamento; rotolante.
Koshi –  Anca; fianco.
Koshi-gamae – guardia al fianco (con la pistola) (Kodokan-goshin-jutsu).
Koshi-guruma – 腰車 : ruota sull’anca, (Nage-waza; Tachi-waza; Koshi-waza) (Go Kyo, ; classificazione Kodokan, si).
Koshi-jime – strangolamento con l’ausilio dell’anca (Ne-waza, Katame-waza; Shime-waza).
Koshiki – forme antiche; formalità.
Koshiki no kata – il kata delle forme antiche.
Koshin : marcia; parata.
Ko-soto-gake – 小外掛 : piccolo agganciamento esterno, (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza) (Go Kyo, ; classificazione Kodokan, si).
Ko-soto-gari – 小外刈 : piccola falciata esterna, (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza) (Go Kyo, ; classificazione Kodokan, si).
Kote – polso; avambraccio.
Kote – quanti (di armatura).
Kote-gaeshi – rovesciamento dei polso.
Kote-hineri – torsione del polso.
Ko-tsuri-goshi – piccolo sollevamento d’anca (Nage-waza; Tachi-waza; Koshi-waza).
Ko-uchi-barai – piccola spazzata interna (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza).
Ko-uchi-gaeshi – 小内返 : contrattacco su ko-uchi-gari, (Nage-waza; Tachi-waza; Te-waza) (Go Kyo, no; classificazione Kodokan, si).
Ko-uchi-gake – piccolo agganciamento interno (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza).
Ko-uchi-gari – 小内刈 – piccola falciata interna, (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza) (Go Kyo, ; classificazione Kodokan, si).
Ko-uchi-makikomi – piccolo avvolgimento interno (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza).
Ko-waza – tecniche di piccola ampiezza.
Ku – (1) nono; (2) nove.
Kuatsu – cfr. katsu.
Kubi – collo; testa.
Kubi-nage – proiezione con presa al collo (Nage-waza; Tachi-waza; Te-waza).
Kuchi – (1) bocca; (2) buco.
Kuchiki-taoshi – 朽木倒 : caduta dell’albero tardato, bucato (morto), (Nage-waza; Tachi-waza; Te-waza) (Go Kyo, no; classificazione Kodokan, si).
Kudaki – cfr. kudaku.
Kudaku – (v.): fracassare; rompere.
Ku-dan – nono dan.
Kujiki (cfr. kujiku)- distorsione, strappo muscolare.
Kujiku – (v.): distorcere; storcere.
Kuki – aria; ambiente; atmosfera.
Kuki – ventilato.
Kuki-nage – proiezione fluttuante (uki-otoshi secondo il metodo Kawaishi).
Kumi – presa; l’afferrare.
Kumi kata – modo di afferrare; presa alla casacca.
Kumi tachi – allenamento con la vera sciabola (insieme di kata a due mani).
Kun – precetto; regola.
Kuraidori – posizione di guardia per la lotta a terra (cfr. kyoshi-no-kamae).
Kuriiro – colore marrone; colore castano.
Kuriiro-obi – cintura marrone.
Kuro – (1) nero; (2) bruno; (3) scuro.
Kuro-obi – cintura nera.
Kuruma – ruota.
Kuruma waza – lett. tecniche a ruota. Nel Judo: tecniche con le quali chi subisce cade effettuando una ruota.
Kuruma-daoshi – lett. ruota lanciata. Cadere come una ruota (Koshiki-no-kata).
Kuruma-gaeshi – lett. ruota rovesciata. Rovesciamento a ruota (Koshiki-no-kata).
Kuzure (cfr. kuzureru)- variante; variazione.
Kuzure-gesa-gatame (cfr. kuzure-kesa-gatame): variante di kesa-gatame, (Ne-waza, Katame-waza; Osaekomi-waza) (classificazione Kodokan, si).
Kuzure-kami-shiho-gatame – 崩上四方固 : variante di kami-shiho-gatame, (Ne-waza, Katame-waza; Osaekomi-waza) (classificazione Kodokan, si).
Kuzure-kesa-gatame – 崩袈裟固 : variante di kesa-gatame, (Ne-waza, Katame-waza; Osaekomi-waza) (classificazione Kodokan, si).
Kuzureru – (v.): crollare; perdere la forma; cambiare.
Kuzure-tate-shiho-gatame – variante di tate-shiho-gatame (Ne-waza, Katame-waza; Osaekomi-waza).
Kuzure-yoko-shiho-gatame – variante di yoko-shiho-gatame (Ne-waza, Katame-waza; Osaekomi-waza).
Kuzushi – squilibrio.
Kuzusu – (v.): distruggere; rompere; demolire.
Kyo – mutuo; reciproco.
Kyo – gruppo.
Kyo – principio.
Kyobu – torace; petto.
Kyohon – principi fondamentali.
Kyomai – portare serenità nell’animo (detto anche kagami-migaki).
Kyoshi – posizione inginocchiata con un ginocchio alzato.
Kyoshi – insegnante; professore.
Kyoshi-no-kamae – posizione inginocchiata di guardia (difensiva). Può essere “aperta” (ginocchio verso l’esterno con la gamba semidistesa) o “chiusa” (ginocchio in avanti con il piede destro vicino al ginocchio sinistro).
Kyu – (1) grado; (2) gruppo, (3) classe; (4) rango. Nel Judo: grado al di sotto della cintura nera.
Kyudan – sistema dei gradi delle cinture.
Kyudo – lett. la via dell’arco. Scuola di tiro con l’arco.
Tamanoi-beya –  È una palestra di lottatori sumo, affiliata alla federazione Ichimon Dewanoumi. Fondato nel 1990 dall’ex sekiwake Tochiazuma Tomoyori.
Tamashii –  Spirito; anima.
Taore –  (cfr. Taoreru) – Caduto; Andato giù.
Taoshi –  (cfr. Taosu) – Caduta; capitolazione.
Taosu –  (v.): (1) Cadere; (2) Capitolare; (3) Morire.
Tori –  (cfr. Toru) – Colui che afferra. Nel judo: colui che compie l’azione; il partner attivo nella dimostrazione delle tecniche.
Toru –  (v.) – (1) Prendere; (2) Acchiappare; afferrare.
Tsubame-gaeshi –  Rovesciamento a rondine (controtecnica del de-ashi-barai) (Nage-waza; Tachi-waza; Ashi-waza).

Uchi-komi –  (lett.) Entrare dentro. Nel Judo: allenamento con avversario statico ma presente. Esercizio ripetitivo per provare le tecniche precedenti la proiezione.

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